Angel
Nome: Liam / Angelus / Angel
Occupazione: Campione delle Forze dell’Essere.
Talento: Grande conoscitore dell’animo
umano, possiede un potenziale enorme usato sia nel bene
che nel male.
Missione: La redenzione. Realizzare la
profezia Shanshu.
Segni particolari: Primo vampiro con
l'anima. Pessimo cantante e ballerino. |
A soul in tension it’s learning to
fly
Angel è senza dubbio una delle figure meglio
riuscite e più amate del Whedonverse: nato per morire dopo
pochi episodi, nella prima stagione
di Buffy, ha ottenuto un tale successo che non solo è
stato promosso a regular, ma era così amato dagli autori,
per via delle sue mille sfaccettature, da guadagnarsi una serie
tutta sua. Con 166 episodi all’attivo in 8 anni, ben 20 in
più della stessa Buffy, è il personaggio più
longevo del Buffyverse.
Il motivo di tanto successo è molto semplice: Angel rappresenta
con straordinaria efficacia il meglio e il peggio dell’essere
umano, richiamando alla mente modelli e archetipi già protagonisti
della mitologia, della tragedia greca, della letteratura e persino
della moderna psicanalisi.
Come un moderno Prometeo, è costantemente proteso verso la
luce, ma bloccato alla nuda terra da catene forgiate da quello stesso
fuoco che egli aveva rubato agli dei, punito da essi per la propria
arroganza.
Arroganza che è al contempo la sua grandezza e la sua dannazione.
Esattamente come l’essere umano che, sin dalla notte dei tempi,
è costantemente in bilico tra luce e ombra.
Una metafora molto semplice e proprio per questo enormemente efficace.
Il demone rappresenta l’oscurità insita in ogni individuo,
l’anima la capacità di resistervi con la lotta quotidiana
e il sacrificio.
Ma attenzione, queste sono astrazioni, modelli creati dall’uomo
stesso per spiegare e capire la propria natura, portando alla luce
pulsioni interiori, inscindibili dalla personalità di ciascuno.
E bisogna tenerlo bene a mente: non si deve correre il rischio di
banalizzare un personaggio così sfaccettato, ritenendolo
semplicemente composto da due parti ben distinte. Angel è
un tutt’uno, è Angelus ed è
Liam (e non meramente la loro somma).
Queste sono considerazioni intellettuali e culturali. Ma ci sono
un’infinità di altri fattori a livello emotivo (ed
emozionale), che attanagliano il pubblico – specie quello
femminile! – al cuore e allo stomaco.
Fondamentalmente, Angel è il maschio per eccellenza.
Se i rappresentanti del genere maschile vivono facendo del loro
meglio per dimostrare di possedere gli attributi, egli agisce dando
per scontato di essere più dotato degli altri, anzi il
più dotato. La sua forza e il suo carisma nascono anche
da questa innata consapevolezza.
Chi gli è intorno percepisce quest’aura
di sicurezza, quella particolarissima vibrazione che sembra voler
dire "attenzione, io non bluffo mai".
Se a tutto questo si aggiunge il suo enorme potenziale e la sua
testardaggine, ecco spiegata la sua naturale leadership, la sua
innegabile attitudine al comando, ad essere il primo, sempre;
a non fermarsi davanti a nulla.
E come se tutto ciò non bastasse, c’è la componente
del "vampiro tormentato dal passato", la consapevolezza
che egli, nonostante l’anima è pur sempre il ragazzo
sbagliato.
Al di là della bellezza fisica, egli vanta un fascino unico.
Anche Angelus attrae e proprio per questo spaventa, perché
sa solleticare a proprio vantaggio insospettabili lati delle sue
vittime. And last but not least, colpiscono la sensibilità
e la dolcezza del personaggio, la capacità di sacrificarsi
fino all’estremo, le sue rinunce. Il suo non essere mai superficiale,
le incertezze e i dubbi – umanissimi – che si porta
dentro e nonostante i quali va avanti, come direbbero gli anglofili,
no matter what.
Tutti questi elementi contribuiscono a fare di Liam/Angel(us) un
personaggio unico, a tutto tondo, splendido e irresistibile.
La sua storia è, ovviamente, all’altezza del personaggio.
Liam
1727, Galway. Liam nasce qui, una cittadina
irlandese affacciata sull’Atlantico (N.B.: la scelta, ovviamente,
non è un caso: l’Irlanda, per altro cattolicissima,
è nota per la fervida fantasia dei suoi abitanti, per i suoi
miti e le sue leggende. Galway non è una metropoli, ma anzi
un centro per lo più rurale, che di certo non offre molto
a persone come Liam, nate con una pazzesca ansia di vivere).
Primogenito di un mercante di sete e lini, cresce segnato dal profondo
e insanabile contrasto col padre, uomo estremamente severo, manesco,
probabilmente incapace di mostrare affetto. Dal canto suo, Liam
non gli rende le cose facili: dando per scontato di non poter mai
incontrare l’approvazione paterna, a 26 anni passa quasi tutto
il suo tempo nelle taverne a ubriacarsi, ad andare a donne, ad azzuffarsi.
Ma chi è veramente Liam? È solo un fannullone perdigiorno,
oppresso dal potenziale inespresso che sente ribollire dentro di
sé e la bassa stima che il padre ha di lui? Gli autori ci
hanno regalato pochissime sequenze su questo ragazzone irlandese
e non è facile rispondere a una simile domanda, ma ci sono
un paio di interessanti riflessioni.
Di certo egli conserva in sé la passione, la rabbia, l’arroganza,
la dedizione per il piacere e l’estetismo che saranno tipici
di Angelus.
