SARAH
Autore: Max
Disclaimer: La storia di seguito è di pura invenzione. I personaggi non sono di mia proprietà, ma di Joss Whedon e della Fox. Non è stata scritta a scopo di lucro ma per puro e semplice intrattenimento.
I due fari della macchina si spensero improvvisamente. Dal cofano della vettura saliva una nebbiolina provocata dal calore del motore.
“Jhonny, non mi sembra un bel posto dove poterci fermare.” Disse Sarah. La ragazza era piuttosto nervosa. Aveva conosciuto Jhonny al Bronze e lui l'aveva invitata a fare un giro in macchina. A lei il ragazzo le era sembrato un tipo tranquillo, anche se non lo aveva mai visto in vita sua. Aveva accettato anche perché era da molto tempo che non usciva con un ragazzo. Ora Jhonny l'aveva portata davanti al cimitero di Sunnydale e l'atmosfera non era esattamente come quella che voleva Sarah.
“Stai tranquilla. Nessuno vuole farti del male.” Disse Jhonny con tranquillità.
La ragazza lo guardò attentamente. Nello sguardo del ragazzo c'era qualche cosa che non la convinceva.
Di colpo il viso di Jhonny cambiò. Assunse un aspetto demoniaco e dalla bocca gli spuntarono dei canini aguzzi.
“Nessuno vuole farti del male … tranne io!” Urlò il ragazzo ormai trasformato in vampiro. Jhonny prese i capelli di Sarah e tirò con forza in modo che la ragazza fu obbligata a rivoltare in dietro la testa e lasciare scoperto il collo. Sarah si dibattè furiosamente. Incominciò ad urlare quando vide che il vampiro le si avvicinava velocemente. Sentì i denti del mostro lacerargli la pelle e la carne. Sentì il suo sangue che usciva dal collo e finiva in bocca al vampiro. Sentì tutto questo ed era completamente immobilizzata dalla stretta del ragazzo.
“Sta notte non succede niente.” Buffy stava pattugliando, come al solito, nel cimitero. Erano diverse notti che non succedeva qualcosa di particolare. La sera precedente aveva ucciso un vampiro che stava tentando di uscire dalla fossa. Lo aveva colpito mentre ancora metà corpo del mostro era sotto terra.
Buffy si sedette su una panchina e appoggiò il mento sul palmo delle mani e sospirò.
Ad un tratto sentì un grido provenire da fuori del cimitero e si mise a correre in quella direzione.
“Cacciatrice in arrivo.” Disse Buffy mentre correva.
Appena svoltato l'angolo vide una macchina parcheggiata davanti all'ingresso del cimitero. Il grido proveniva da li. Aprì di colpo la portiera e tirò fuori con una mano la ragazza che aveva gridato. Subito il vampiro che si stava cibando si buttò addosso a Buffy. Lei gli diede un calcio e lo mandò gambe all'aria sul cofano dell'auto. Il vampiro si riprese subito e cercò di tirarle un pugno ma la cacciatrice evitò il colpo. La ragazza gli prese il braccio al volo e glielo torse finchè il mostro non fu costretto ad inginocchiarsi. Poi prese un paletto glielo conficcò nella schiena. Il vampiro si sgretolò e scomparve dalla loro vista.
“Stai bene?” Chiese Buffy alla ragazza.
“Cos'era quello?” Disse Sarah tamponandosi con la mano la ferita infertagli del mostro.
“Era un vampiro. Vedi di non fidarti più di gente che non conosci bene.” Disse Buffy. “Vuoi che ti accompagni a casa? Sei stata morsa e ti serve una cura.”
“Grazie. Tu sei Buffy Summers, vero? A scuola sei famosa per le tue bravate.” Disse Sarah accettando la mano che Buffy gli stava porgendo per potersi tirare in piedi.
“Si, sono io. Vedo che sono famosa solo per la mia reputazione di delinquente che mi ha appioppato Snyder.” Disse Buffy scuotendo la testa.
