Ciao a tutti!
Eccovi la seconda parte di Beyond…spero che vi piaccia. Fatemi sapere
qualcosa…l’indirizzo è sempre lo stesso…
Sashenka5@msn.com
p.s: è tutto di Joss…io mi limito a utilizzare per…non sprofondare in un baratro
di tristezza senza ritorno…
Quella mattina Anya aveva deciso di non andare al negozio.
“Al diavolo!”pensò la ragazza mentre si scioglieva dal dolce abbraccio del suo
promesso sposo ancora addormentato.
“Ci sono ancora tante cose da organizzare per il matrimonio…non riesco ancora a
crederci! Io Anya…o meglio dire Anyanka…ex.demone della vendetta…sarò sposata
tra breve!!! Passerò tutta la vita col mio orsachiottone!”
In un impeto di passione irrefrenabile lo strinse tra le braccia e gli schioccò
un bacio su una guancia.
-Xander…Xander…tesoro…-
la ragazza iniziò a chiamarlo scuotendolo piano paino.
-No mamma…lasciami ancora dormire….-
-Xander…-
-Mmm…..-
-Caspita Xander! Hai il sonno più pesante tu che non la Bella Addormentata nel
bosco!-osservò contrariata Anya.
-Mmm Anya….che c’è?…-
-Oh finalmente ti sei svegliato!-
Gli salì a cavalcioni e cominciò ad accarezzarlo sensualmente.
Xander aveva ancora gli occhi chiusi ma cominciava a sciogliersi…
Aprì gli occhi per guardare la sua compagna…
…rimase senza fiato…
…non era Anya…
…era Anyanca…
Il giovane Harris si svegliò di soprassalto….
“Che razza di sogno…perché era un sogno vero? Xander calmati, calmati…e
specialmente non dialogare con te stesso”
-Anya!-
smarrito si guardò in giro, la stanza era avvolta nel buio, strisce di luce
filtravano dalla tenda.
Allungò una mano verso Anya…
…ma lei non c’era.
-Come ha detto scusi?-
-Ehm volevo dire come…come si è fatta male?-
Buffy raccontò ancora una volta la storiella dei ladri, aveva dei dubbi nei
confronti di quella donna, non era sicura, ma le sembrava che non fossero state
quelle le parole pronunciate dalla sua interlocutrice.
Comunque il braccio aveva ricominciato a farle male e in più aveva delle fitte
all’addome, accantonò quindi ogni incertezza.
-Una frattura scomposta, è necessaria una lastra. Non ci vorrà molto.-
-Lo spero proprio.-
Mentre la Ross si apprestava a lasciare la sala…
-Buffy Summers… Cacciatrice…presto finirà tutto…molto presto…remember slayer,
beyond the invisible…from beneath it devours-
la voce della donna si era trasformata, voltandosi verso la sua paziente
sorrise, ma le sue labbra mostrarono solo un ghigno e i suoi occhi si accesero
di nuovo di giallo.
La Cacciatrice raggiunse l’ufficio dell’assistente sociale, bussò alla porta,
venne una signora anziana, che non dandole neanche il tempo di presentarsi le
disse
- Mr Worse è ancora occupato, lei è..?-
- Summers! Buffy Summers, ho un appuntamento…-
- naturalmente, tutti hanno un appuntamento..- la donna la guardò con aria di
sufficienza.
- oh sì certo…-
- attenda, quando sarà il suo turno verrò a chiamarla- l’anziana segretaria la
interruppe bruscamente e richiuse velocemente la porta.
Buffy era interdetta, decisamente la giornata era cominciata male e non sarebbe
continuata diversamente.
Con un lungo sospiro si lasciò cadere su una sedia.
Il braccio era stato ingessato.
Ricordava vagamente che Dana Ross aveva detto qualcosa di molto strano, parole
che aveva già sentito, anche se adesso come adesso non riusciva proprio a
riportarle alla mente.
“Quella dottoressa…ha detto qualcosa che ho già sentito…non ricordo…non sono
sicura. Probabilmente ho avuto un’allucinazione…magari ho sognato. No non è
possibile, come posso non ricordare. La mia mente mi gioca brutti scherzi.”
Non era facile sbrogliare quella matassa, i pensieri si rincorrevano come le
onde di un mare in tempesta era un continuo rimescolarsi di idee e ricordi o…
allucinazioni.
“Caspita, ho un mal di testa incredibile! Sono a pezzi..”
- Buffy Summers!-
La voce stridula della donna.