Liam Tutti vengono
corrotti, ma ritengo che alcune forme di corruzione siano più
piacevoli.
(The
Prodigal, 1.15)
E, da profondo conoscitore dell’animo umano
qual è, ha in sé la sensibilità che sarà
tipica di Angel. Durante l’ultimo, drammatico scontro col
padre (in cui è evidente in entrambi l’amore l’uno
per l’altro e il dolore dovuto all’incapacità
di trovare un punto d’incontro), in procinto di lasciare la
propria casa, egli riserva un’ultima dolce carezza per la
sorellina Kathy.
Il Flagello d’Europa
1753, Galway. Darla, vampira di 150 anni,
diretta discendente del Maestro, scorge Liam in una taverna e ne
rimane talmente colpita da volerne fare il suo bambino. Comprendendone
in un attimo la psicologia, decide di trasformarsi da predatore
in preda, intrigando il ragazzo, facendosi inseguire e poi offrendogli
un’opportunità irrinunciabile. Liam, che ha abbandonato
la casa paterna e a cui Galway va stretta, accetta.
Darla Posso mostrarti
cose mai viste, mai sentite.
Angel Sembra eccitante.
Darla Lo è. Ed è spaventoso.
Angel Non ho paura. Mostramelo. Mostrami il tuo
mondo.
Darla Chiudi gli occhi.
(Becoming,
part I, Buffy 2.21)
Non ci è dato sapere se Liam avesse compreso
fino in fondo ciò che Darla gli stava proponendo. Certamente
egli non ha protestato né durante né dopo il morso.
In ogni caso, i suoi sensi di colpa hanno origine anche da ciò,
dal fatto di non avere detto ‘no’.
Il neonato vampiro è ben deciso a prendersi la rivincita
sulla famiglia. Torna alla sua vecchia casa e, prima di prendersi
tutto il villaggio, compie un autentico massacro, vendicandosi del
padre grazie alla rabbia e alla nuova superiorità fisica,
godendo della paura del poveretto.
Angelus Strano, sembravi
più alto quando ero vivo.
Padre di Liam Signore, prendi questo demone, ora.
Angelus E pensare che una cosa così piccola
e tremebonda mi faceva sentire così.
Padre di Liam Ti prego, proteggimi, Padre.
Angelus Mi dicevi che non ero un uomo. Mi dicevi
che non ero niente. E ti credevo. Dicevi che non avrei mai combinato
nulla. Beh, ti sbagliavi. Lo vedi, padre? Dopo tutti sono diventato
qualcuno.
(The
Prodigal, 1.15)
Egli crede, in tal modo, di avere regolato i conti
col passato e di avere ucciso ogni traccia di umanità in
lui. Ma Darla lo mette in guardia in proposito:
Darla La tua vittoria
su di lui è durata solo un momento […] Ma la sua vittoria
su di te durerà per sempre.
Angelus Di cosa stai parlando? Non può più
sconfiggermi adesso.
Darla Ma non può più nemmeno approvarti
né in questo mondo né in un altro. Quello che siamo
stati dà forma a quello che siamo diventati. Lo stesso amore
infetterà i nostri cuori, anche se non battono più.
Una semplice morte non lo cambierà.
Angelus Amore?! Questo è opera dell’amore?
Darla Caro ragazzo, così giovane, ancora
così giovane.
(The
Prodigal, 1.15)
Il desiderio di dimostrare chi è e cosa
è in grado di fare lo insegue ed egli si trasforma in un
killer spietato, tanto arrogante da non piegarsi nemmeno davanti
al Maestro; tanto da diventare una leggenda tra i suoi simili; tanto
da incarnare la personificazione del terrore tra gli esseri umani.
È un esteta del male che gioca, anche sulla lunga distanza,
con le proprie vittime. Esemplare la sorte riservata a Drusilla.
Le stermina la famiglia e gli amici, la spinge a rifugiarsi in convento,
la porta alla pazzia perseguitandola persino in quel luogo sacro,
e infine le nega la pace eterna facendone la sua bambina.
Un’anima
Emily Dickinson scrisse:
"Quella vita che fu tenuta a freno
Troppo stretta e si libera,
Correrà poi per sempre, con un cauto
Sguardo indietro e paura delle briglie.
Il cavallo che fiuta l'erba viva
E a cui sorride il pascolo
Sarà ripreso solo a fucilate,
Se si potrà riprenderlo."
Dalla rabbia e dall’insofferenza di Liam
è nato uno dei vampiri più temuti e inarrestabili.
Solo una speciale, unica, fucilata - il cui grilletto è premuto,
ancora una volta, dall’odio e dalla vendetta - riescono ad
abbattere il cavallo selvaggio.
1898, Romania. Darla porta in dono ad Angelus una vergine
gitana, la preferita del suo clan.
La ragazza sbagliata.
Gli zingari si autoeleggono giudice, giuria e boia, attuando la
loro vendetta con la magia: il rituale dei Non Morti. Al vampiro
viene imposta l’anima che aveva abbandonato il corpo di Liam
al momento del trapasso, perché soffra in eterno per le colpe
commesse e il rimorso. L’effetto è devastante. Darla,
incapace di accettare la trasformazione del proprio "campione"
in un abominio, lo scaccia. Nonostante numerosi tentativi, egli
non è più in grado di commettere nuovamente assassini
efferati, nemmeno per la sua stessa sopravvivenza. Improvvisamente
solo, come mai era stato prima, non sa che fare di se stesso.
