UN RAGGIO DI SOLE

Di Starbox e Dany74

 

 

La mano di Buffy si spostò dal corrimano della scala che scendeva in cantina all’interruttore della luce.

 

        “Perfetto! Non c’è elettricità” disse mentre inciampava in un gradino, facendo cadere la cesta della biancheria da lavare in testa a Spike, che dormiva a torso nudo in una brandina a non più di un metro da lei.

        “Hey Buffy! Ti sembra questo il modo di svegliarmi? Amore, avrei preferito un bacio!”

        “Ti ho già detto di non chiamarmi così! Non ci mancava altro … un vampiro nel mio bucato!”

        “Devo ammettere che stare in mezzo ai tuoi panni sporchi non è proprio la mia idea di divertimento!”, concluse annusando un paio di mutandine.

        “Cacciatrice … il tuo profumo è proprio … inebriante!”

        “Quelle sono di Dawn!”

        “Ah … ma questo invece è tuo! Non è così? Me lo ricordo molto bene!”, la guardò intensamente, mentre teneva in mano il suo reggiseno.

        “Dammi quella roba!”. Non poté evitare di sorridere.

 

 

 

        “Stai meglio? Quel demone ieri sera ti ha proprio messo al tappeto!”

        “Noi vampiri ci riprendiamo sempre. Mi ha solo preso alla sprovvista. La prossima volta non accadrà!”

        “Spero vivamente di non dover più avere a che fare con un demone delle caverne!”

        “La mia schiena risponde ”anch’io”!”

        “Vuoi un messaggio?”

        “E’ un’offerta? Nel caso dovrei chiederti cos’hai in mente!”

        “Niente domande Spike! Prendere o lasciare!”

        “Prendo, prendo!”

 

Buffy cominciò a muovere le mani lentamente, partendo dal collo e scendendo lungo la schiena, la sua bellissima schiena. Piccoli movimenti circolari che diventavano piano piano sempre più espliciti.

 

        “Summers, hai le mani d’oro!”

        “Che vuoi che ti dica … non posso usare la lavatrice, perciò cerco di far bene qualcos’altro”

        “Tu fai bene tutto … I miei complimenti!”

 

 

 

Il massaggio andò avanti per un po’ diventando sempre più sensuale e, anche se nessuno dei due si era spinto più al di là di qualche carezza, la tensione nella stanza aumentò sempre di più, diventando quasi tangibile.

Spike sentiva dentro di se la voglia irrefrenabile di “ricambiare il favore” ma decise di resistere a se stesso finché non avesse inteso un segno di approvazione da parte di Buffy.

Lei sapeva di volerlo più che mai, ed anche se finora aveva fatto di tutto per sembrare indifferente, decise di assecondare il suo desiderio.

 

Concluse il massaggio e rimase in attesa di un movimento di Spike.

Lui, che dal canto suo aspettava solo questo tipo di incoraggiamento, non si fece pregare.

 

Si girò e guardò Buffy intensamente con quei suoi occhi azzurri che sapevano dire più di quanto potessero mille parole.

 

La baciò appassionatamente e, quando sentì che anche lei provava lo stesso trasporto, ebbe quasi la sensazione di essere ancora addormentato e di stare sognando.

 

 

        “Buffy …”

        “Spike …”

        “E’ da quando sono tornato a Sunnydale che spero di veder arrivare questo giorno!”

        “Vuoi dire da quando hai un’anima?”

        “Allora da molto prima”

        “Sono stata veramente inqualificabile con te! Non ho mai accettato il fatto che tu potessi essere cambiato perché lo volevi! Puoi perdonarmi?”

        “Io non sono cambiato perché lo volevo ma perché “ti” volevo! Sapevo che quello era l’unico modo per ottenere la tua fiducia. E’ l’amore che mi ha fatto cambiare! Riavere l’anima è stata solo una conseguenza.

Quando sono partito per l’Africa, il mio unico intento era tornare quello di prima, per farti vedere che potevo essere diverso.

Non so se con l’aver detto “quello di prima” io intendessi tornare a quando non avevo il chip, o veramente riavere la mia anima. Mi sentivo talmente in colpa per ciò che ti ho fatto.  Cercavo solo un modo per essere degno del tuo amore!”

        “Ma lo eri già, solo che non volevo ammetterlo neanche a me stessa!”

        “Sono io che vorrei essere perdonato, per quello che ti ho fatto … ho cercato di … hanno ragione loro … sono un mostro!”

