Commento:
Michele: Sebbene il tema della realtà
alternativa sia già stato trattato in altri telefilm, e nello
stesso Btvs (come nell'episodio The
wish), ciò che stupisce di "Normal again" è
come questa mondo parallelo si incastri perfettamente nelle vicende
degli ultimi sei anni, tracciando una realtà alternativa che
risulta credibile in modo preoccupante: Dawn come personificazione di
un bisogno di famiglia di Buffy, i momentanei miglioramenti che corrispondono
alla sua morte in The
gift e all'allontanamento dai suoi amici e dalla sua realtà
di Sunnydale nell'ultimo anno, ecc.
Unica prova alla scrittura (almeno per Buffy) del promettente Gutierrez,
l'episodio, dai toni tra i più cupi (forse troppo?) di sei anni
di telefilm, è inquietante, agghiacciante e riesce a mantenere
fino alla fine credibile l'illusione di trovarsi davvero di fronte alle
semplici allucinazioni di una ragazza malata di mente che si è
costruita un mondo fittizio con dei nemici fortissimi da combattere
(che ora sono "solo tre patetici piccoli uomini").
Inoltre la contrapposizione tra i toni giallo-rossicci di Sunnydale
e quelli bluastri dell'istituto, e le ottime prove di attrici di A.Hannigan
e soprattutto di S.M.Gellar rendono l'episodio uno dei più riusciti
dell'intera stagione.
*gloryficus*: Episodio davvero bello
e importante. La situazione centrale è introdotta nel più
normale dei modi per quanto riguarda il Buffyverse: un classico demone
evocato da una sempre più insignificante Troika. Poi l'episodio
cresce di intensità e suspence e riesce a farci vivere la schizofrenia
di Buffy da vicino. Il confine tra realtà e allucinazione è
sempre meno delineato e anche noi non sappiamo più quale sia
la realtà. Questo deriva anche dal fatto che si inserisce in
un momento della stagione in cui Buffy ha atteggiamenti strani e differisce
molto dalla cacciatrice che conoscevamo alla fine della 5^ serie, per
questo con "Normal again" ci rimane il dubbio che la vera
"pazzia" sia la sua vita quotidiana. Alla fine l'episodio
non risolve il problema: se prima o durante l'episodio ci è sorto
il dubbio, ora la domanda "Qual è la realtà?"
rimarrà probabilmente più aperta e invadente che mai;
a sostegno di questo c'è poi anche l'ingannevole titolo che non
chiarisce a quale realtà si riferisca "again"; è
uno degli episodi in cui si respira meglio la suspence e l'angoscia
di tutti i personaggi. C'è anche dell'inquietante in "Normal
again", in cui per la prima volta, forse, nella storia del telefilm
abbiamo paura della sua adorata protagonista nei panni di una "lucidissima
schizofrenica"; ruolo, questo, in cui la SMG dimostra ancora una
volta le sue grandi potenzialità di attrice. Complimenti a Gutierrez
che ci regala uno dei migliori episodi della 6^ serie.
Raffa: Ho trovato l'episodio adeguatamente
angosciante, e ben recitato come si conviene (dalla Gellar su tutti),
per quanto mi sia sembrato che anche questo episodio deludesse un pochino
le maggiori aspettative dei fans. Forse un po' troppa "zavorra"
nel mostrare lo sgomento e l' "alienazione" di Buffy? La Gellar
"regge" bene tutti quei primi piani, ma credo che in molti
punti si potesse passare anche un po' oltre. Le scene girate però
nell'istituto di igiene mentale, se da un lato a noi spettatori al di
là del teleschermo non potevano per forza di cose
apparire molto "credibili", come invece era dal punto di vista
di Buffy, dall'altro attanagliavano e facevano precipitare nella più
cupa e inquieta suspense (quindi, bene! ;). Da un punto di vista ancor
più personale, di nuovo ho trovato quei due genitori terribilmente
"inquietanti": altra sottile critica alle "distratte"
istituzioni familiari? Liquidata invece un po' troppo in fretta secondo
me una delle scene finali, in cui, in entrambe le realtà, Buffy
"rinsavisce" e sceglie da che parte stare
Al contrario, ho trovato veri e propri tocchi da maestro (stavolta,
degni eccome di "superare la concorrenza") le scene in cui
Buffy si mette a pestare i suoi amici più cari, Spike che ogni
tanto arrivava a dare una "sferzata" all'atmosfera di angoscia
generale, l'effettiva critica, anche piuttosto apprezzabile, ai lavori
banali e ripetitivi, che "alienano" l'uomo, e il finale, poco
prima dei titoli di coda. Se l'ambientazione e l'idea di base non erano
del tutto originali, forse, la scena in cui la Buffy "schizofrenica"
(o no?) dà l'addio alla madre è davvero toccante, e il
conseguente "L'abbiamo persa" del dottore... ancora una volta
non solo spiazza ma si ricollega agli episodi precedenti, e spinge a
chiedersi di quale Buffy stia realmente parlando.
William: L'idea dell'ep. è
semplice. E come spesso accade nelle cose semplici è efficace!
In Buffy si parla spesso di dimensioni parallele. E in Normal again
Buffy vive allucinazioni in cui si ritrova in un mondo che è
praticamente il nostro. Mi è stato difficile giudicare più
credibile il mondo di Buffy o il mondo reale. Questo perché gli
autori del telefilm, nel corso di sei stagioni, sono riusciti a rendere
credibili gli eventi soprannaturali, i demoni e i vampiri nell'universo
buffesco. Normal again mi piace perché è veramente inquietante.
L'atmosfera che viene evocata durante le allucinazioni mi ricorda le
scene in cui Joyce delirava quando era malata per via del tumore. Angosciante.
E poi mi è piaciuta la recitazione di Sarah. Mi è piaciuta
la musica e la cura nei dettagli. Le riprese erano ottime, le luce idem
e idem la sceneggiatura. Dal mio punto di vista è il migliore
della sesta serie.
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