“ Vecchia mi ricordi tanto una strega…” pensò la Cacciatrice mentre varcava la
porta dell’ufficio. Un’ondata di nausea la investì improvvisamente, facendola
barcollare.
Spike si risvegliò.
“Non sono sul letto.”
“Ah già! Grazie a Raley non ho più un letto!”
“Beh comunque non sono neanche sul materasso! O meglio, su quello che ne è
rimasto!”
Dopo la “pulizia” del soldatino e della Cacciatrice l’arredamento della sua
cripta era peggiorato, nessun mobile era rimasto intero, la televisione era
esplosa.
Fortunatamente, la sera prima, Clem ne aveva portato una nuova.
-Ma…nuova è una parola grossa, però adesso posso vedere i colori!- sentenziò
mentre si rialzava da terra.
-Piacere di conoscerla Miss Summers. Il mio nome è Randall Worse, sono
l’assistente sociale che si occuperà di voi..-
-Il piacere è mio Mr Worse-
Buffy era rimasta affascinata dall’uomo che le stava davanti, alto, capelli neri
e un bellissimo sorriso…a dir la verità un po’ insidioso…ammaliante…
L’uomo la fece accomodare.
Era elegante, troppo per essere un semplice assistente sociale.
“I suoi occhi…ha due bellissimi occhi…”
La ragazza era persa nello sguardo del suo interlocutore, quegli occhi così
verdi, così brillanti la mettevano a disagio. Una parte di lei, ormai sempre più
debole, le suggeriva di stare all’erta e di non abbassare la guardia. Non era
semplice, i dolori che aveva e la stanchezza la stavano debilitando
notevolmente.
-Allora, veniamo a noi. Dunque dunque Buffy Anne Summers, 21 anni, commessa in
un fast food, una sorella a carico ancora minorenne. Dawn.-
Con le sue lunghe dita eleganti stava scorrendo alcuni documenti.
-Stipendio regolare, tasse sempre pagate. Direi che è tutto a posto.-
Buffy annuiva distrattamente, stava sempre più male, ma cercava di non darlo a
vedere.
L’assistente sociale la fissava di tanto in tanto…
“Com’è ridotta! E mi avevano addirittura detto che questa era la migliore! Sarà
tutto più semplice..” si disse sorridendo.
-Si sente bene? Gradisce qualcosa da bere? Magari un bicchiere di latte?-
-Oh ecco…sì grazie- il senso di nausea di Buffy aveva raggiunto una vetta
indicibile, ma non voleva essere scortese, in fondo lui si stava preoccupando
per lei…
- Bene chiamo subito la mia segretaria e le faccio portare un bicchiere di
latte. Miss Tuman la prego mi porti un bicchiere di latte per Miss Summers.
Grazie- disse parlando nell’interfono.
La segretaria rispose al suo datore di lavoro.
Mentre preparava il vassoio…
<Subiria! Ricorda la fiala! Solo con quella riuscirò ad abbattere le sue difese,
anche se credo che non ne abbia ancora molte!>
L’ordine telepatico dell’Ammaliatore aveva raggiunto l’anziana segretaria. La
risposta non tardò ad arrivare..
<Ai tuoi ordini mio Signore!>
La porta dell’ufficio si aprì.
Miss Tuman entrò col vassoio in mano.
Non degnò la Cacciatrice di uno sguardo, ma rivolse un sorriso di adorazione a
Mister Worse. Persino a una Buffy sempre più incosciente la cosa era sembrata
piuttosto strana.
Bevve il latte che le era stato offerto e poi…
…tutto divenne sfuocato…
…poi solo nero…
..era svenuta.
Anya era al negozio.
Non per lavorare, quel giorno non avrebbe aperto.
Voleva rimanere un po’ da sola con se stessa. Dopo quello che le aveva detto
Halfreck aveva bisogno di riflettere.
Le parole dell’“amica” le erano rimaste impresse.
Avevano rievocato i bei tempi andati (a detta di Halfreck).
Le aveva chiesto di tornare dall’altra parte.
-Signorina Summers… Buffy.-
Qualcuno la stava chiamando, una voce sconosciuta.
Improvvisamente si svegliò. Era sdraiata sul divanetto dell’ufficio
dell’assistente sociale.
-Cosa è successo?- domandò mentre cercava di mettere a fuoco la stanza.
