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The weight of the world
Il peso del mondo
Scritto da Doug
Petrie
Diretto da David Salomon
Glory, ora perfettamente a conoscenza della vera identità
della chiave, si lancia all'inseguimento delle sorelle Summers, salvate
prontamente dall' "intervento" di Ben. La Scooby gang è
però ora costretta a lasciare la città e la loro fuga
si complica: non solo c'è una divinità infernale alle
loro costole, ma anche i Cavalieri di Bisanzio pare abbiano un conto
da regolare con la chiave...
Regulars:
Sarah Michelle Gellar è Buffy Summers
Nicholas Brendon è Xander Harris
Alyson Hannigan è Willow Rosenberg
Emma Caulfield è Anya
Michelle Trachtenberg è Dawn
James Marsters è Spike
Anthony Stewart Head è Rupert Giles
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Guest Stars:
Amber Benson è Tara
Clare Kramer è Glory
Charlie Weber è Ben
Dean Butler è Hank Summers
Lily Knight è Grodi
Bob Morrisey è il malato di mente
Joel Grey è Doc
Kristine Sutherland è Joyce Summers
Alexandra Lee è la Buffy bambina |
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Note:
Durante le riprese di quest'episodio, Sarah Michelle Gellar aveva appena iniziato a girare Scooby Doo in Australia. Doug Petrie (l'autore dell'episodio) e Joss Whedon lo sapevano da tempo e hanno costruito quest'episodio per ottemperare agli impegni di Sarah: ne sono usciti quindi con l'idea dell'immagine astrale di Buffy, presente nella sua mente; ha dichiarato Doug Petrie: "Sapevamo con qualche settimana d'anticipo quali sarebbero stati i suoi impegni, ed eravamo tutti interessati nel cercare di ottemperare ai suoi impegni. Ma dovevamo girare il penultimo episodio della quinta stagione di Buffy... senza Buffy! Io e Joss siamo fan dei fumetti del Dr. Strange. Lui era un mago capace di abbandonare il suo corpo e vivere attraverso la sua proiezione astrale"; da qui l'idea per l'episodio;
Doug Petrie dice di quest'episodio: "Scriverlo mi ha spaventato moltissimo, più di qualunque altro episodio: è estremamente 'celebrale' e concettuale, non sapevo come scriverlo. Joss e Marti mi hanno aiutato moltissimo nella stesura e anche David Greenwalt mi ha suggerito qualche idea. Il casting per la parte di Buffy da bambina è stato addirittura commovente. Credo sia un episodio assolutamente unico, perché è totalmente privo di azione, cosa che mi spaventava. Mi dicevo 'Hey, Stephen [DeKnight] ha scritto Spiral (l'episodio precedente.) con cavalieri, armature, combattimenti, tutto in stile Cavalieri dell'Arca perduta e io invece scrivo di persone che camminano per i cervelli della gente!"
Spike cerca di spiegare alla gang che Ben
è Glory: loro infatti sono sotto l'influsso di una specie di
incantesimo. Dopo che Glory si trasforma in Ben e viceversa, tutti i
presenti sembrano dimenticarsene: ciò spiega il fatto che Dawn
non ricordasse la trasformazione di Ben in Glory avvenuta proprio sotto
il suo naso in Blood ties
(5.13);
A quanto pare i non-umani, come Spike, ne
sono immuni;
Nella camera da letto di Xander e Anya c'è
un quadro proprio sopra il letto che recita: "There's no money
in arc welding", che più o meno letteralmente vuol dire "Non si guadagna facendo saldature ad arco"... che sia un monito di Anya a Xander? (grazie a Marco per la segnalazione);
Rivediamo Doc, che aveva aiutato Dawn con l'incantesimo di resurrezione in Forever; scopriamo che è un alleato di Glory e che non è umano: ha sangue di colore blu e una lingua lunghissima;
Torna Dean Butler nei panni del padre di Buffy,
Hank Summers: era assente dall'episodio When
she was bad (2.01);
Torna anche Kristine Sutherland nei panni
di una Joyce Summers di una quindicina d'anni più giovane: infatti
viene rappresentato, nella mente di Buffy, il falso ricordo del periodo in cui i suoi
genitori portano la neonata Dawn a casa;
Buffy da piccola aveva i capelli biondi: contraddice
quanto visto in Killed
by death (2.18), in cui aveva i capelli scuri;
Alexandra Lee, che è la Buffy da bambina, ha recitato tra l'altro anche in "CSI", "Scrubs" e "ER": non ricomparirà in Buffy, ma la si può vedere in alcune foto negli episodi seguenti;
Joyce, stando alla data sulla sua tomba, è
nata nel 1958, il che implica che è morta all'età di 43 anni e che ha partorito Buffy allincirca a 22 anni;
Fissare la data di nascita di Joyce 1958 potrebbe derivare dal fatto che Kristine Sutherland è nata proprio nel 1958;
Matthew Lang, che qui è uno dei sacerdoti di Glory, ha recitato anche in Fool for love: era uno dei nobili che prendevano in giro William alla festa;
Rivediamo il pazzo che aveva avvicinato Dawn in Real me (5.02);
Scopriamo che Ben ha una piccola stanza nel lussuoso appartamento di Glory;
La linea di demarcazione tra Ben e Glory comincia ad assottigliarsi: Glory comincia a provare sentimenti umani come il senso di colpa;
Willow vede la scena di Intervention (5.18) con la cacciatrice primordiale e la riconosce (l'aveva uccisa in sogno in Restless, 4.22);
Giles scopre che il sangue di Dawn è la chiave che dà inizio al rituale che permette a Glory di aprire i portali intradimensionali e tornare a casa; viene da chiedersi, dal momento che sono stati i monaci a plasmarla in forma umana, cosa sarebbe successo se la Chiave fosse stata un oggetto inanimato.