Le due ragazze si incamminarono verso casa continuando a parlare. Giles era come al solito indaffarato a sistemare libri sugli scaffali della biblioteca della scuola. Era difficile che qualche ragazzo entrasse in quella biblioteca a parte i componenti della scooby gang. Quel giorno non si era ancora visto nessuno. Rupert stava fischiettando un motivetto che gli era entrato in testa e non riusciva toglierlo di mente. Poi udì sbattersi la porta. Si voltò e vide che Buffy e Willow lo stavano guradando.
“Signor Giles.” Incominciò Buffy. “Da quando è che lei ascolta i Beach Boys?”
“Oh… beh ieri ho ascoltato un po' di radio e ho sentito questa canzone… Ma non è importante.” Disse Giles agitandosi.
“Signor Giles,” disse Willow, “ ieri notte Buffy ha salvato una ragazza da un vampiro.”
“Uh… Brava. Credo che sia questo il suo compito. Giusto?” Il tono di Giles era sarcastico.
“Quello che voleva dire Willow era che la ragazza in questione è stata morsa da questo vampiro ed era quasi sul punto di morire. Ieri notte l'ho riportata a casa e stamani non si è presentata a scuola. Ho provato a chiamarla a casa e sua madre mi ha detto che è molto malata e che non sopporta la luce del sole.” Buffy era molto preoccupata.
“Mmm…” Giles si massaggiò il mento con una mano. “Hai detto che era quasi morta. Giusto?”
Buffy fece un cenno di assenso con la testa
“Molto probabilmente sta avendo una lenta trasformazione in vampiro. Quello che non capisco è come possa trasformarsi in un vampiro se non è morta del tutto. Dobbiamo andare a casa sua assolutamente. Willow prepara degli infusi di aglio e procurati delle boccette di acqua santa. Potranno tornarci utili. Buffy, tu vieni con me.” L'uomo si voltò e andò a prendere una borsa a tracolla contenente libri, croci e paletti.
“Willow appena hai recuperato il materiale vieni alla casa di questa ragazza. Avvisa Xander e gli altri che sta notte farete voi la ronda nel cimitero. Io e Buffy dobbiamo tenere d'occhio la ragazza prima che uccida qualcuno.”
Willow assentì con la testa e corse a cercare Xander.
“Cosa pensa che possa succedere, signor Giles?” Chiese Buffy.
“Se la ragazza non è ancora diventata completamente un vampiro e uccidesse qualcuno potrebbe diventare qualche cosa di pericoloso.”
Buffy guidò il signor Giles per le vie di Sunnydale fino ad arrivare di fronte alla casa di Sarah. Buffy si avvicinò alla porta d'ingresso e suonò il campanello. All'interno le rispose una voce femminile.
“Sono Buffy Summers, una compagna di scuola di Sarah. Sono passata con un insegnante a trovarla.” Disse Buffy.
Si sentì un rumore di serrature che si aprivano, poi finalmente la porta si aprì. Davanti a loro apparve una signora minuta.
“Buona sera signora. Possiamo vedere Sarah?” Chiese gentilmente Giles.
“Prego. Venite pure dentro.” Fece accomodare i due nel salotto. “Mia figlia sta molto male da ieri notte. Ho fatto venire qui un dottore ma non mi è stato di molto aiuto. Mi ha solo detto di non esporre la sua pelle al sole perché probabilmente ha preso un'infezione. Io però la vedo molto pallida e sinceramente non capisco cosa le può essere successo da un giorno all'altro.” La donna era molto depressa.
“Non si preoccupi signora. Troveremo qualche cura per sua figlia.” Disse Giles.
“Lei è medico?” Disse speranzosa la donna.
“Una specie.” Disse Buffy. “Posso vedere Sarah?”
“Certo cara. Vieni, è nella sua stanza.” Disse la donna facendo strada ai due.
Appena la signora aprì la porta della camera di Sarah li investì un'oscurità assoluta.
“E' meglio non accendere troppe luci.” Disse Giles prendendo dalla sua valigetta una piccola candela. Accese la candela e tenendola stretta nelle mani si aggirò per la stanza.