Anche il suo modo di abbigliarsi cambia: tanto quanto prima era
impeccabile, lussuoso e alla moda, tanto ora è sciatto e
trasandato. Quando nel 1902 sbarca a Ellis Island è malandato
esattamente come i tanti suoi compatrioti irlandesi, partiti dal
Vecchio Continente in cerca di speranza e fortuna nel Nuovo Mondo.
Per il vampiro è l’inizio di una nuova vita. Egli si
trascina con alterne fortune nella zona d’ombra tra l’universo
umano e quello demoniaco, incapace di trovar pace o di costruirsi
una casa propria.
Durante questi anni cambia il proprio nome in Angel, per mettere
quanta più distanza possibile tra sé e le mostruosità
di cui è responsabile. Ma è ben cosciente del fatto
che non basta così poco, che i sensi di colpa, l’anima
e la nuova coscienza non sono sufficienti a impedirgli di commettere
azioni riprovevoli. Si tiene perciò più lontano possibile
dagli esseri umani.
Ma questa precauzione non è sempre efficace. Gli istinti,
il desiderio di sangue sono sempre forti e soprattutto egli non
ha alcun tipo di rapporto empatico col genere umano.
Gli anni di Sunnydale
1996, New York. Angel è uno dei tanti
homeless, invisibili alla pietas umana, che cercano di
sopravvivere nella Grande Mela. Sporco, con i vestiti in uno stato
pietoso, con solo qualche topo come pasto, è quasi irriconoscibile.
Ma inaspettatamente gli viene offerta una possibilità, quella
di aiutare gli altri (per l’esattezza il suo nemico naturale,
la cacciatrice di vampiri), di fare la differenza, di redimersi.
Whistler Sarà
dura per lei, per questa Cacciatrice. E’ solo una bambina.
Il mondo è pieno di grandi cose cattive.
Angel Io voglio aiutarla. Voglio diventare
qualcuno.
Whistler Oddio, ma guardati. E’ molto più
carina dell’ultima cacciatrice. Non sarà facile. Più
vivi in questo mondo e più ti rendi conto di quanto tu ne
sia realmente ai margini. E questo è un lavoro pericoloso.
In questo momento, non riusciresti a battere nemmeno un moscerino.
Angel Voglio imparare da te.
Whistler Bene.
Angel Ma non voglio vestirmi come te.
(Becoming,
part I, Buffy 2.21)
La sola consapevolezza di avere nuovamente uno
scopo operano un cambiamento inimmaginabile. Di nuovo pulito, di
nuovo affascinante, si trasferisce a Sunnydale, la città
sulla Bocca dell’Inferno, per guardare le spalle a Buffy,
la nuova cacciatrice. Lei è il primo contatto umano da decenni;
agli occhi di Angel ella appare giovane, bella, coraggiosa e vulnerabile.
Come un cieco che improvvisamente riacquista la vista e rimane folgorato
dalla prima cosa che vede, egli se ne innamora. Dal canto suo, Buffy
non sa resistere al sex-appeal misterioso di quell’uomo sfuggente
e bellissimo che di tanto in tanto le salva la vita.
L’amore, insopprimibile, scoppia.
Per Angel è un’autentica novità; perché
nei suoi quasi 250 anni non ha mai provato un sentimento simile.
Esce allo scoperto, si mette in gioco lottando quotidianamente a
fianco di Buffy; per lei uccide il suo sire, Darla; per lei frequenta
il Bronze e gli Scoobies.
Questa relazione tenera e appassionata - in cui sono contrapposti
vecchio e nuovo, antico e giovane, morte e vita - è usata
da Whedon come splendida metafora del primo amore, quello che fa
sognare, ma che spesso è, purtroppo, quello sbagliato.
E ben presto si rivela impossibile, nel peggiore dei modi.
Nella terribile notte del diciassettesimo compleanno di Buffy, durante
la quale entrambi rischiano la vita, Angel la rende finalmente sua.
È il primo momento di vera felicità da quando ha riavuto
l’anima, si sente un uomo, qualcuno con un futuro, una vita
vera. Per alcuni istanti la sua coscienza gli dà tregua.
Ed è così che una sconosciuta clausola della maledizione
scatta: al vampiro viene strappata la preziosa scintilla. Il demone
è di nuovo libero di agire e seminare morte, terrore e disperazione.
Mutato nuovamente il nome in Angelus, egli si riunisce a Spike e
Drusilla, la sua famiglia vampirica.
Come nella più romantica e tragica favola dark, Buffy è
costretta ad uccidere e mandare all’inferno l’amante,
proprio quando Willow gli restituisce l’anima.
Ciò che accade in seguito è storia
nota.
Dopo alcuni mesi (ma per Angel passano oltre cento anni), il vampiro
ritorna dall’inferno. Ma un muro spesso e invisibile separa
i due innamorati. Egli sa che per il bene di Buffy deve allontanarsi.
Nonostante l’anima egli continua ad essere un pericolo.
Angel Mi diceva di
ucciderti. Tu eri nel sogno. Tu lo sai. Mi diceva di perdere l'anima
per te e tornare ad essere un mostro.
Buffy So cosa ti ha detto. Che importa?
Angel Perché io lo volevo! Perché
ti desideravo! Io volevo cercare conforto in te, e sapevo mi sarebbe
costato l'anima, e ad una parte di me non interessava. Senti, io
sono debole. Non sono mai stato altro. Non è il demone dentro
di me che desidera uccidere, Buffy. È l'uomo.
(Amends,
Buffy 3.10)
Non gli resta altra scelta che andarsene.