Musica: assente
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Quotes dall'episodio:
Spike Ma siete tutti fatti qui dentro?
Ben, Glory: lui è un dottore, lei è la Bestia. Due entità
assolutamente distinte che condividono un corpo, è come in una
brutta sit-com, sicuramente lo ricordate!
Xander No, scusa, Ben a casa di Glory?
Per tutto questo tempo lei gli ha affittato una stanza?
Spike Questa volta te lo sei meritato.
(Lo colpisce in testa)
Xander e Spike (per il dolore) Ow!
Altre
quotes dall'episodio
Edizione italiana:
Nulla da segnalare.
Dati Auditel:
04/03/2003 - ore 00:10 / 01:00
Audience 859.000 - Share 10.31%
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Commento:
Michele: Con "The weight of the
world" le trame e sottotrame della stagione conoscono un brusco
rallentamento, a un solo episodio dal gran finale. L'episodio, che puzza
di riempitivo in molte scene (soprattutto in quelle di Glory e Ben),
si salva per un po' di elementi: innanzitutto è un'ottima occasione
per entrare nella mente di Buffy (letteralmente) e dare un nuovo spazio
ai temi della stagione: la famiglia, il ruolo della cacciatrice e il
rapporto che Buffy ha con esso, con il suo destino.
Attraverso l'atmosfera sognante della mente di Buffy apprendiamo quello
che ci è stato preparato per tutto il corso della stagione, cioè
che anche Buffy è attratta dalla morte, come lo stesso Spike
le aveva rivelato in Fool
for love. I recenti eventi drammatici l'hanno resa stanca della
vita, e desiderosa che tutto ciò finisca, arrivando a desiderare,
seppur per un attimo, la morte di Dawn. Sente di non riuscire a sopportare
il peso del mondo (da cui il titolo dell'episodio) che grava sulle sue
spalle sin dal liceo, a cui si è aggiunto di recente il peso
del suo ruolo di madre nei confronti di Dawn, richiamato dalle parole
della Buffy bambina.
Sebbene le atmosfere oniriche e i quesiti che generano le parole pronunciate
dai personaggi in questa atmosfera sognante non raggiungano i livelli
ben più alti di Restless
(4.22), è apprezzabile che venga ripresa ancora una volta la
profezia della prima cacciatrice, spiegata definitivamente nell'episodio
seguente.
Doug Petrie, anche in
uno dei suoi episodi forse meno felici, si conferma abile scrittore
del personaggio di Spike, a cui regala tutti i (pochi) momenti divertenti
dell'episodio. Piuttosto noiose e superflue le scene con Ben e Glory,
peggiorate anche dai qui ancora più evidenti limiti recitativi
dei due attori, che risultano oscurati dalla bravissima Michelle Trachtenberg
nel ruolo di Dawn.
Marco: Dopo un episodio coinvolgente,
frenetico e pieno di suspance, questo rallenta i tempi e rende quasi
esasperante l'attesa di una conclusione. Sinceramente l'idea del crollo
di Buffy non è malvagia: con tutto quello che ha passato recentemente
è comprensibile il suo sconforto. L'argomento. però, non
è stato trattato nel migliore dei modi e i ricordi di Buffy a
volte sembrano addirittura troppo mielosi. La pecca di questo episodio
è di essere troppo lento.
Grande interpretazione della cattiva Clare Kramer, che dà il
massimo per incarnare i dubbi e le sofferenze di una cattiva come Glory(a),
il cui unico desiderio è tornare a casa, ma che per ora deve
fare i conti con l'umanità che è in lei e della progressiva
fusione con i sentimenti del suo alter ego. Emozionante la fuga di Dawn,
che però è arrestata dal tradimento finale di Ben.
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