Sarah era sdraiata nel suo letto e sembrava che stesse dormendo. Il suo respiro era affannoso e la sua pelle era bianca quasi quanto il lenzuolo. Buffy la guardò incredula. Non si ricordava che la ragazza fosse in quello stato la notte in cui l'aveva accompagnata.
Giles si avvicinò al letto molto lentamente. Mise una mano sul materasso e si avvicinò con al viso della giovane. Di scatto la ragazza si volse verso di lui e lo prese per il collo con entrambe le mani.
Buffy saltò sopra il letto e diede un calcio in faccia alla ragazza. Questa si prese il volto con le mani e si mise a singhiozzare.
“E' impazzito, Giles? Che cosa voleva fare?” Disse Buffy scendendo lentamente dal letto.
“Stavo guardando in che stato era la ragazza.” Rispose con un tono di scusa. “ Quando mi sono avvicinato era apparentemente normale, ma improvvisamente il suo volto è mutato in quello di un vampiro e mi ha preso al collo.”
Buffy si girò verso Sarah. “Come stai?” Le chiese dolcemente.
“Perché mi hai colpito?” Riuscì a dire la poveretta tra i singhiozzi.
“Non se ne rende conto. Il demone che è in lei sta lottando contro la sua volontà per poter uscire completamente.” Disse preoccupato Giles.
“Cosa possiamo fare?” Disse Buffy.
“Aspettiamo che arrivi Willow con il materiale che le ho chiesto e proviamo a scacciare il demone che ha dentro.” “Vediamo… allora prendo questo, questo e mi dia anche qualche occhio di rospo.” Disse Willow.
“Insomma, Willow, ti vuoi sbrigare o vogliamo stare qui tutta la notte?” Disse Xander.
Il gruppo di amici si trovava al negozio di articoli magici di Sunnydale. Willow era riuscita a chiamare tutti e a metterli al corrente di quello che stava succedendo a Sarah.
“Grazie e tornate a trovarmi ancora.” Disse il proprietario del negozio.
“Arrivederci.” Disse Willow gentilmente.
“Era il caso di comprare tutta questa roba?” Disse Xander. Il ragazzo stava portando due buste piene di materiale magico.
“Ero rimasta a corto di materiale per i miei incantesimi e così ne ho approfittato.” Disse Willow.
“Bah! Oz, apri il furgone.” Urlò Xander. Il suo tono era scocciato.
Il portellone del furgone si aprì lateralmente e i due salirono sulla vettura.
“Ce ne avete messo di tempo, ragazzi.” Disse Oz.
“Non dire niente.” Rispose Xander.
“Oz, dirigiti subito a casa di Sarah. Il signor Giles vuole che ci andiamo subito. Io intanto preparo un infuso di aglio.” Disse Willow prendendo dai sacchetti il materiale che le serviva.
L'odore di aglio si sparse subito per il furgone.
“Aaah. Che puzza.” Protestò Xander.
“Stanno bussando.” Disse Giles. “Spero che sia Willow.”
“Prego. Entrate.” Disse la madre di Sarah. “Mia figlia è di sopra con degli amici.”
“Grazie signora.” Disse una voce gutturale.
“Signor Giles. Non mi sembrava la voce di Willow.” Disse Buffy scattando in piedi.
“E neanche quella di Xander.” Disse Giles. “Difendi la porta Buffy. Non permettere che entri qualcuno in questa stanza. Io intanto cerco di fare un incantesimo per bloccare l'avanzamento del demone nel corpo di Sarah.”
Buffy annuì con la testa. “Poi mi spiegherà cosa vogliono da Sarah.” Così dicendo Buffy uscì dalla stanza tenendo stretto tra le mani un paletto appuntito.
Appena fu fuori dalla camera le si pararono davanti due vampiri. I due mostri ondeggiarono sul posto e poi uno di loro scattò in avanti. Tentò di prendere Buffy per il collo ma la ragazza fu troppo veloce per lui. Con uno scatto Buffy si buttò di lato e il mostro finì addosso al muro con la testa e si accasciò al suolo. Il suo compagno approfittò della situazione e prese Buffy per le caviglie e gettandola a terra gli si buttò sopra. Buffy, con un movimento furtivo, alzò il paletto che si conficcò nel petto del mostro con facilità grazie al suo stesso slancio. La ragazza si rialzò subito e fece esplodere anche il primo vampiro che si stava per rialzare.