La città dei lustrini
Partito da Sunnydale alla volta della capitale
californiana, Angel si rende ben presto conto che una metropoli
che conta svariati milioni di abitanti offre ottime opportunità
di anonimato al mondo demoniaco. Se sulla Bocca dell’Inferno
i vampiri battono nottetempo le zone isolate della cittadina, qui
hanno l’ardire di fare soldi e mescolarsi al jet-set, con
la protezione di uno studio legale – la Wolfram & Hart
– che in realtà è una vera e propria ‘Evil
Incorporated’.
Qui Angel scopre anche di non essere solo nella sua missione, ma
di avere appoggi "in alto", tra le Forze dell’Essere,
delle quali è il Campione.
Doyle Non si tratta
solo di salvare la pelle a qualcuno, Angel, ma anche di entrarci
in contatto, dimostrare alla gente che c'è ancora speranza
in questo mondo.
Mendicante Hey, hai spiccioli?
Doyle Nah, non scocciare, brutta stracciona! Devi
metterci anche il cuore, non devi solo salvare vite, devi salvare
le anime. Hey, magari anche la tua già che ci sei.
(City
of, 1.01)
Con l’aiuto di Cordelia, Doyle e le sue visioni
(che alla sua morte passeranno alla ragazza) apre un’agenzia
investigativa, la Angel Investigations, per aiutare gli ‘helpless’.
Lungo il percorso si aggiungeranno anche Wesley, Gunn, Fred e Lorne.
La vita a L.A. gli riserva però molte sorprese inaspettate.
La prima di queste è la scoperta della profezia dello Shanshu,
che in un passaggio cita il vampiro con l’anima. A quanto
pare, il suo destino è quello di affrontare numerose battaglie
e apocalissi, al termine delle quali – se sopravvivrà
- otterrà come ricompensa, novello pinocchio, la possibilità
di tornare umano.
La seconda sorpresa, che mette seriamente a rischio la prima, è
il ritorno di Darla ad opera della Wolfram & Hart. Ed è
umana.
Il Campione
Più volte nel corso degli episodi tornano
le parole "game" e "play", come se la epica
lotta tra bene e male sia una partita giocata dai migliori atleti
che le due squadre possono mettere in campo. Ad una prima analisi
si potrebbe pensare che le Forze dell’Essere devono essere
davvero disperate per scegliere come loro Campione un vampiro con
un simile passato alle spalle (passato che è tutt’altro
che remoto, ma che anzi continua imperterrito a pendere sulla testa
di Angel come una spada di Damocle). La verità è che
una simile lotta, certamente senza quartiere, non può essere
combattuta alla luce del giorno, con i mezzi "convenzionali".
Occorre perciò qualcuno che conosca il nemico per esperienza
diretta. Qualcuno che, se necessario, sappia tracciare una linea
netta di confine tra chi può essere salvato e chi no.
La predestinazione della profezia dello Shanshu è in realtà
soltanto tale. Il libero arbitrio esiste eccome. Il male continua
ad essere una tentazione per il vampiro.
Angel Come posso combattere,
se non riesco nemmeno a salire sul ring?
Wesley Tu hai un posto Angel. Combatteremo la nostra
battaglia altrove.
Angel E’ sempre il loro mondo, Wesley. Strutturato
sul potere, non sulla verità. E’ il loro sistema, ed
è l’unico che funziona. Funziona perché non
c’è colpa, non c’è tormento, né
conseguenze. E’ puro. Ricordo com’era. A volte mi manca
quella chiarezza.
(Blind
Date, 1.21)
Non è affatto certo da quale parte Angel
giocherà la partita finale. Ecco perché la Wolfram
& Hart riporta in vita Darla. La loro speranza è quella
di portare il Campione del bene dal loro lato, facendo in modo che
l’ex vampira risvegli il suo lato oscuro e lo faccia ritornare
Angelus.
Uno dei pregi (o dei difetti, a seconda dell’occasione)
di Angel è la testardaggine. Quando si fissa su qualcosa
diventa inarrestabile. Darla funge alla perfezione allo scopo. Egli
ne diviene ossessionato. È disposto a dare la sua vita per
curarla dalla sifilide. E quando il suo ex sire diventa nuovamente
un vampiro a causa dell’intervento di Drusilla, il suo unico
scopo è quello di eliminarla e di fermare i piani segreti
della Wolfram & Hart, costi quel che costi.
Arriva a licenziare i propri amici, che sono contrari alla sua presa
di posizione (ma in realtà Angel li vuole lontani da lui
in quel momento, in cui avverte montare l’oscurità
dentro di sé). Arriva a condannare a morte alcuni avvocati
del malefico studio legale, rinchiudendoli in una cantina insieme
a Darla e Dru, entrambe in vena di massacro.
Inoltre, ciò che scopre sulla Wolfram & Hart lo sconvolge.
Angel Perché
combattere?
Holland Questa veramente è una domanda che
dovresti porre a te stesso. Noi non stiamo combattendo nessuno.
Ecco perché non si tratta di vincere. Noi... andiamo avanti,
il resto non conta. La nostra "azienda" è sempre
esistita, in una forma o nell’altra. L’Inquisizione.
I Khmer Rossi. Quando il primo cavernicolo uccise a colpi di clava
il suo vicino, noi già c’eravamo. Noi siamo nel cuore
e nella mente di ogni singolo essere vivente... Ed è questo,
amico mio, che ti rende le cose terribilmente difficili. Il mondo
non va avanti solo perchè esiste il male, Angel. Va avanti
con noi. Va avanti grazie a noi. Benvenuto all'Ufficio principale
(Angel si ritrova al piano terra, in strada)
Angel Questo...