        “No! Tu sei un angelo, il mio angelo … e se prima ce n’è stato un altro …”, per un attimo ebbe timore di parlare, ma Spike la guardò con una tale intensità che si convinse ad andare avanti, “ … sappi che ora ci sei solo tu per me.

Mi sono resa conto di volerti accanto nel momento in cui ho capito che te n’eri andato. Come sempre troppo tardi. Adesso per favore, dimmi che mi ami e che sono l’unica per te, perché voglio poterti rispondere che ti amo anch’io, con tutto il cuore e che non voglio mai più rischiare di perderti”.

        “Ti Amo Buffy! Ti amo con tutto me stesso! Con tutta l’anima, adesso finalmente posso dirlo!”

 

Le loro labbra si unirono nel più romantico dei baci e ben presto la tenerezza lasciò il posto alla passione che, fino a quel momento celata, esplose più sorprendente che mai.

Le mani si muovevano ansiose sui corpi. Si spogliarono l’un l’altra con reciproca eccitazione e si ritrovarono ben presto distesi sul pavimento.

 

Lei si muoveva su di lui come il mare in tempesta; sembrava che non ne avesse mai abbastanza. Tutto ciò che desiderava era che non finisse mai.

 

Lui la guardava senza riuscire a parlare, tanto era bello ciò che stava accadendo.

 

Assecondò il volere del corpo di Buffy, trovando in questo anche il suo stesso piacere.

 

Lei era la cosa più bella che avesse mai visto, aveva timore di doversi svegliare dal sogno e scoprire che nulla era cambiato.

Decise di godere del piacere di fondersi in lei, senza pensare al “dopo”.

 

        “Ti Amo Spike!”

        “Dillo ancora!”

        “Ti Amo, ti amo, ti amo! Vorrei che questa notte non finisse mai!”

        “Non finirà amore. Avremo tante notti da passare insieme! Ed io so come farti impazzire!”

        “Ah si? E come?”

 

La mattina arrivò presto e, quando si svegliarono, Buffy rimase per un attimo immobile a guardare Spike.

 

Era troppo bello per essere vero! Per un anno aveva cercato di fare chiarezza nel suo cuore e poi erano bastate due parole per fugare ogni dubbio!

 

“Buongiorno amore!”

“Buongiorno a te tesoro mio! C’è qualcosa che non va?”

“No, va tutto benissimo.   E’ stata un notte favolosa, indimenticabile.  E l’ho passata con l’uomo che amo!  Cosa potrei volere di più?”

“Magari un uomo vero, uno che possa “invecchiare con te”!”

“Non è male sapere che a settant’anni farò l’amore con un giovanotto!  

A parte gli scherzi Spike! Non voglio pensarci adesso.”

 

La guardò intensamente, capendo dal suo sguardo che quello sarebbe stato un argomento difficile da affrontare. Ma si sentì lo stesso in dovere di alleggerire la situazione.

 

        “Per me tu sarai sempre bellissima, anche a settant’anni!”

        “Già! Anche quando sarò piena di rughe e non mi reggerò più in piedi!”

        “Stai parlando con un uomo morto 120 anni fa! Credi che mi lasci spaventare da qualche ruga?  L’aspetto fisico è importante, trovo che tu sia favolosa, ma ti amo al di là di tutto.  Per come mi fai sentire quando sei con me, anche se non parli, anche se mi tratti male. Sei l’unica donna che potrei desiderare!”

        “Ho voglia di fare l’amore con te!”

        “Al tuo servizio!”

 

 

 

La notte lasciò il posto al giorno e un raggio di sole penetrò nella cantina da una fessura della finestra semichiusa.

La calda luce andò a posarsi sul viso di Buffy che si svegliò, infastidita dal bagliore.

Per un attimo si preoccupò. Un fascio di luce avrebbe potuto incenerire Spike che, ancora addormentato, se ne sarebbe reso conto forse troppo tardi.

Ma il suo timore durò soltanto un attimo. Quando si girò, vide che lui era seduto poco lontano, al riparo da qualsiasi fonte di luce.

Le fece un sorriso che lei ricambiò con altrettanta tenerezza.

 

       

“Eri preoccupata per me?”

        “Si! Pensavo dormissi ancora, nel caso non ti saresti accorto di …”

        “La mia ragazza! Non temere … sento l’alba molto prima che arrivi.”

        “Credo che dovremmo sistemare meglio quella finestra. Non puoi rischiare che si apra in pieno giorno!”