-E’ svenuta, era molto pallida, ci ha fatto preoccupare.-
-Mi dispiace…io non so proprio-
-Non si preoccupi, è stato solo per pochi minuti-
-Mi scusi ancora…sarà meglio che torni a casa..sono desolata-
-Si sente meglio? Vuole che la faccia accompagnare?-
- No grazie..sto molto meglio..-mentì la Cacciatrice.
-Ne è sicura?-
Voleva uscire da lì più in fretta possibile, non vedeva l’ora di essere a casa.
-Sì è tutto a posto…arrivederci..-
-Finalmente! Quella lagna si è tolta dai piedi!-
-Subiria! Dovresti cercare di essere più paziente, altrimenti potresti metterla
in allarme, prima o poi!-
-Chi?…Quella gatta morta? E cosa avrebbe di così speciale?- la gelosia della
donna era più che manifesta. L’uomo se ne accorse e sorrise. Si avvicinò a lei e
accarezzò dolcemente una guancia.
-Assolutamente nulla, almeno non come pensi tu. Ma in fondo è pur sempre una
cacciatrice, no? Sai che per me esisti solo tu, mia adorata! A proposito, puoi
anche riprendere le tue sembianze, adesso.- le disse con voce melliflua.
La segretaria sorrise, avvolta da un turbinio di luce viola, si trasformò.
Aveva lunghi capelli neri, ondulati.
Un corpo perfetto, avvolto in un mini abito di pelle nera.
Un medaglione antico le ricadeva sulla generosa scollatura.
Aprì gli occhi e fissò il suo compagno.
Lui non poté far altro che stringerla a sé e perdersi nei suoi occhi viola.
Buffy era finalmente a casa.
“Sarà meglio che prenda qualcosa contro la nausea, il mal di testa e…sì, come
minimo mi dovrei imbottire di farmaci! Meglio un the…poi andrò a fare un
riposino, altrimenti chi la regge la ronda stanotte!”
La cucina di casa Summers era immersa nel silenzio, solo il ronzio debole del
frigo era percettibile.
La bionda cacciatrice prese una tazza dallo scolapiatti e l’appoggiò sul
bancone. Poi riempì un pentolino d’acqua e lo mise sul fuoco. Distrattamente
gettò un’occhiata al frigo, il promemoria di Dawn.
La spesa, non fatta.
“Oh no! Adesso neanche con i promemoria riesco ad andare d’accordo! Ma cosa mi
sta succedendo? Sono sola, sarò sempre sola. Comunque è meglio per tutti!”
L’acqua aveva iniziato a bollire, Buffy chiuse la manopola del gas, e la
rovesciò nella tazza.
-“Presto finirà tutto…remember”-
Ancora quella voce, nella sua mente.
“Ancora…io…lo so..è nei miei sogni! Mi avverte che un qualcosa sta arrivando,
qualcosa di veramente terribile…e tutti quelli che amo..moriranno per causa
mia!”
Buffy prese in mano la sua tazza di the. Veramente era una tazza del signor
Giles, molto somigliante a quella in cui aveva servito la…bevanda a William il
Sanguinario, quando si trovavano tutti sotto incantesimo, un pasticcio di
Willow, l’ennesimo.
Ripensandoci però, proprio grazie al disastro della sua amica con i capelli
rossi, aveva potuto assaggiare la dolcezza delle labbra di Spike!
“Oh Spike, mi manchi. E’ meglio così…non potrei sopportare se ti succedesse
qualcosa per causa mia, la voce mi parla chiaro…devo stare lontana da quelli che
amo…”
Calde lacrime rigavano le sue guance mentre sorseggiava il the.
“Eh sì perché tu non lo sai, mai dovrai saperlo, ma io ti amo…”
Una fitta acuta allo stomaco, la tazza le cadde di mano, questa volta era più
acuta delle altre…
Buffy si piegò in due dal dolore e poi piangendo disperatamente si accasciò per
terra.
Era quasi ora di pranzo.
Willow e Tara avevano seguito una lezione di psicologia, era stata abbastanza
interessante.
-La professoressa Smith è molto brava. Trovo che il suo monologo su Freud e la
psicoanalisi sia stato molto…ehm…come dire…stimolante…ecco sì stimolante è la
parola giusta!- come al solito Willow era al settimo cielo, dopo aver costatato
ancora una volta le meraviglie del mondo accademico.
-Sì hai ragione, anche a me è piaciuta molto! Direi che potremmo arricchire la
nostra biblioteca domestica con ‘L’Interpretazione dei Sogni’, che ne dici?-
disse Tara rivolgendole un dolce sorriso.