Holland Lo sai cos’è questo. Lo sai
meglio di chiunque alto. Le cose che hai visto. Le cose che hai,
beh... fatto. Vedi, se non ci fosse il male in ogni singolo individuo,
là fuori, le persone non sarebbero persone. Sarebbero tutti
angeli. Buona giornata, amico.
(Reprise,
2.15)
Questa scoperta gli dà la spinta finale,
oltre la china. Se non hanno senso i suoi sforzi, allora perché
lottare? Perso ogni punto di riferimento passa una notte con Darla,
ma inaspettatamente non perde l’anima. In effetti, si è
trattata di perfetta disperazione e non perfetta felicità.
È la sua epifania.
Angel Se non c’è
una fine gloriosa a tutto questo, se niente di quello che facciamo
importa, allora tutto ciò che importa è quello che
facciamo. Perché questo è l’importante. Quello
che facciamo qui, ora. Ho combattuto a lungo. Per la redenzione,
per una ricompensa... per combattere l’altro me stesso, ma
non ce l’ho fatta.
Kate E ora sì?
Angel Non del tutto. Voglio solo aiutare. Aiutare
perché non credo che la gente dovrebbe soffrire, come invece
fa. Perché, se non c’è un significato più
grande a tutto, anche il bel gesto più piccolo è la
cosa più grande al mondo.
(Epiphany,
2.16)
Dopo aver rimesso in sesto la visione del proprio
ruolo e scopo, riapre la Angel Investigations, accettando di non
esserne più il leader. Ma proprio quando sembra stringersi
il suo rapporto con Cordelia, giungono inaspettate le conseguenze
di quella disperata note con Darla: la vampira è incinta.
E come se non bastasse, dal passato ritorna un vecchio nemico, Daniel
Holtz, un cacciatore di vampiri che nella seconda metà del
1700 aveva dato la caccia ad Angelus e Darla per mezza Europa.
Il Padre
La travagliata nascita di Connor, grazie al sacrificio
di Darla, cambia la vita di Angel. È, letteralmente, una
rivoluzione copernicana. Egli si ritrova improvvisamente padre,
per giunta iper ansioso e, com’è ovvio, le sue priorità
mutano. Del resto un figlio era un evento talmente impossibile da
non essere nemmeno desiderato. A che pro sperare in qualcosa che
non si potrà mai avere? E nonostante le insicurezze tipiche
di tutti i neo genitori, nel suo caso ancor più giustificate,
Angel coltiva il sogno di una vita un po’ più normale,
che può riservargli nuove gioie.
Quando perde il figlio, svanito ancora neonato in una dimensione
infernale con Holtz, il mondo gli crolla addosso.
Angel Credo che sarebbe
stato mancino. Lo dico per come ti stringeva le dita. Avevo notato
che la manina sinistra stringeva sempre un po’ più
forte. Aveva una buona presa. Sarebbe diventato un ottimo lanciatore
mancino. Quando si vive a lungo quanto me, è inevitabile
che gli altri ti lascino. Non sto dicendo che ti ci abitui, ma te
lo aspetti e te ne fai una ragione. Ma lui era così... era
così piccolo. Uno crede di sapere tutto della vita, solo
perché ne ha avuta una molto lunga. Ma in fondo è
l’unica cosa che ha. Insomma, almeno nel mio caso. Poi un
giorno ti svegli e scopri... che hai anche qualcos’altro.
Cordelia Un futuro.
Angel Avevo un figlio.
(Double
or nothing, 3.18)
Come qualsiasi altro genitore, tenta il tutto per
tutto per riaverlo, è persino disposto a ricorrere alla magia
nera, costi quel che costi. In quei drammatici giorni la misericordia
non alberga nel suo cuore (e la prova ne è il suo tentativo
di uccidere Wesley, in parte responsabile della tragedia).
Quando improvvisamente Connor ritorna dal Quor-toth, quasi ventenne
e con forza e velocità comparabili a quelle di un vampiro,
Angel si illude nuovamente che tutto possa sistemarsi in un qualche
modo. Ma il passato è sempre pronto a braccarlo e a prendersi
la sua rivincita. Il ragazzo, infatti, considera Holtz, l’uomo
che l’ha cresciuto, il proprio padre putativo. E il suo desiderio
è vendicare la famiglia di Daniel, massacrata da Angelus
e Darla.
Connor odia Angel più di quanto Liam odiasse suo padre. Lo
incolpa di tutto ciò che non va nella sua vita, delle sue
sofferenze. La vendetta del giovane è terribile. Proprio
quando Angel e Cordelia devono incontrarsi per dichiararsi i reciproci
sentimenti, Connor aggredisce il genitore e lo rinchiude in una
cassa, sospingendola poi nell’oceano, nonostante il vampiro
tenti di convincerlo della verità. E mentre Cordelia ascende
ad un nuovo livello esistenziale, come essere superiore, Angel precipita
senza speranza negli abissi marini.
Predestinazione e libero arbitrio
Il cuore di Angel è grande. Non appena ripescato,
letteralmente, da Wesley, affronta il figlio duramente,
eppure con amore.
Angel Quello che mi
hai fatto è stato incredibile, Connor. Ma una volta sono
stato intrappolato in una dimensione infernale dalla mia ragazza
per cento anni, quindi vedo tre mesi in fondo all’oceano da
una certa prospettiva. Una prospettiva alla Esher, ma ho avuto tempo
per pensare. A noi, al mondo. Niente nel mondo è come dovrebbe
essere. E’ duro e crudele. Ma è per questo che siamo
qui. Campioni. Non importa da dove veniamo, cosa abbiamo fatto o
sofferto, e nemmeno se facciamo la differenza. Viviamo come se il
mondo fosse come dovrebbe essere, per mostrare come dovrebbe essere.