        “Davvero non desideri più trovare al mio posto un mucchietto di cenere?”

        “No!”, disse avvicinandosi a Spike con un sorriso malizioso, “non voglio assolutamente rischiare di perderti William!”

 

Spike prese il viso di Buffy tra le mani e la baciò con una tenerezza ed un trasporto tali da farle desiderare che durasse per sempre.

L’uno di fronte all’altra, stretti in un abbraccio che lasciò entrambi senza fiato, seppero che niente più avrebbe potuto separarli.

 

 

 

“Tesoro, puoi usare la lavatrice!”

        “Già! Finalmente è tornata l’elettricità! Ma penso che ora sarebbe meglio fare una doccia …… insieme! Ti importerebbe molto se qualcuno ci vedesse?”

        “Assolutamente si! E’ necessario che ci vedano! Dawn ha fatto una scommessa su di noi e voglio proprio che la vinca!”

 

 

Salirono le scale abbracciati, avvolti soltanto in un lenzuolo.

 

        “Se dobbiamo dare scandalo, facciamolo bene!”

        “Ti amo Buffy!”

 

Entrarono in cucina quasi del tutto nudi, pronti a scioccare il mondo intero, ma la stanza era vuota.

 

La prossima volta ……….

 

 

 

 

Buffy e Spike erano seduti sul divano, felici e soddisfatti nel reciproco abbraccio.

Il solo fatto d’essere cosi vicini l’uno all’altra li riempiva di gioia.

Dolcissimi baci a fior di labbra, parole sussurrate, tutto tradiva una complicità che non avevano mai provato prima.

“Spike, sarà sempre cosi difficile tra noi?”

        “Difficile? Non lo so! Intanto potremmo dirlo agli altri, almeno non saremo più costretti a nasconderci.”

        “Buon’idea!”

        “Cos è quel faccino triste amore? Non avrai timore delle loro reazioni?”

        “No, non è questo! Veramente un pochino si! In realtà è il nostro futuro che mi preoccupa …… tu sei un vampiro …… io invecchierò e morirò, mentre tu rimarrai sempre come adesso!”

        “Lo so Buffy, ed è terribile per me!”

        “E’ un problema senza soluzione”

        “Una cosa ci sarebbe, ma non è sicuro che funzioni”

        “Spike, se può servire a farci rimanere insieme sono disposta a tutto.    Qualunque cosa!”

        “Un vampiro può tornare ad essere un umano soltanto morendo per salvarne uno. Poi serve un incantesimo per riportarlo in vita.

Non c’è nulla di sicuro, è solo una leggenda. C’è il rischio che non funzioni!”

        “Allora non c’è speranza ……potresti diventare il mio sire!?”

        “Amore, non potrei mai farti una cosa del genere. Non sai che inferno è la vita di un vampiro! Condannato ad una morte vivente, all’eterna fame di sangue …”

continuò a parlare con il pianto nella voce

“… uccidere, non averne mai abbastanza. Non esiste altro che il sangue.

Il suo sapore in bocca, la smania di averne sempre di più.

Non esiste legame che non possa essere distrutto. Io ho ucciso tutta la mia famiglia per colpa di quello che sono. Non potrei mai farti diventare come me. E poi il chip non me lo permetterebbe!

Nella mia vita non ho mai conosciuto una felicità come questa e per conservarla ………. morirei volentieri per te! Non esiterei a farlo!

Perché sono sicuro che tenteresti di portarmi indietro dall’aldilà.

So che faresti di tutto per il nostro amore!”

        “Sì William, lo farei!”

 

Asciugò le lacrime che le rigavano il viso e strinse forte a se Spike che sfogò la sua tristezza piangendo calde lacrime.

 

        “…… dobbiamo dirlo a tutti! Non voglio tacere i miei sentimenti per te neppure un minuto di più! Ti amo immensamente Spike!”

        “Più di Angel?”

        “E’ bello vedere che certe cose non cambiano mai!”

 

Iniziarono a baciarsi e, un attimo dopo, anche i loro vestiti cominciarono a cadere ad uno ad uno sul pavimento ……….

“Oh. Mio. Dio.! Buffy …… e Spike!

Ragazzi, proviamo ad uscire e a rientrare. Quando riapriremo la porta scopriremo che era tutto frutto della nostra immaginazione!”

        “Xander, non ce n’é bisogno! Quello che avete visto è tutto vero! Spike ed io ci amiamo!” e, detto questo, si scambiarono un bellissimo bacio d’amore.