-Tara! Aspetta un attimo…credo di non aver capito bene.., tu hai parlato di
potremo, quindi intendevi tu e me…insomma tu e io…cioè noi…e hai anche per caso
detto un nostra ?- Willow aveva cominciato a balbettare e a ingarbugliare le
mani tanto da non capire più quali dita appartenessero a quale mano.
Tara era felice perché finalmente aveva capito che Willow era guarita dalla sua
dipendenza, aveva mantenuto la sua parola…niente più magia.
-Ehm io…avevo pensato…sì insomma Buffy ormai…Dawn- non era facile per nessuna
delle due esprimere i loro sentimenti, che dopo il periodo di distacco
sembravano essersi rafforzati ulteriormente.
-Tara…ma cosa…-
-Oh insomma…Buffy ormai si è ripresa, Dawn ha di nuovo sua sorella…io ti amo da
impazzire..-arrossiva sempre di più mentre continuava il suo discorso e Willow
era commossa.
-…quindi…sempre se ti va potremmo tornare nel nostro vecchio appartamento al
campus- concluse tutto d’un fiato.
- Tara ma…ma stai scherzando? Certo che mi va…io ti amo ti ho sempre amata e ti
amerò sempre…- incapace di controllarsi, Willow, iniziò a piangere per la
felicità e abbraccio la sua compagna stringendola dolcemente.
- Oh Willow…-
- Ascoltami, tu non sai quanto ho aspettato questo momento…so di averti
delusa..ma…basta ti va se pensiamo solo al futuro e stendiamo un velo, pietoso,
sul passato?-
- Non chiedo di meglio…-rispose Tara con una luce di adorazione negli occhi.
- Va bene, allora adesso andiamo a mensa e poi…dopo le lezioni del pomeriggio
passiamo da Buffy…a prendere le nostre cose..-disse guardandola negli occhi,
sempre timorosa di un improvviso cambiamento.
Tara annuì sorridendo, poi si baciarono dolcemente incuranti degli sguardi dei
passanti che si concentravano su di loro.
Il pomeriggio volgeva al termine.
Erano le sei, ma il sole era già tramontato.
Casa Summers. Da fuori non si vedeva neanche una luce accesa.
“E’ strano..” pensò Willow mentre si avvicinava alla porta di ingresso
dell’abitazione, tenendo Tara per mano.
-Tara, sembra che non ci sia nessuno…dovrebbe esserci Buffy, oggi è il suo
giorno libero…-
Willow non sapeva cos’era successo a Buffy la notte precedente, infatti aveva
dormito a casa di Giles. Era andata a casa dell’Osservatore per cercare dei
documenti che avrebbe dovuto spedirgli in Inghilterra entro breve, come l’aveva
pregata di fare il bibliotecario. Da quando era partito Willow non era più stata
a casa sua così, quando la sera precedente vi si era recata, fra una ricerca e
l’altra aveva trovato dei bellissimi volumi che narravano di antiche leggende
celtiche. Aveva cominciato a sfogliare quelle vetuste pagine e poi…si era
addormentata. Quando alle tre di notte si risvegliò, decise di non tornare a
casa Summers a quell’ora, probabilmente Buffy era appena rientrata dal suo giro
di pattuglia e non voleva disturbarla di certo suonando il campanello!
-Non hai la chiave?- poi accorgendosi della buffa connotazione che aveva per
loro quella semplice domanda, sorrise imbarazzata.
La Rossa sorrise a sua volta e tirò fuori dalla tasca della giacca un mazzo di
chiavi.
- Sì, eccola qui, però sai…non è proprio casa mia..quindi preferisco sempre
bussare…-
- Certo, hai ragione..-
Willow suonò il campanello più di tre volte, provò anche a bussare…
…Buffy era ancora sdraiata sul pavimento della cucina. Il suono del campanello
la scosse dal suo sonno.
“Devo.. andare..” si disse. Cercò di rialzarsi, ma si sentiva piuttosto debole,
l’unica cosa che riuscì a fare, fu di mettersi seduta, appoggiando la schiena
alla porta del frigorifero.
Willow decise di entrare.
Nessuna luce accesa.
-Buffy? Sei in casa? C’è nessuno?-
Si avvicinò alle scale e provò ancora a chiamare..
-Dawn…Buffy-
-Sono qui..- entrambe si voltarono in direzione della cucina, sembrava provenire
da lì quella debole risposta, anzi quel debole lamento.