Non sei ancora parte di tutto questo. Spero lo diventerai. Ti amo,
Connor. Ora vattene da casa mia.
(Deep
down, 4.01)
Tuttavia una nuova nube oscura il cielo di Los
Angeles. Angel deve momentaneamente mettere da parte i propri problemi
famigliari, per venire a capo della situazione, anche se questo
vuol dire perdere l’anima ancora una volta.
Ma la realtà, nella città dei lustrini, è sempre
diversa da quella che appare. La Angel Investigations (Darla e Connor
compresi) è stata strumentalizzata sin dall’inizio
per rendere possibile l’arrivo di Jasmine (un Power That Was)
il cui scopo è quello di portare pace e amore tra gli uomini.
Il prezzo per questa nuova terra, che rapidamente si sta trasformando
in un paradiso dal quale ogni violenza è bandita, è
davvero troppo alto: il libero arbitrio. Infatti il nuovo Eden è
costruito sulla menzogna e sulla magia e non, come dovrebbe, sulla
buona volontà dei suoi abitanti. E tutto questo è
profondamente sbagliato.
Angel demarca una linea netta, decide di riportare il caos, il dolore
e la morte nel mondo, pur di rimettere il destino dell’uomo
nelle sue mani.
Jasmine Hai idea di
quello che hai fatto?
Angel Ho fatto quello che dovevo.
Jasmine No. No, Angel. Non ci sono assoluti. Né
giusto e sbagliato. Non hai imparato niente lavorando per le Forze?
Ci sono solo scelte. Io offrivo il paradiso. Tu hai scelto questo.
Angel Perché potevo. Perché è
questo che tu ci hai portato via. La scelta.
Jasmine E guarda cosa ti ha portato il libero arbitrio.
Angel Ehi, non ho detto che fossimo furbi. Ho detto
che è il nostro diritto. E’ questo che ci rende umani.
Jasmine Ma tu non sei umano.
Angel Ci sto lavorando.
(Peace
out, 4.21)
Losing Hope
L’amara vittoria su Jasmine porta con sé
inaspettate conseguenze. Connor ha perso ogni punto di riferimento
ed è pronto a farsi saltare in aria e con lui una dozzina
di altre persone, tra cui una Cordelia in coma. Angel non ha altra
scelta che compiere il sacrificio più grande per un genitore
e accettare il patto offertogli dal nemico di sempre, la Wolfram
& Hart: gli avvocati si prenderanno cura di Cordelia e daranno
a Connor una famiglia normale (con tanto di ricordi). Il ragazzo
non serberà memoria del padre o della sua vera vita passata.
Anche Wesley, Gunn, Fred e Lorne sono destinati a dimenticarsi del
ragazzo. In cambio, Angel assumerà il controllo del ramo
di Los Angeles della Wolfram & Hart, con la libertà di
farne ciò che vuole.
Sembra l’offerta della vita, una vittoria su tutta la linea.
Angel cerca disperatamente di convincersi che è così,
che ora hanno una straordinaria opportunità di fare del bene
con risorse praticamente illimitate, ma in fondo al cuore il disagio
cresce giorno dopo giorno.
Angel Non sono mai
scappato dall’inferno. Ho avuto solo una breve pausa. E non
so nemmeno come ho fatto.
Spike Smettila di fare il martire. Fred mi ha detto
della tua grandiosa, splendente profezia. Tutti i tuoi riconoscimenti
portati su un piatto d’argento, come tutto il resto.
Angel Tranne per il fatto che la profezia è
solo una manciata di mosche. Lo sono tutte. Niente è inciso
sulla pietra e è destinato a succedere. Salvi il mondo e
finisci a dirigere uno studio legale malvagio.
Spike O a giocare a Casper, con un piede all’Inferno.
Angel Pensi che importi qualcosa? Le cose che abbiamo
fatto? Le vite che abbiamo distrutto. E’ la sola cosa che
conta. Quindi, già, sorpresa. Andremo all’Inferno.
Entrambi.
Spike Quindi perché preoccuparsi? Fare la
cosa giusta, fare la differenza…
Angel Che altro potremmo fare?
Spike E’ così allora, brucerò
davvero all’inferno.
Angel Benvenuto nel club.
(Hell
Bound, 5.04)
L’arrivo inaspettato di Spike gli complica
ancor più la vita, dandogli un ulteriore motivo per dubitare
del proprio ruolo di Campione.
Angel Che problema
hai?
Spike Sei tu, tu stordito! Tu sei il mio problema.
A te è andata troppo bene. Sei il re di questo castello di
30 piani, con tutte le auto, i confort, il potere e la gloria che
potresti mai desiderare. E io salvo il mondo, mi getto come la proverbiale
bomba mano, per l'amore, l'onore e tutte le cose giuste, e cosa
ottengo?! Mi arrostiscono e divento un fantasma, dannazione, ecco
cosa ottengo. Non è giusto.
Angel Giusto?! Tu hai chiesto un'anima, io no!
Mi ha quasi ucciso. Ho passato cento anni cercando di dominare il
mio infinito senso di colpa. Tu hai passato tre settimane a blaterare
in uno scantinato, e poi tutto si è sistemato! Questo è
forse giusto?!
(Just
Rewards, 5.02)
Questa situazione tira fuori il peggio da Angel
che, in piena crisi, sfoga meschinamente il proprio disagio su Spike.