 

Le reazioni furono diverse e piuttosto imprevedibili.

 

Dawn corse loro incontro e li abbracciò entrambi con affetto:

 

        “Ragazzi, sono cosi felice! Vi voglio bene!”

 

Willow disse semplicemente:

 

        “Se voi siete felici, per me è tutto ok! Tara io ti aspetto su!”

 

Tara li guardò sorridendo e disse:

 

        “Sono felice per voi! Avevo intuito che stavate combinando qualcosa!”

 

        “Buffy, ma come puoi? Ha cercato di violentarti!”

        “Xander, possiamo parlarne dopo?”

        “Non serve! A te non interessa la mia opinione! Anya …… andiamocene per favore!”

        “Ok zucchino! Beh, almeno adesso non saremo più noi due la coppia strana!”

 

        “Giles, lei non ha niente da dire?”

        “Spike, nell’ultimo periodo sei stato molto onesto e leale con tutti noi!

Devo ammettere di averti rivalutato! In quanto a te Buffy, credo che tu abbia diritto ad un po’ di felicità; Certo avrei preferito che t’innamorassi di qualcuno che non è un vampiro, ma se è Spike che vuoi per me non c’è problema!”

 

Lei rimase immobile a guardarlo, senza sapere cosa rispondere.

Al suo posto parlò Spike, che fino a quel momento era rimasto in silenzio.

 

        “Grazie Giles! Davvero! Da parte di entrambi!”

        “………. non c’è di che!”

 

Rimasero soli e si scambiarono un sorriso ancora pieno di incredulità.

“Beh cacciatrice, direi che è andata molto meglio del previsto!”

        “Eccome! E’ meglio recuperare i vestiti!”

 

 

 

 

 

 Prima che potessero farlo, la porta si aprì di scatto.

 

Angel,  davanti a tale scena, rimase attonito a fissarli e, prima che riuscisse a muoversi o proferire parola, fu Spike ad irrompere.

 

          “Che ci fai qui? Non eri  a Los Angeles? Come vedi, lei è con me!”

 

Buffy lo fermò dolcemente.

 

“Amore, calmati, deve essere accaduto qualcosa!”

 

Poi guardò Angel:

 

 “Per favore, aspettaci fuori”.

 

Angel non si era ancora ripreso, annuì e uscì frettolosamente.

 

          “Spike, questo non è il momento per rinverdire passati rancori! Dobbiamo ascoltare quello che ha da dire! Conosciamo entrambi Angel, tu anche meglio di me! Sai benissimo che non sarebbe tornato a Sunnydale se non ci fosse un motivo più che valido!”

 

        “Scusa, ho reagito da uomo innamorato e geloso quale sono!”

 

        “Anch’io amo … “te”!”

 

Dopo essersi rivestiti, raggiunsero Angel, che li aspettava in veranda.

 

          “Scusate, non volevo…”

 

          “Non Preoccuparti!”

 

          “Un demone, Callix, sta per arrivare a Sunnydale. E’ indescrivibile, cambia continuamente, si riconosce unicamente da un occhio giallo posto sulla schiena. I demoni Callix sono gli unici ad uccidere altri demoni e nutrirsi di loro; ogni volta che lo fanno, cambiano aspetto. Una volta assimilati mille demoni, Callix avrà una potenza inarrestabile e se riuscirà ad assorbire energia dalla Bocca dell’Inferno causerà la fine del mondo, risucchiando ogni essere vivente nelle tenebre.

Nessun Callix è mai arrivato fino a questo punto ma il nostro invece è vicinissimo alla meta … e a Sunnydale”

 

          “Dobbiamo scoprire come sconfiggerlo prima che arrivi!”.

 

Angel voltò subito le spalle ed andò via. Non ebbe il coraggio di offrirle il suo aiuto, dovendola vedere incollata a Spike.

 

          “Callix, lo conoscevi?”

 

          “Non personalmente, ne avevo sentito parlare”

 

          “Sarà meglio chiedere a Giles”.

 

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          “Giles, Angel è stato qui, ha detto che sta arrivando un demone chiamato Callix…”

 

          “Lo so, sono stato avvertito dal Consiglio. Quando sarà qui, sarà imbattibile!”

 

         

“Ci deve essere un modo!”

        

 “Certo, trafiggere il suo occhio posteriore, ma sarà praticamente impossibile!  Ho parlato con Willow. Proverà un incantesimo con Tara per aspirare l’essenza dei demoni, ma potrà farlo solo in sua presenza, solo a combattimento iniziato”.