Tara e la Rossa si precipitarono in cucina preoccupatissime.
Accesero la luce.
La loro preoccupazione aumentò notevolmente quando videro Buffy, sul pavimento,
in condizioni pietose, affiancata da un qualcosa che era andato in frantumi e da
una chiazza che le copriva metà maglione.
-Buffy! Cosa è successo! Sei stata attaccata! Chi è stato ? Era un demone…un
vampiro…-
-Willow! Tesoro calmati, così rischi di spaventarla ancor di più- disse Tara
avvicinandosi alla sua ragazza, china su Buffy.
- Oh Tara…hai ragione..ma…guarda in che stato è…-
- Willow..non preoccuparti..non sono stata attaccata da nessuno, sto
semplicemente male e credimi non è piacevole. Avrei preferito essere morsa da un
vampiro…piuttosto che sentirmi così…- disse cercando di sorridere per non far
preoccupare ulteriormente l’amica.
Le due ragazze l’aiutarono a rimettersi in piedi e l’accompagnarono in salotto,
adagiandola sul divano.
-Cosa hai fatto al braccio?-
-Ieri notte, solite cose…vampiri…- spero di non doverle dire che i vampiri in
realtà erano uno solo.
-Ma adesso come stai?-
- Ho un po’ di nausea, ma niente di particolare- a questo punto non sapeva più
se sperava di convincere loro, oppure voleva convincere anche se stessa.
- D’accordo, vuoi che ti prepari qualcosa…che so..una camomilla, un the..
-Ehm veramente il the ho cercato di berlo prima, ma sono così maldestra che mi è
caduto per terra-
“Ti prego Willow non nominarmi nulla che sia anche lontanamente commestibile, se
non vuoi correre i rischio che ti vomiti addosso” pensò disperatamente Buffy.
Vide che si tenevano per mano, forse almeno loro, sarebbero potute essere
felici.
-Buffy, io e Tara dobbiamo dirti una cosa..- le disse la Rossa con gli occhi che
riflettevano la sua felicità.
Buffy credeva di intuire cosa le stesse per confidare l’amica..
-Fammi indovinare, Will…siete tornate insieme?- chiese la Cacciatrice
sforzandosi di sorridere.
- Esatto! Ehi Buffy, ora sei tu la streghetta di turno!- disse la Rossa felice.
-Ma…più che altro semplice intuizione..sai siete leggermente elettriche, fate
scintille insieme!-
-Ascolta, c’è di più…certo se tu te la senti..perché noi non sapevamo ancora che
tu…voglio dire…-
Buffy alzò gli occhi al cielo, poi disse..
- Willow, sbloccati e continua, stai tranquilla…-
- Oh sì scusa, va bene. Tara..- e indicò la sua compagna- Mi ha proposto di
ritornare a vivere con lei..al campus..e io prima di sapere che stavi male..ho
accettato.- concluse Will con un’espressione triste.
- Willow non preoccuparti, ti ho già detto che sto meglio, davvero.-
“Ragazze, è meglio se vi allontanate da me. Comincio a pensare che eravate
infelici perché stavate qui con me. E’ come se la mia presenza fosse fonte di
dolore per tutti! Ora devo solo trovare il modo di allontanare Dawn…”
<brava cacciatrice vedo che cominci a capire..>
“Ancora quella voce…”
- Buffy, se veramente mi assicuri che per te non c’è nessun problema..noi
saliamo un attimino a raccogliere le nostre cose e poi…- e guardò Tara
sorridendo lievemente.
-Willow, Tara, io adesso mi sento bene, veramente. E’ giusto che voi andiate…è
giusto che siate felici.-
- D’accordo Buffy, ma prometti che stanotte non uscirai di pattuglia! Ora da
brava aspetti che Tara ti prepari una tisana, tesoro sai tu quale, vero?-
Tara annuì, aveva capito al volo cosa le chiedeva la sua dolce metà…una semplice
camomilla, accompagnata ad un incantesimo di protezione, che tenesse lontano
dalla casa, almeno per quella notte, qualsiasi spirito o entità malvagia.
Sospettava che i malori di Buffy non fossero proprio normali, bene o male lei
era la cacciatrice e aveva dei poteri paranormali…tuttavia preferiva non dar
voce alle sue paure.