L’amore conta. Conosci un altro modo
per fregar la morte?
A rimetterlo in riga ci pensa Cordelia, svegliatasi
improvvisamente dal coma con una nuova visione.
Angel Senza te sono
perduto.
Cordelia Ti sei solo dimenticato chi sei.
Angel Ricordamelo.
Cordelia Uhm, no. Devi capirlo da solo. Posso dirti
chi eri. Un uomo che ha sempre combattuto con tutte le sue forze
per la cosa giusta, anche quando non ricordava il perché.
Anche quando era miserabile, cosa che, ammettiamolo, era molto
spesso. Faceva la cosa giusta. E gli dava qualcosa. Una luce, un
barlume. E questo è l’uomo di cui mi sono inn…
l’uomo che conoscevo. Se lo vedessi qui in giro, comincerò
a credergli.
Angel Fammi sapere se succede.
(You’re
Welcome, 5.12)
Al termine di uno straziante episodio, che vede
la definitiva uscita di scena di Cordelia, la ragazza gli regala
un bacio d’addio e con esso una visione sul male che si nasconde
dietro la Wolfram & Hart.
Why he fights
Da allora Angel porta avanti un piano segreto,
del quale inizialmente nessuno viene messo al corrente, il cui scopo
è l’eliminazione dei membri del Circolo del Rovo Nero.
Egli sa che questa è una lotta sporca, senza quartiere. Perciò
non esita ad usare la morte di Fred o ad uccidere Drogyn o a rinunciare
allo Shanshu per portarla a termine.
Ha finalmente compreso ciò che deve fare.
Lindsey Ecco cosa
vorrei vedere… l’Angel di una volta. Che non faceva
prigionieri, che non si faceva fregare. Che mi dici di tutto questo?
E’ qui. E’ sempre stato qui. Ben nascosto. Solo che
tu sei dannatamente troppo stupido per vederlo.
Angel Vedere cosa?
Lindsey L’Apocalisse, amico. Ci stai
sguazzando dentro.
Spike Ho visto una o due apocalissi nella mia vita.
Me ne accorgerei se ce ne fosse una sotto il mio naso.
Lindsey Non una apocalisse. L’Apocalisse.
Cosa pensavate, che sarebbe suonato un gong? Per darvi il tempo
di montare a cavallo e combattere la grande battaglia? La corsa
è cominciata da molto tempo, ragazzi. E voi giocate per i
cattivi. Ogni giorno tu siedi dietro alla tua scrivania e impari
un po’ meglio ad accettare il mondo per quello che è.
Ma ecco l’imprevisto… gli eroi non fanno così.
Gli eroi non accettano il mondo per quello che è. Loro lo
combattono.
(Underneath,
5.17)
Ogni giorno gli esseri umani scendono a patti col
male, perché esso è dentro di loro e non potrebbero
vivere le loro vite normali se passassero tutto il tempo a combatterlo.
È questa la vera Apocalisse. Il compito degli eroi è
mostrare come il mondo dovrebbe essere, lottando ogni giorno per
esso. Accettando la presidenza della Wolfram & Hart, Angel aveva
acconsentito allo status quo e questo era l’obiettivo
dello studio legale.
Ma Angel, segue il consiglio di Lindsey, e decide di cambiare le
cose. Propone agli altri un piano suicida, per rendere
la vita difficile ai Soci Anziani, per far capire loro che, saranno
pure eterni, ma non sono intoccabili. Il prezzo però è
molto alto.
Angel 10 a 1, saremo
morti prima che il fumo si dissolva. I Soci Anziani faranno tutto
quello che è in loro potere per distruggerci. Quindi voglio
che siate sicuri. Non possiamo mettere al tappeti i Soci Anziani,
ma per uno splendente, scintillante momento, possiamo mostrare loro
che non ci possiedono. Dovete decidere da soli se vale la pena morire
per questo. Non posso ordinarvi di farlo. Non posso farlo senza
di voi. Quindi voteremo. Come una squadra. Pensate a quello che
vi chiedo di fare, pensato a quello che vi chiedo di dare.
(Power
Play, 5.21)
Ormai tutte le carte sono sul tavolo; è
la resa dei conti. I membri del Circolo del Rovo Nero sono stati
eliminati. Sotto una pioggia battente, che ha sottolineato i momenti
più importanti della sua vita, Angel si appresta, con i pochi
amici sopravvissuti, a combattere una battaglia epica contro l’esercito
dei Soci Anziani.
Non è importante che viva o muoia, perché egli ha
già vinto. Combatte la giusta causa, di nuovo –
sempre quella, perché è giusto farlo, non
per la ricompensa dello Shanshu.
Il suo destino è quello riservato agli eroi: morire in battaglia.
Il dove, il come e il quando sono solo dettagli.
Illyria Stai morendo.
Durerai al massimo dieci minuti.
Gunn Allora rendiamoli memorabili.
Spike Qual è il piano?
Angel Combattiamo.
Spike Puoi essere più specifico?
Angel Beh, personalmente, io vorrei uccidere il
dragone. Mettiamoci al lavoro.
(Not
Fade Away, 5.22)
Perché, come direbbero i Queen, they’re
the Champions, and they’ll keep fighting till the end.
David Boreanaz
Data di nascita: 16 maggio 1969
Luogo di nascita: Buffalo, New York
Nome di battesimo: David Patrick Boreanaz
David Patrick Boreanaz è il terzo figlio
di David Boreanaz Sr., celebre meteorologo televisivo, e Patti.
Nato a Buffalo nello stato di New York, è cresciuto a Philadelphia. Ha due sorelle maggiori, Beth e Bo.