         

Intanto Willow e Tara  giunsero da Giles agitatissime.

 

         “Sarà meglio cercarlo subito, se sarà troppo vicino alla Bocca dell’Inferno Tara ed io non potremo essere d’aiuto: l’incantesimo non funzionerà!”.

 

Iniziarono ad andare, guidati da Spike che percepiva la sua potenza crescente. Callix aveva ultimato la sua ascesa e stava per entrare in città quando arrivarono a lui. Era spaventoso. La sua pelle grigia e grinzosa aveva sfumature di ogni colore, le estremità inferiori erano come grosse ventose contorte e bitorzolute, aveva come degli aghi conficcati nella carne, la testa pareva simile ad una colata di lava con gli occhi di un rettile, ma la minaccia più grande era sul dorso, che sembrava quello di uno squalo.

 

Willow e Tara iniziarono subito l’incantesimo, mentre Buffy sferrava già i primi         colpi. Il demone era agile come non si sarebbe mai detto date le sue fattezze. Spike attaccava lateralmente cercando di distrarlo, ma entrambi sembravano fargli il solletico. Ci voleva ancora tempo perché l’incantesimo funzionasse!

D’un tratto Callix pose una delle enormi ventose su Buffy, che rimase          immobilizzata, poi la sollevò per divorarla. Spike partì senza pensarci,           dirigendo un coltello verso il malefico occhio, ma di colpo si trovò trafitto dagli aculei nascosti che  erano partiti ancor prima che avesse potuto completare il suo intento. Una luce riempì le sue membra, sempre più viva, sempre più accecante, iniziò a fluttuare ed esplose fragorosamente, svanendo come un lampo nel cielo. Callix aveva lasciato cadere Buffy ed ora sembrava disorientato. Era cieco, imbattibile e cieco fino a che la magia non diede il suo risultato.

       

Iniziarono ad uscire dal suo corpo rapidi fumi grigi che penetrarono il suolo, e nascondevano il mostro; quando fu nuovamente visibile non era che una grossa lumaca cieca.

Buffy, col volto segnato dalle lacrime, prese il coltello lasciato cadere da Spike e lo lanciò dritto nell’occhio di Callix.

 

          “Va all’inferno!”.

 

 

Callix si rinsecchì all’istante. Non le sembrava possibile, anche Spike era andato, era di nuovo sola, avrebbe preferito la fine del mondo! Subito ricordò le sue parole e sentì che dovevano essere vere.

Tutti lo avevano visto, luminoso come un essere celeste, non poteva         sbagliarsi!

“Willow, devi aiutarmi! Devi ridarmi Spike!”

“Buffy, è pericoloso e lui è un vampiro!”

        “Era un vampiro …  tu l’hai già fatto con me, è morto per salvarmi, ci ha salvati tutti! So che tornerà umano”

          “Ti aiuterò!”

 

 

 

 

Tornarono a casa in silenzio, Buffy era come pietrificata e si trascinava a stento.

Dawn venne loro incontro, capì quanto era successo dai loro sguardi e dall’assenza di Spike.

Non si udì nemmeno una parola.

Buffy chiuse la porta della sua stanza e si buttò sul letto, dove sfogò tutte le lacrime che aveva cercato di trattenere.

La notte trascorse lenta e triste tra i ricordi e la speranza di riaverlo, solo all’alba posò le palpebre cedendo al sonno…

 

“Buffy, aiutamiiiiiii…”

“SPIKE!!!”

 

Entrambi tendevano le mani, benché una forza inarrestabile li allontanasse sempre più velocemente.

 

“Nooooooo!!!”

 

Quello era il suo unico pensiero e, anche in sogno, non poteva che tormentarla.

Si arrese e si alzò dal letto. Mai la doccia mattutina le era sembrata crudele fino ad allora.

L’acqua la attraversava ricordandole lui, il suo corpo nudo, le sue mani che la esploravano con dolcezza; le sembrava di cancellare così anche le ultime sue tracce dalla pelle.

 

Infilò l’accappatoio e scese.

 

Willow e Tara sveglie già da tempo, avevano subito iniziato la loro ricerca.

Libri impilati e sparsi, facce tese e concentrate, le pagine scorrevano rapidamente bramando l’incantesimo adatto a  Spike.

