Commento:
Michele: Nonostante l'assoluta unicità
dell'episodio, "Once more with feeling" può essere
considerato, non solo - a mio avviso - il più bell'episodio di
Buffy finora, ma un vero e proprio manifesto della serie: tutti gli
elementi tipici di Buffy trovano posto senza forzatura (dialoghi brillanti,
profonde caratterizzazioni dei personaggi, "drama", ecc.)
tanto che esso risulta paradossalmente uno degli episodi più
adatti a fare avvicinare un "profano" alla serie.
L'ambizioso progetto di Whedon infatti, rischiosissimo sulla carta,
si rivela perfettamente riuscito, su tutti i fronti.
Sul piano narrativo in primis, perché riesce a imprimere, pur
nella non facile forma canzone, una forte spinta a tutte le vicende
della sesta stagione. Assolutamente geniale l'idea di far dire la verità
ai personaggi cantando, trovata che annulla il difetto principale dei
musical, quello della credibilità: nei musical il personaggio
spesso non sa di stare cantando (risultando spesso poco credibile),
mentre qui i personaggi, in seguito all'incantesimo, ne sono perfettamente
consci, ci scherzano anche su, e sono allo stesso tempo spaventati dal
dover parlare a cuore aperto "in una stanza dove è stata
buttata giù la quarta parete", come dice Anya.
Nulla può essere obiettato poi sul piano artistico: le canzoni
sono davvero valide (a conferma del talento profondamente eclettico
di Whedon), i testi tutti in tono e funzionali alla vicenda, il tutto
è poi condito da una dose fortissima di humour nei momenti comici
(questo resta uno degli episodi in assoluto più divertenti della
serie) e da una grande sensibilità nei passaggi più drammatici.
Anche sul piano realizzativo il musical si conferma un esperimento riuscito:
la regia è perfetta e le voci degli attori sono addirittura sorprendenti,
dal "professionista" Anthony Head alla "outsider"
Amber Benson, passando per James Marsters e i comunque bravi Gellar,
Brendon e Caulfield.
In definitiva "Once more with feeling" non risulta un superfluo
capriccio stilistico dell'autore con la volontà di stupire a
tutti i costi, ma, come sottolineato anche da molti giornalisti USA
ai tempi della prima tv dell'episodio, un'ora di grande televisione
e di grande intrattenimento.
Max: Quello che lo rende particolare
(oltre all'idea del musical), é come si inserisca perfettamente
negli eventi della stagione. Tutti i nodi vengono al pettine: il sentimento
Giles-Buffy / Willow-Tara, le paure sul matrimonio tra Xander e Anya,
il dispiacere di Buffy per essere stata strappata dal paradiso e il
sentimento di solitudine di Dawn. Se a tutto questo ci aggiungiamo anche
una bella storia, un cast eccezionale (alcune voci sopra tutte, come
Amber Benson e James Marsters), e un finale da brividi... Nota ad Italia1:
per una volta hanno reso giustizia ad un meritevole episodio: la versione
integrale (e non é poco), il titolo posizionato come l'originale,
i sottotitoli giusti... peccato per la sigla, e per aver sprecato un
così bell'episodio in seconda serata. Cosa altro aggiungere:
chi ha ancora il coraggio di dire che Buffy non ha più nuove
storie da proporre?
ostile17: Il musical passato alla storia della tv, ennesimo capolavoro di Whedon. Per sintetizzare il significato di questo episodio, basterebbe prendere in esame il titolo.
"Once more". L'incantesimo e il villain di turno sono elementi di contorno, quasi marginali, perchè al centro dell'attenzione sono le storie dei personaggi. Storie che già conosciamo: il disagio di Buffy, strappata dal paradiso dai suoi amici, l'amore di Spike per la protagonista, il turbamento di Giles, che vuol bene a Buffy ma, da "padre", capisce di doverla lasciare per il suo bene, l'amore e i problemi tra Willow e Tara, i rispettivi dubbi prematrimoniali di Xander e Anya.
"With feeling". L'elemento determinante quindi non è il cosa, ma il come, ossia il sentimento. Sentimento che i personaggi sono dolcemente costretti ad affrontare. Fondamentale diventa pertanto l'aspetto realizzativo, che risulta semplicemente eccezionale: la regia è fantastica, ricca di splendidi piani sequenza e trovate ottime ed eleganti, e rende l'episodio visivamente sublime; le canzoni sono ottime, con testi molto significativi e musiche sorprendenti; veramente eccellente è la prova di tutto il cast. Volendo fare un paragone con altri episodi unici ed eccezionali, verrebbe immediato pensare al geniale "Hush" (la città cade sotto un incantesimo per opera di creature demoniache), ma in realtà "Once more, with feeling" risulta più, con le dovute distinzioni, un nuovo "Restless": un visionario punto della situazione fatto dai personaggi, che grazie alla magia si trovano indotti a confessarsi e confrontarsi con i propri sentimenti, con il percorso compiuto e da compiere. Mentre la serie ci regala un gioiello ancora una volta. Con sentimento.
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