La madre di Sarah assistette a tutta la scena. “Cosa diavolo erano quelli?” Disse con voce tremante.
“Diavolo? Non proprio. Vampiri!” Disse una voce alle sue spalle.
Spike si ergeva alle spalle della donna con i denti aguzzi pronti a mordere il collo.
La donna si girò di scatto e si mise a gridare alla vista del mostro. Spike la prese per un braccio e la fece voltare violentemente.
“Lasciala andare.” Disse Buffy.
“Oh. La cacciatrice. Sei ancora viva? Poco male. Ci penserò io a farti fuori.” Disse Spike gettando la donna di lato.
“Cosa vuoi da Sarah?” Disse Buffy.
“Sarah? Così si chiama la ragazza?” Spike la stava prendendo in giro.
“Cosa sei venuto a fare?” Gli chiese ancora Buffy.
“La ragazza che sta in quella stanza sta per diventare un vampiro potentissimo. Pensa se riuscirebbe ad agguantare un essere umano e a succhiargli la vita. Il demone che c'è in lei prenderebbe possesso del suo corpo, ma siccome la ragazza non è morta diventerebbe immune a quasi tutte le leggi dei vampiri.” Disse Spike.
“Quali leggi? Diventerebbe immune a che cosa?” Buffy incominciava a preoccuparsi.
“Per esempio i raggi del sole non gli farebbero niente e anche i tuoi stupidi paletti non gli provocherebbero che dei piccoli fori nel corpo. Dovrà solo stare attenta a quello che mangia.” Disse Spike ridendo.
Buffy era scioccata. Un vampiro con quelle caratteristiche era praticamente immortale. Neanche lei sarebbe riuscita a fermarlo.
“Io sono venuto a dargli il benvenuto.” Disse Spike.
“E noi ti diremo addio!” Urlò Xander. Il ragazzo salì di corsa le scale seguito da Willow e Oz. Xander teneva in mano una croce e nell'altra aveva un paletto.
Spike si mise le braccia davanti agli occhi e indietreggiò ringhiando.
“Vattene mostro. E non farti più vedere.” Disse Oz.
Spike si buttò dalla finestra del corridoio non prima di aver dato una graffiata al braccio di Xander che teneva la croce. Il braccio del ragazzo si mise a sanguinare e lui cadde in ginocchio per il dolore. Willow gli si avvicinò e gli prese il braccio ferito. Oz lanciò un'occhiata gelida alla coppia seduta per terra. Buffy gli si avvicinò e gli diede una pacca sulle spalle.
“Willow, è grave?” Disse Buffy preoccupata.
Il taglio era profondo e il sangue di Xander cominciava a gocciolare per terra. Il ragazzo teneva gli occhi chiusi per il forte dolore.
“Dobbiamo tamponargli il sangue. Mi serve della garza e del disinfettante.” Disse Willow.
“Xander, devi andare all'ospedale.” Disse Buffy guardando la brutta ferita.
“No, Buffy. Prima dobbiamo aiutare Sarah. Hai sentito cosa gli può succedere.” Disse Xander.
Oz intanto era riuscito a procurarsi del materiale per curare le ferite dell'amico.
Una volta bendato il braccio al ragazzo il gruppo di amici entrò nella stanza di Sarah e raccontarono a Giles quello che aveva appena detto Spike.
“La faccenda si complica. Dobbiamo assolutamente trovare una soluzione a tutto questo.” La voce di Giles era preoccupata. “Willow dammi l'infuso di aglio e l'acqua santa.”
La ragazza porse a Giles un termos.
Giles guardò perplesso il contenitore. Non sarebbe mai riuscito a far bere la ragazza da quello.
“Datemi un bicchiere ragazzi.” Chiese.
“Ecco.” Disse Xander prendendo un bicchiere dal tavolo.