 

“Willow, trovato: un vampiro morto per salvare un umano può essere richiamato a vita vera rompendo ogni legame con il male, servono essenza di violetta, acqua benedetta, foglie di salice e… sangue di vampiro?”

 

Insieme conclusero:

“Angel!”

 

Proprio in quel momento Buffy aveva terminato la sua doccia e, nel raggiungere la cucina per un caffè, aveva udito l’inaspettato coro.

 

Si precipitò da loro.

 

“Cosa … Angel?”

“Buffy, Tara ha appena trovato l’incantesimo e per la sua realizzazione dovremmo procurarci del sangue di vampiro!”

“Dunque, Angel! Partirò subito per Los Angeles”.

“Noi  andremo da Anya al Magic Shop per gli altri elementi”.

 

Buffy non sapeva come chiederglielo, ma era certa di rivolere il suo Spike ad ogni costo.

Prima di partire, si diresse verso la sua cripta, entrò, voleva respirare la sua aria, si stese su quei tappeti che avevano già conosciuto il suo corpo in situazioni più piacevoli e chiuse gli occhi.

 

Improvvisamente avvertì una presenza.

 

“Spike…”  fu spontaneo, quanto sciocco.

 

Angel era entrato e si dirigeva verso di lei.

 

“Oh, sei tu? Come…”

“Non sono andato via, era un momento difficile e avrei voluto proteggerti, ma poi Spike…”.

 

Chinò la testa e stentò a continuare.

 

“…e ho continuato ad osservarti a distanza… Non puoi abbatterti così!”

“Angel, io non mi abbatto! Ho  perso Spike, lui mi ha fatto dimenticare il paradiso, mi ha donato se stesso da tanto e ha avuto solo due giorni della mia vita, nonostante lo amassi già da molto, senza volerlo ammettere”.

 

Angel sentiva sempre più il peso di quelle parole, lasciando cadere le ultime speranze che egoisticamente nutriva per lei.

 

“Scusami, non volevo trattarti così… in verità ho bisogno del tuo aiuto. Willow e Tara hanno trovato un incantesimo per riportarlo in vita, ma è necessario del sangue di vampiro…”

“Ricordi, Buffy, tu lo donasti a me quando Faith mi aveva avvelenato, come posso negartelo! Spike in fondo ha dimostrato di meritare il tuo amore”.

 

E parlando, prese rapidamente un vasetto da conserve di quelli che adoperava Spike e un coltello con cui si ferì il braccio, lasciando scorrere nel contenitore il prezioso liquido.

Buffy si rese conto di essere stata  troppo fredda con lui, ma voleva fargli capire che nessuno, eccetto Spike, poteva farla sentire meglio, e non aggiunse più nulla.

 

Lui semplicemente si voltò e andò via definitivamente.

 

 

“Addio, Buffy!”

 

 

Dopo poco anche lei lasciò la cripta.

Corse al Magic Shop dove Willow e Tara avevano appena parlato ad Anya  della sua partenza.

 

 

“Già qui? E’ impossibile!” Willow  prese  incredula  il contenitore dalle mani di Buffy.

“Angel non era partito ed ecco il risultato, quando lo faremo?”

          “Deve essere stasera, per il sangue, chiameremo anche Giles e  Xander, perché è necessaria una disposizione a stella, il sangue misto all’acqua benedetta sarà disposto lungo il suo perimetro, mentre l’essenza e le foglie saranno sparse al centro dove sarò io, ed invocheremo insieme la formula”.

        

         

 

Ormai sera raggiunsero insieme il luogo dello scontro, dove era morto e dove sarebbe potuto risorgere. Si disposero secondo lo schema e Willow preparò gli elementi.

          Buffy, Tara, Giles, Xander e Anya delimitavano le punte della stella, mentre Willow dal centro iniziava ad irradiare energia. Intonarono la formula.

 

 

 

“Tu che hai vissuto non vivendo,

                                hai donato la tua vita lottando.

Torna dal tormento

e ritrova in questo momento

la pace perduta di un tempo.

Hai cambiato te stesso per amore

rinunciato per amore.

Il soffio vitale torni nel tuo cuore.

O vita caduta dall’anima

Dà vita alla vita”.

 

 

 

 

Dopo che ebbero ripetuto tre volte la formula, si udì il frastuono di una tromba d’aria, e un vortice luminoso si levò attraversando tutta Sunnydale in breve tempo, fino a posarsi dinanzi a Buffy.

Il vortice si dissolse e la luce man mano sbiadì rivelando il corpo nudo e perfetto di Spike.