“Non voglio metterle in ansia più del dovuto, magari è solo una mia
impressione…comunque ho fatto bene a chiedere a Tara di fare quell’incantesimo,
almeno per questa sera, non permetterà a nulla di malvagio di varcare la soglia
di questa casa…Buffy sarà al sicuro almeno per un po’...poi si vedrà…”
- Buffy io salgo a fare i bagagli-
- va bene Will-
Tara era in cucina e preparava una camomilla, contemporaneamente recitava
un’antica litania:
Sviatòe Dianaeieva
nessuna essenza malvagia possa entrare
blagaslavliénie….
Accogli questa mia benedizione…
Innalza la tua barriera…
Proteggi questa dimora…
Blagaslavliénie dom…
Spasiba Dianaeieva
Willow si fermò sulla soglia della cucina.
Tara aveva gli occhi chiusi e stava terminando di pronunciare le parole magiche.
“E’ bellissima, la mia ragazza.”pensò fiera.
Nel frattempo l’altra strega aveva terminato il suo compito.
Willow le arrivò alle spalle e la circondò con le braccia, la ragazza si voltò
verso di lei e le diede un bacio su una guancia.
- Buffy si è addormentata. Sembra così indifesa, raggomitolata sul divano. Ho
portato giù la roba, non sono riuscita a prendere tutto. Possiamo tornare
domani…eh?-
- Sì, per me va bene. Le lascio la camomilla sul tavolino, lì vicino, così se si
sveglia…-
- Ok. Ti adoro lo sai, vero?- le sussurrò la Rossa mentre lei appoggiava la
tazza a fianco alla Cacciatrice addormentata.
Buffy si svegliò.
Aveva sentito la porta di casa che si chiudeva rumorosamente.
“Devo ricordarmi di farla controllare da Xander!”pensò mentre si tirava su. Era
stufa di stare sdraiata. Non sapeva come e tanto meno il perché, ma si sentiva
meglio. Aveva ancora male al braccio, ma il mal di testa era passato, come anche
quel senso di remoto controllo che provava da…non ricordava nemmeno quando aveva
cominciato a sentire le voci…
“Oh mio Dio, sto diventando come Drusilla!”
Vide la tazza sul tavolino, la prese tra le mani…era ancora tiepida.
Sorrise, pensando a come le sue amiche nonostante le sue rassicurazioni, fossero
preoccupate per lei..
“Will e Tara di nuovo insieme! Come sono contenta!” chiuse gli occhi per un
istante, era piacevole avere la mente sgombra dalla confusione…ma non da…
“Ho promesso a Willow che non avrei fatto la ronda, ma credo proprio che verrò
meno alla mia promessa..mi sento molto meglio adesso..vorrei almeno
vederlo..anche da lontano..”
In quel preciso momento ecco sopraggiungere una debole contrazione addominale,
molto debole stavolta, ma pur sempre presente.
Buffi rimase per qualche secondo senza fiato, poi tutto passò.
Decise di bere la camomilla.
Sebbene non fosse neanche più tiepida ormai, la riscaldò interiormente, le diede
energia. Non aveva più nausea.
-Qualunque cosa tu abbia fatto, ti ringrazio Tara!-
La Cacciatrice salì al piano superiore e andò in camera sua per cercare la sua
tuta nera, avrebbe fatto un bagno e poi…
“La mia missione mi attende!” pensò quasi felice. Era da un bel po’ di tempo che
non si sentiva così viva, piena di energia.
- Ma dov’è finita ? Ricordo di averla stirata proprio l’altra sera! Dawn! Deve
averla presa lei, come al solito!-
Irritata con la sorella, si tuffò nell’armadio per trovare qualcosa…di decente..
Trovò paio di pantaloni neri e un maglioncino di lana a collo alto, aderente, in
tinta.
Uno dei suoi preferiti perché le lasciava scoperto l’ombelico…
Un brivido lungo la schiena mentre si dirigeva verso il bagno con gli indumenti
in mano..
“Ehi Buffy, frena, non vai mica ad un appuntamento!” si disse mentre riempiva la
vasca di acqua calda.
Da un mobiletto prese un flacone di bagnoschiuma alla vaniglia e ne rovesciò un
po’ nell’acqua.
Bene o male riuscì a spogliarsi e a immergersi nell’acqua lasciando il braccio
destro penzolare al di fuori.
Abbandonata a quel piacere, chiuse gli occhi e iniziò, finalmente a rilassarsi.
“Perfetto…ci vorrebbe solo qualcuno che…”
- Basta! Sono stufo di stare chiuso qua dentro! Vado a fare…vado a fare una …una
cavolo di passeggiata!!!-
Spike si alzò dalla sua poltrona, indossò lo spolverino.