Dopo aver frequentato il liceo presso un istituto religioso privato
per soli ragazzi, si è iscritto all’Ithaca College,
NY, dove si è laureato nelle discipline cinematografiche.
Appassionato di recitazione sin da bambino, si è trasferito
dopo l’università a Los Angeles. Qui si è mantenuto
facendo numerosi lavori, in attesa di trovare la propria strada
per il successo. Dopo qualche saltuaria apparizione, la sua buona
stella comincia a brillare. David viene notato da un agente mentre
porta fuori per una passeggiata la sua cagnetta Bertha Blue e viene
segnalato per la parte di Angel, un recurring della prima stagione
di Buffy, the Vampire Slayer. Scritturato per il ruolo, la sua fama
comincia a crescere ed è tutt’ora in ascesa.
Nella vita privata, David ha sposato Ingrid Quinn nel 1997, dalla
quale ha divorziato nel 1999.
Il 24 novembre del 2001 si è risposato con Jaime Bergman, dalla quale
ha avuto un figlio, Jaden Rayne, il 1 maggio 2002.
Curiosità:
Negli anni degli
studi, David ha desiderato diventare un giocatore di football. Ma
il suo sogno fu stroncato da un incidente al ginocchio occorsogli
durante una partita, che lo ha costretto a lasciare i campi da gioco.
Quello stesso infortunio ha richiesto un’operazione chirurgica
durante la quinta stagione di "Angel". Tuttavia David ha fatto in modo
da non perdere nemmeno un giorno di lavoro.
L’anello
Claddagh e la medaglietta di San Patrizio che Angel indossa in "Buffy"
sono in realtà un dono della prima moglie, Ingrid Quinn,
di origine irlandese.
Sull’interno
dei polsi, David porta due tatuaggi giapponesi, simboleggianti "anima
e destino". È un ulteriore impegno che egli ha preso
con la seconda moglie Jaime, che ha gli stessi tatuaggi sui polsi.
Il doppio nome
del figlio è stato scelto per motivi ben precisi: Jaden contiene
le iniziali J di Jaime e D di David, Rayne perché il giorno
del matrimonio dei genitori pioveva.
David ha una
folle paura dei polli, perché da bambino è rimasto
chiuso in un pollaio.
Il suo secondo
matrimonio è stato rimandato a causa dei tragici eventi dell’11
settembre 2001.
L’ironia
della sorte ha voluto che David interpretasse la vittima di un vampiro
in un film del 1996, "Macabre Pair of Shorts".
Alcune sue celebri
frasi: "Los Angeles è una bellissima bionda che indossa biancheria intima sexy" "Londra è un'impetuosa bruna che ancheggia su tacchi alti" "Sento di essere fortunato per essere dove sono adesso, e per questo motivo cerco di essere una persona migliore" "Non ho paura di piangere. Le lacrime sono una forma di espressione e sono anche sexy".
Filmografia:
"Mr.
Fix It" (2006) .... Lance Valenteen
"Suffering
Man’s Charity" (2006) .... Sebastian
"These
Girls" (2005) .... Keith Clark
"Il
Corvo: Preghiera maledetta" (2005) .... Luc Crash/Death/Satan
"The
Hard Easy" (2005) .... Roger Hargitay
"I’m
with Lucy" (2002) .... Luke
"Valentine
- Appuntamento con la morte" (2001) .... Adam Carr
"Macabre
Pair of Shorts" (1996) .... Vittima di un vampiro
Regista:
"Angel"
(1999-2004) .... Episodio "Soul Purpose", 5.10
Serie TV:
"Bones"
(2005) .... Agente Speciale dell'FBI Seeley Booth
"Baby
Blues" (2002) .... Johnny (voce) (episodio 2.3)
"Sposati...
con figli" (1993) .... Frank (episodio 7.21)
Music Video:
"White
Flag" di Dido
Videogiochi:
"Kingdom
Hearts 2" (2005) .... Squall Leonhart (voce)
"Kingdom
Hearts" (2002) .... Squall Leonhart (voce)
"Buffy
the Vampire Slayer" (2000) .... Angel (voce)
Episodi di Buffy:
1.01 Welcome to the Hellmouth
1.02 The Harvest
1.04 Teacher’s Pet
1.05 Never kill a boy on the first
date
1.07 Angel
1.11 Invisible Girl
1.12 Prophecy Girl
2.01 - 2.22: Seconda
stagione, accreditata come "Regular"
non compare in 2.04, Inca mummy
girl
3.01 – 3.22: Terza
stagione, accreditato come "Regular"
4.08 Pangs
4.20 The Yoko Factor
5.07 Fool for
Love
5.17 Forever
7.21 End of Days
7.22 Chosen
Episodi di Angel:
1.01 – 1.22: Prima stagione,
accreditato come "Regular"
2.01 – 2.22: Seconda
stagione, accreditato come "Regular"
3.01 – 3.22: Terza
stagione, accreditato come "Regular"
4.01 – 4.22: Quarta
stagione, accreditato come "Regular"
5.01 – 5.22: Quinta
stagione, accreditato come "Regular"
Links:
IMDb
- Filmografia completa ed aggiornata.
Adoration
- Sito dedicato interamente a David Boreanaz.
David
Boreanaz dot com - Sito ricco di notizie sull'attore.
Not
A Eunuch - Immagini e notizie su David.
Simply-David-Only
Boreanazists
- Sito ricchissimo di foto, video, news e articoli su David.
Just
David Boreanaz - News e foto sull’attore.
La pagina di Angel è ad opera di Dreamer!
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