Furono subito occhi negli occhi e si intrecciarono in un abbraccio senza avere ancora la forza di parlare.

 

Ora Buffy aveva il suo amore normale, per un ragazzo normale con un cuore eccezionale e un candido animo poetico…

 

 

 

 

Buffy aveva portato dei vestiti puliti. Non sapeva se Spike li avrebbe mai indossati, ma non aveva potuto evitare di farlo.

Ora lo guardava vestirsi e non riusciva a torgliergli gli occhi di dosso.

Anche lui la guardava, non smetteva di sorridere.

Si abbracciarono ed andarono insieme verso casa.

 

Una volta entrati Dawn gli corse incontro e lo abbracciò stretto.

 

Nessuno parlò. Lui rivolse a tutti un timido sorriso di ringraziamento, poi insieme a Buffy salì le scale che lo portarono la piano di sopra.

 

Si sedettero insieme sul letto, stringendosi forte l’uno all’altra.

 

        “Sapevo che ci saresti riuscita! Ero sicuro che mi avresti riportato indietro!”

        “Non posso prendermi tutto il merito … … hanno lavorato tutti … … Willow e Tara hanno trovato l’incantesimo, lo abbiamo realizzato insieme.

Anche Xander e Anya si sono impegnati perché tutto andasse bene.

Giles è stato grande, come al solito. Angel ti ha dato il suo sangue.

Quanto a me, l’ho solo portato al Magic Box in uno dei tuoi barattoli”

        “Angel? Sei andata a cercarlo a Los Angeles? E ha fatto questo per me dopo il modo in cui l’ho trattato?”

        “Mi ha solo restituito un favore! E comunque non aveva lasciato Sunnydale.

E’ l’unico al quale avrei potuto chiederlo. Non avrei mai ceduto!”

        “Grazie Buffy! Dovrò solo abituarmi ad uscire di giorno!”

        “Ma adesso è notte … … mi sei mancato da morire … … amore, credevo di non rivederti più!”

        “Invece vi siete impegnati ed eccomi di nuovo qui! So che è stato difficile.”

        “Non ti avrei mai abbandonato! … Hai un po’ di tempo da dedicarmi? Avrei una certa idea!”

        “Non saprei! Adesso sono un mortale; non posso sprecare neanche un minuto!”

Le dita si intrecciarono in un sensuale abbraccio. Le labbra di Spike su quelle di Buffy. Le bocche si aprirono lentamente ad accogliersi l’un l’altro.

 

Non ci furono fretta ed irruenza nel loro incontro. Solo dolcezza, amore, tanto amore e qualche lacrima.

 

Le sbottonò lentamente la camicetta. Sentì il suo corpo fremere di desiderio sotto le sue dita. Il calore, che finalmente dopo un secolo anche il suo corpo emanava, le faceva ribollire il sangue, moltiplicando ogni sensazione.

 

La fece sdraiare sul letto e le sfilò i jeans.

 

Buffy non smise di guardarlo neanche per un secondo. Lo guidò su di sé, lasciando che esplorasse ogni centimetro del suo corpo.

Le mani esperte di Spike correvano sulla sua pelle.

Si scambiarono un bacio appassionato. Un secondo dopo fu dentro di lei, facendola gemere e sospirare come nessuno prima di lui.

 

Buffy incrociò le gambe dietro la schiena di Spike attirandolo sempre più dentro di sé, guidandone i movimenti, prima lenti e ritmici poi sempre più veloci ed ansiosi, fino a che raggiunsero all’unisono il culmine del piacere.

 

Non ci furono ripensamenti né dubbi. In quei momenti esistevano solo loro due e sarebbe stato sempre così.

 

 

 

 

        “Posso entrare?”

 

Dawn non ottenne risposta; si accorse però dei movimenti frenetici all’interno della stanza.

 

        “Spike! E’ Dawn!”

        “Falla entrare! Il cucciolo sa cosa facciamo quando siamo soli!”

        “Almeno mettiti i pantaloni! … … Dawn … … un attimo!”

        “Torno dopo se volete!”

 

Buffy diede un’occhiata in giro e si decise ad aprire.

 

        “Entra pure!”

        “Non volevo disturbare!” disse sorridendo di gioia

 

Spike le andò incontro e la abbracciò.

 

        “Non ci disturbi mai tesoro! Sono felice di vederti!”

“Volevo proporvi un picnic nel parco! Ne avete voglia?”