Erano le sette e un quarto, ormai era completamente buio da circa un’ora.
Il platinato spalancò la porta della sua cripta, uscì e con un tonfo se la
richiuse alle spalle.
Attraversò velocemente il cimitero, aveva intenzione di andare dal suo
macellaio…di fiducia, per fare la spesa e poi, magari più tardi avrebbe fatto
una breve apparizione al Bronze!
- Sì, magari incontro la mia Cacciatrice!- pensò elettrizzato all’idea di
vederla.
- Sì…e quando l’ho vista, anzi spiata…che faccio?-
Si fermò qualche secondo sotto la luce di un lampione, emise un lungo sospiro
mentre diceva..
- Buffy Summers, mi stai facendo andare fuori di testa!
Mr Worse si rialzò dal letto, avvolgendosi il lenzuolo intorno ai fianchi,
lasciando scoperta la sua compagna…
“ Subiria, sei stata eccezionale…come al solito…formidabile..” pensò guardando
l’incantatrice stesa sul letto che dormiva pacifica come una gatta!
Sembrava così…umana da addormentata, avrebbe potuto trarre in inganno chiunque!
Nessuno si sarebbe accorto, a prima vista, che razza di demonio potesse essere!
L’Ammaliatore stava facendo progetti sulle sue prossime mosse, mentre a conferma
della sua natura magica, un completo di cotone, giacca e pantaloni neri, gli
compariva addosso.
Un ultimo sguardo allo specchio..
“Cacciatrice..sto arrivando..” si disse, sorridendo alla propria immagine
Buffy si stava pettinando, anche se non era molto abituata a farlo con la mano
sinistra.
“ Dovrei cominciare a impegnarmi seriamente per diventare ambidestra!”
Si guardò allo specchio, il livido era quasi sparito.
Incredibile!
Pareva che i suoi poteri di Cacciatrice fossero tornati a funzionare!
Suonò il campanello.
Il cuore in gola…
“…che sia..”
ma poi, l’arrivo della ragione…
“no, lui non suonerebbe mai il campanello!”
Si affrettò a scendere per aprire.
Mr Worse aveva appena suonato il campanello di casa Summers.
Un attimo prima era sicuro di se stesso, ma quando arrivò vicino alla
porta,sentì qualcosa che…
“Accidenti! C’è una barriera magica! Ma come…che si sia accorta che…no, non è
possibile..non così presto..dopotutto ha preso la fiala…”
Buffy era super agitata sperava con tutta l’anima di aprire la porta e
ritrovarselo davanti…si sentiva così bene, così viva, che probabilmente avrebbe
abbandonato ogni cautela..abbracciandolo e baciandolo.
Scusandosi per come l’aveva trattato e rallegrandosi del fatto che, nonostante
tutto… la volesse ancora…
tornasse ancora da lei.
Aprì la porta…
Il sorriso si increspò, per un attimo, sulle labbra.
La delusione, lasciò spazio a una genuina sorpresa.
- Buonasera, miss Summers!-
Voce vellutata, sorriso affascinante, occhi…brillanti…
- Buonasera a lei Mr Worse! Posso esserle utile?- la cacciatrice guardava
perplessa l’uomo che si trovava davanti.
- Sono solo passato a vedere come stava…mi dispiace, non vorrei essere
invadente.-
“Quest’uomo non mi piace…”
- oh..be ecco…sto molto meglio..nessun problema, ma non doveva
disturbarsi..-disse la Cacciatrice.
“E’ sulla difensiva…”
- Vuole accomodarsi…posso offrirle qualcosa?- chiese Buffy senza troppo
entusiasmo.
“Non posso entrare questa dannata barriera non me lo permetterebbe! Devo far di
tutto per farla uscire…forse sarebbe più vulnerabile..”
- No grazie, volevo solo farle un saluto veloce.-
-…-
“Caspita, volontà di ferro, questa cacciatrice!”
- Ehm…vorrebbe essere così gentile da…scambiare due parole con me…niente di
particolare…su…su Dawn, la sua sorellina…non so molto di lei…ecco il dossier era
incompleto!-
- C’è forse qualche problema..?-
- No assolutamente..no. Beh in fondo ha ragione…non è obbligata..non siamo in
ufficio..e poi io sono venuto a disturbarla…passavo di qua..ma va bene così..-
“Ma guarda se devo stare qua a tentennare come un idiota, perdendo tempo con una
stupida ragazzina!”
