Titolo:
Dolore

Autore:
Kit


Disclaimer: i personaggi che appaiono qui sono di proprietà di J.Whedon e WB e sono usati a mio piacimento senza scopo di lucro.

Buffy era triste: Angel era stato inghiottito dal vortice creato dalla bocca di Achatla e poco prima era tornato il 'suo ' Angel, quello buono, l'uomo che aveva amato con tutta se stessa. Si sentiva davvero depressa e la cioccolata con panna non aiutava così come sperava.Se almeno ci fosse stata sua madre...no, lei aveva pensato bene di andare a fare un giro in Costa Azzurra per lavoro!Che rabbia.
Suonò il campanello e Buffy sperò che fosse Angel resuscitato.
Espressione delusa: era solo Giles .
Buffy rimase a guardarlo un po' di traverso.Un momento: che ci faceva Giles con dei fiori?
"Che ci fa con dei fiori in mano?"
"Ho pensato che...insomma, che ti sentissi abbattuta e allora...sono per te.Spero che ti piacciano."
Voleva chiederle scusa.Voleva chiederle scusa per averla indotta ad uccidere la persona che amava, per averla costretta ad accettare il suo destino.Che idiota, come se avesse bisogno di fiori!
Si sforzò di non tirarglieli addosso."Sono molto belli.Si accomodi.Mamma non c'è, è fuori per lavoro, ha telegrafato che torna tra due mesi, hanno spedita in giro per il mondo per la galleria d'arte, sa qualcuno deva andare a reperire materiale e questi artisti sono così comodi e poi..."
Giles annuì: era distrutta, poverina e la madre non c'era.Chissà, magari anche lui era di troppo.Sperò di no." Non sono qui per tua madre, Buffy, sono qui per te.Come stai?"
"Da cani.Si vede, mi pare.Il mio mondo...Angel era il mio mondo, Giles, anche se lei può trovare stupido che mi sia innamorata di un assassino, ma è così."
"Non era u assassino era...un'anima inquieta.Solo questo."
"Io ho liberato il demone in lui.E poi lo ho ucciso.Sono cattiva.Sono malvagia, sono peggio di lui."
"Tu non hai fatto una strage, hai solo fatto il tuo dovere."
"No,ho desiderato che moriste tutti, Giles, sono stata cattiva.Molto.Ho desiderato la vostra morte...è stato per un istante, ma l'ho desiderato e non so conviverci.Lei e i ragazzi siete tutto quello che ho, ma avevo deciso di...ero pronta a rinunciare a tutto pur di stargli accanto, anche alla vita.Se il vortice di Acathla non si fosse chiusa, forse avrei fatto in tempo a seguirlo..."
Giles era impressionato ed esterrefatto: come poteva parlare così?D'accordo, lui l'aveva incoraggiata a parlare a cuore aperto, ma non si aspettava tanto risentimento da parte sua...
"Lo so,-continuò buffy-lo so che voi tutti pensate che sia una stupida oca, ma io lo amavo tanto così tanto da essere pronta a cancellare il mondo pur di stargli accanto..."
"Buffy,io...io capisco cosa provi, ma non dovresti parlare così."
"Perché?"
"Perché i desideri di una cacciatrice sono le cose più pericolose per il mondo che deve proteggere."
"Allora...allora li soffochi.Lei è la persona più adatta a farlo."
Buffy gli mise tra le mani un tagliacarte.
"Che dici?"
"Ha capto bene."
"Non voglio capire."
Buffy sorrise."Metta fine al mio dolore."
"Non è il modo migliore per affrontare i problemi."
"Forse no, ma è l'unico che mi viene in mente dopo l'abbuffata di torta e un eccesso d'alcol."
"Decisamente meglio gli altri due.La sbornia e l'indigestione si curano, ma la morte no."
Buffy annuì."Le è toccata una Cacciatrice scema.E' proprio sfortunato."
Giles tirò il tagliacarte, che andò a conficcarsi in un quadretto nel muro."Cielo, era il preferito della mamma!"
"Pazienza.Meglio un quadro trafitto che una figlia morta.Adesso vieni qui e cerchiamo di venirne fuori insieme."
La prese tra le braccia e la strinse a sé, accarezzandole i capelli.
Buffy pianse.
"Lei crede che...che passerà prima o poi?"
"Può darsi di sì, può darsi di no.Siamo deboli, Buffy, nessuno ha la certezza di nulla."
La Cacciatrice annuì e nascose il visto tra le pieghe della camicia del suo Osservatore."Sto male, mi sembra d'impazzire."
Giles lo sapeva.Lo sapeva perché quando era morta Jenny aveva provato un dolore molto simile, ma Buffy era stata lì, lo aveva consolato, lo aveva spronato ad andare avanti e adesso le doveva un favore."Passerà,Buffy,passerà.Tutto andrà benone, ne sono certo.Magari sarà più grigio, ma la vita continuerà a scorrere ugualmente piccola mia."
"Già, forse, ma non sarà la stesa cosa senza di lui.Lo amavo tanto."
Giles le sorrise con dolcezza."Lo so,lo so ma presto troverai qualcun altro da amare, qualcuno che sia adatto a te e che non rifugga la luce del sole come la peste.Tu meriti di vivere all'aria aperta, non all'ombra di una relazione clandestina così sconclusionata come quella che hai vissuto finora.Sia chiaro, non intendo giudicarti, Buffy,ma ho sempre creduto che la tua storia con Angel non sia stata la scelta migliore della tua vita perché ne avresti sofferto e infatti è accaduto."
"Come fa ad avere sempre ragione?"
"Saranno gli anni.Invecchiando succede."disse lui.
Buffy si asciugò gli occhi con le mani e cercò di sorridere."Ho una gran voglia di prenderla a pugni, anche se so che quello che ha detto è la verità."
"Fallo,allora.Hai bisogno di un allenamento e per tua fortuna abbiamo del lavoro arretrato."
Lo picchiò senza pietà e Giles si salvò per miracolo, solo perché era allenato.
Dopo la pattuglia la riportò a casa in macchina e Buffy si addormentò durante il tragitto così le prese di tasca le chiavi e la portò in camera sua,adagiandola sul letto.
Prima di andarsene le mise tra le mani un foglietto con scritte alcune righe e poi se ne andò.

Nel frattempo nella ex-casa di Angel,la Bocca di Acathla si riapriva e rivomitava lo sgradito boccone amaro sul terreno freddo della stanza.

Nello stesso momento, poco dopo che Giles se ne fu andato Buffy si svegliò e trovò il messaggio di Giles.

Angel aprì gli occhi, trovandosi spaurito ancora sulla nostra terra con un'espressione da innocente profondamente turbato,chiedendosi come mai era di nuovo a Sunnydale.

Buffy aprì il bigliettino e lesse: <<Forza e coraggio bambina mia, domani è un altro giorno. R.Giles.>>.
La Cacciatrice sorrise e si versò dell'acqua nel bicchiere sul comodino.

Angel si trascinò verso il letto sempre tremando e pianse.

Fine