“Beh … … Io si e parecchia! Non vedo il sole da quanto? Fammi pensare … … 120 anni! Si, direi di si! Ottima idea! Buffy?”

“Si, ok! Ma prima veramente vorrei passare alla cripta”

“Pensavo di non dover più vedere quel posto. Non è che ora il sangue mi attiri più di tanto! Preferirei uno di quei tuoi doublemeat burgers!”

“Non alludevo al tuo frigorifero quanto piuttosto ad altri vestiti!”

“Possiamo prenderli dopo, non è vero Dawnie?”

“Si certo! Vi aiuterò anch’io! Ma adesso andiamo? Ho già preparato i panini!”

 

Buffy e Spike si guardarono per un attimo, poi scoppiarono in una fragorosa risata.

 

        “Non pensavi minimamente che avremmo potuto rifiutare, vero?”

        “Ci contavo molto! Vi avrei convinti in un modo o nell’altro!”

 

 

 

 

Si sdraiarono sull’erba e, dopo tanti, troppi anni, Spike poté godere del calore del sole.

Si sentiva come un bambino il giorno del suo compleanno; sapeva di aver ricevuto il più grande regalo che potesse desiderare: una seconda possibilità.

 

        “Ti sei abbronzato! Ma guardati, stai benissimo!”

        “Grazie amore! In effetti mi sento magnificamente! E’ stata una giornata grandiosa. Davvero un bel modo di ricominciare!”

        “E’ tutto talmente bello! Ma ti rendi conto che finalmente potremo avere un rapporto normale?”

        “Buffy, tu ed io non saremo mai due persone normali!”

        “E’ proprio questo il bello! Io sarò sempre la cacciatrice e tu il mio dolcissimo ex vampiro innamorato!”

        “Infatti! A proposito … … il tuo ex vampiro avrebbe qualcosa per te! Se vuoi seguirmi!”

Accompagnarono a casa Dawn e dopo si recarono alla cripta di Spike. Quel luogo sembrava diverso ai loro occhi, come se non lo avessero mai visto.

Non si erano mai sentiti a disagio in quell’unico posto che aveva conosciuto nel profondo le loro anime, ma ora accadeva.

Si strinsero l’uno all’altra per un attimo.

 

        “Come ti dicevo, ho una cosa per te. Vado a prenderla!”

        “Ok, io intanto prendo i tuoi vestiti.”

        “Non è necessario, posso farlo io”

        “Preferisco tenermi occupata”

        “Hai ragione! Questo luogo ora è strano anche per me! William è tornato e ti ama da morire! Ma ci sarà sempre una parte di vampiro in me; quella che saprà sempre come farti impazzire!”

 

 

Spike baciò Buffy velocemente e corse al piano di sotto.

Lei rimase a bocca aperta, ancora stupita dall’intensità del sentimento che provava per lui.

Un attimo dopo Spike riapparse tenendo tra le mani un diario.

 

        “Questo è il custode dei miei pensieri! Quando ero un imbranato romantico poeta era qui dentro che mi sfogavo. Vorrei che lo avessi tu!

Nell’ultima pagina ho scritto una cosa per te!”

 

 

 

Buffy lo guardò incredula, poi si decise ad aprire il diario e lesse:

 

 

 

“Non chiedermi perché!

Non saprei spiegare!

Sento il tuo respiro,

Voglio credere che ci sei.

Non cerco di cambiarti

Non ti voglio possedere

Ma che il tuo cuore parli al mio

In un’estasi sublime.

T’immagino

Con ciò che i battiti mi dicono di te

Nel buio cerco il tuo corpo

Ma mi volto e non ci sei più!”

 

 

Alzò lentamente lo sguardo dalle pagine, gli occhi pieni di lacrime.

 

“Come posso averti fatto soffrire tanto? Ti Amo, ti ho sempre amato!”

“Ed io l’ho sempre saputo … … è che la sofferenza faceva parte dell’essere vampiro. Adesso sono un uomo nuovo e scriverò ancora per te!”


Rimasero nella cripta ancora qualche minuto, giusto il tempo di dare l’addio al passato, poi si incamminarono mano nella mano verso casa.

Il sole scaldava la loro pelle e le loro anime.  Si guardarono sorridendo.

 

Buffy si fermò all’improvviso e abbracciò stretto Spike.

 

Si baciarono appassionatamente.

 

Nessuno avrebbe più potuto allontanarli l’uno dall’altra.

 

Si erano scelti!  Finalmente!