Appena porse il bicchiere a Giles Sarah scattò sul letto e il suo volto cambiò espressione. Si mise a urlare e a ringhiare. Xander fece un balzo all'indietro per lo spavento.
“Ha sentito l'odore del sangue!” Disse Willow.
“Esci da qui Xander!” Gridò Buffy.
Il ragazzo si precipitò fuori dalla stanza. Sarah cercò di rincorrerlo ma Buffy le diede un pugno nello stomaco che la fece piegare costringendola a inginocchiarsi.
Il braccio di Xander aveva perso del sangue sul pavimento della stanza. Il demone ne vide una piccola goccia e si avvicinò lentamente.
Giles vide il movimento della ragazza e si mise a urlare. “Non fatela avvicinare al sangue.”
Buffy diede una ginocchiata in faccia alla ragazza e le fece sbattere la schiena sul bordo del letto.
“Oz tienele la bocca aperta.” Disse Giles.
Il ragazzo prese la testa di Sarah e la obbligò ad aprire la bocca mentre Buffy le immobilizzava il corpo. Giles prese il bicchiere e le versò in bocca l'infuso d'aglio e subito dopo l'acqua santa.
Sarah incominciò a contorcersi per il dolore e si tenne stretto lo stomaco con le mani. Un fumo denso le uscì dalla bocca. Si udì un urletto flebile e poi si calmò.
“Il demone è stato sconfitto.” Disse Giles guardando la ragazza.
“Buffy. Cosa è successo?” Disse debolmente Sarah.
“Ora è tutto a posto. Sei guarita.” Le disse Buffy dolcemente. Poi si rivolse a Giles. “Ora possiamo andare.”
“Cerca di riposarti. Domani puoi già tornare a scuola.” Disse Giles rivolto a Sarah.
Sarah fece un debole sorriso e si mise nel suo letto a dormire.
Tranquillizzarono la madre della ragazza e posizionarono gli appositi sigilli alle porte e alle finestre per evitare che altri vampiri non invitati entrassero nella casa.
“Dobbiamo portare Xander all'ospedale.” Disse Willow mentre sosteneva il ragazzo ferito.
“Vi accompagno io.” Disse Oz aprendo il portellone del furgone.
I tre salirono e la vettura partì in direzione della struttura.
“Anche per sta sera abbiamo sconfitto le forze del male. Il mio lavoro per oggi è terminato.” Disse Buffy.
“Quello che non sopporto è che Spike e la sua banda riescono a farla sempre franca.” Disse Giles.
I due si guardarono e poi si diressero a casa.
Sarah stava passeggiando per i corridoi della scuola in compagnia di un ragazzo. Buffy era in procinto di raggiungere Giles e gli altri alla biblioteca quando la incrociò.
“Stai bene?” Chiese Buffy.
“Si, grazie.” Rispose Sarah. “Mi fa ancora male il collo ma per il resto tutto bene.” Mentre diceva questo si massaggiò il collo ferito.
“Sono contenta. Ora ti devo salutare e cerca di non cacciarti in altri pasticci, ok?” Buffy gli fece un cenno con la testa indicando il ragazzo che le stava al fianco.
Sarah fece un debole sorriso di risposta e proseguì per la sua strada.
“Certo che si è ripresa subito, eh?” Disse Buffy appena entrò nella biblioteca.
“Si. Si sta già dando da fare per dimenticare il suo ultimo amore.” Disse Oz.
“Meglio così. Almeno lei non deve più preoccuparsi di avere a che fare con vampiri e simili.” Disse Buffy.
“Sua madre però se ne ricorderà per un bel pezzo.” Disse Giles.
“Già, si è presa un bello spavento. Certo che vedere la propria figlia diventare piano piano un mostro e trovarsi la casa piena di vampiri non è molto bello.” Disse Willow.
“E io allora cosa devo dire?” Disse Xander alzando il braccio sul quale aveva due lunghe file parallele di punti. “Credete che me ne dimenticherò facilmente?”
Si misero a ridere tutti insieme. In quel momento entrò nella stanza Cordelia.
“Si può sapere cosa avete sempre da ridere voi?” Disse.