Buffy pensò che tutto sommato non avrebbe corso nessun rischio a scambiare due
parole con quell’uomo, davanti a casa sua.
In fondo era pur sempre la Cacciatrice…e sembrava aver recuperato le forze..
Mentre Mr Worse faceva di tutto per convincerla, si era accomodato su una
panchina, lì sotto il portico, naturalmente chiedendo prima il permesso alla
padrona di casa, che distrattamente annuì col capo.
Due secondi dopo la bionda cacciatrice, alzando per un istante gli occhi al
cielo, varcò la soglia di casa sua e andò ad accomodarsi a fianco all’assistente
sociale.
Spike si era nutrito.
Stava dirigendosi verso il Bronze.
“Ma sì, mi farà bene guardarmi un po’ in giro! Potrei sempre trovarne qualcuna
migliore di lei!” pensò stizzito mentre tirava un calcio ad un bidone della
spazzatura.
“ Sì come no! Spike sii meno stronzo e racconta questa cazzate a qualcun altro!”
Improvvisamente decise di cambiare direzione e dirigersi verso casa della
Cacciatrice.
Buffy sentì vacillare ogni cosa intorno a lei.
Una vocina debole nella sua mente… “non dovevi uscire di casa..”
La sua coscienza.
Un eco fievole.
- Allora, so che ultimamente il rendimento scolastico di sua sorella è calato…-
Buffy si sentiva avvolta da un qualcosa di…morbido, le sue percezioni erano
ovattate.
-Sì…ma si sta riprendendo- disse molto lentamente.
Non poteva fare a meno di fissarlo negli occhi. La cosa peggiore era che non
riusciva a smettere di perdersi negli innumerevoli labirinti che si celavano
dietro quelle iridi straordinariamente verdi.
“Non è ancora del tutto in mio potere…è più forte di questa mattina..”
- Ne sono felice, credo sia tutto merito suo! Nonostante la sua giovane età, la
sta educando meravigliosamente…- l’Ammaliatore tentò la via dell’adulazione per
vedere come reagiva la sua vittima.
-..la ringrazio mister Worse..- disse Buffy cercando di distogliere lo sguardo..
- La prego mi chiami pure Randall, Buffy. Possiamo darci del tu?-
La Cacciatrice annuì. Cominciava a girarle la testa, tentò di aggrapparsi a un
pensiero, anzi a quel pensiero che l’aveva tenuta in vita…dopo che era risorta..
“Spike…”pensò. Subito un debole crampo all’addome.
“Sta cedendo..comincia a sentir freddo…”interpretando male il brivido che lei
aveva cercato di nascondere.
Decise di continuare con la sua tattica, si tolse la giacca e la appoggiò
delicatamente sulle spalle della ragazza.
- la..cioè ti ringrazio Randall...- balbettò sorpresa e confusa. Cercò di
concentrarsi e pensò disperatamente…
“Spike…Spike…William...”
Altri crampi allo stomaco.
- Buffy..sai..che hai degli occhi stupendi..?- le disse l’Ammaliatore cercando
di fingersi imbarazzato e timido. Le mise una mano sotto il mento e si avvicinò
al suo volto, come per fingere di volerla osservare meglio.
Lei lanciò un ultimo appello alla sua ancora di salvezza..
“Spike..”
Poi fu completamente in suo potere.
<ora sei mia Cacciatrice…> disse l’uomo passandole l’altra mano sul volto e
accarezzandole dolcemente i capelli.
Spike era di fronte a casa Summers.
Era scivolato di nascosto sotto il grande albero, come aveva fatto milioni di
altre volte..
Non aveva neanche alzato gli occhi verso la finestra della sua camera, avvertiva
la sua presenza lì vicino, sotto il portico.
Contemporaneamente comprese che non era sola…si sporse per vedere meglio..
Era con un uomo…
Qualcosa cominciava a ribollire dentro di lui…e lentamente cresceva…
“Beh..sta solo parlando con un amico…”si disse cercando di calmarsi.
Osservando meglio si accorse che non conosceva affatto quel..quel
“quel bastardo figlio di puttana…come osa..”
Notò che lui la stava accarezzando dolcemente…
Poi notò che lei aveva la sua giacca addosso.
Spostò la sua attenzione sulla cacciatrice bionda e vide che era…in estasi
Questa fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Il sangue alla testa, se il cuore avesse potuto battere, sarebbe scoppiato nel
petto.
To be continued….