SECONDA STAGIONE
BUFFY (16)
NUOVA VITA
MORTE DI UNA PROSTITUTA…
Nelle precedenti puntate: Mentre Demetra , la
cacciatrice supplente combatteva per la salvezza dell’umanità contro un
terribile vampiro,Buffy è riuscita a riappropriarsi della propria mente
liberandosi dal demone che l’aveva posseduta.Purtroppo per lei ad un cambiamento
psicologico non è seguito quello fisico e Buffy è ora intrappolata in un corpo
mostruoso. I suoi amici faranno di tutto per aiutarla. L’avventura che segue ci
mostrerà dove è finita Buffy in attesa che arrivi la cura al suo oscuro male..-
New York in una notte come tante nell’Est End dove giovani ragazze vendono la loro vita e non sempre al miglior offerente.In questo avvilente contesto sociale ,un uomo guida un’ elegante berlina e con questa fiancheggia i marciapiedi del quartiere.Guarda attraverso il vetro le prostitute che passeggiano e che mettono in mostra le proprie qualità, sperando di suscitare l’interesse di qualche buon cliente.La macchina dell’uomo non passa inosservata, è elegante, ben tenuta, scintilla sotto i lampioni della stradina malfamata. I volti delle prostitute si riflettono in essa e tutte sperano che questa si fermi di fianco a loro e che la porta si apra per farle salire.Quando succede ad una delle ragazze, una morettina dal fisico longilineo infilato in un tubino iridescente le altre la squadrano come volessero divorarla.La gelosia infiamma i loro sguardi e i pensieri più teneri che passano per le loro menti sono :” Chissà cosa ci trova in quella” “Sono solo ossa..se uno ci fa l’amore si ritrova con l’artrite..” La ragazza aspetta che il finestrino si abbassi per vedere il volto del suo principe Quando questo appare sperava in qualcosa di meglio ma le banconote che il cliente mostra sono tante e lucide e questo basta a commuoverla e a suscitare in lei dell’interesse.La ragazza mette la testa nell’auto come è solita fare per vedere la reazione dei suoi uomini.Alcuni si spaventano perché è la loro prima volta,altri pensano alla moglie che li aspetta a casa e nascondono nel cruscotto la foto dei figli.Questo non fa nulla e attende che la giovane entri in macchina.Sorride ma non c’è calore nel suo gesto.Le mani sono guantate e stringono il volante come volessero soffocarlo.La ragazza con un filo di ironia – Io sono Sandrine.Tu come ti chiami..il nome è la prima cosa di un uomo che mi piace conoscere..da esso si possono capire molte cose. L’uomo non sorride più mentre dice – Mi chiamo Jack..- La ragazza sale poi la macchina parte.Anche questo fa parte della delirante quotidianità di una metropoli come New York.Poco più in là dal luogo di questo effimero e interessato incontro c’è un piccolo bar, nascosto nelle viscere di un vecchio palazzo che non dovrebbe nemmeno esistere ma che continua ad esserci a causa della pigrizia degli urbanisti e di alcune tangenti intascate da zelanti rappresentanti del governo cittadino.Questo posto è il ritrovo di una particolare razza di individui che vive nelle strade della grande mela e che come professione cerca i vermi che la corrompono.Alcuni fanno questo mestiere da tanto tempo e portano i segni della propria insoddsfazione sul viso, altri sono approdati a questa vita da poco e in loro brilla ancora la volontà , il desiderio di voler cambiare le cose.Tra questi ultimi c’è Sappy Feeler un trent’enne svelto di mano e di intelletto che ha un unico difetto,quando beve (come adesso )si lascia andare e parla troppo soprattutto con chi non dovrebbe aprire bocca. Feeler come gli altri disperati di questo locale che non ha nome è un detective privato.E’ al bancone e di fianco c’è un suo collega uno della prima guardia che spera che Feeler possa dargli qualche dritta. Feeler versandosi un altro bicchiere – Dai Roger..bevi con me dobbiamo festeggiare..- Roger non ha ancora capito il motivo della gioia di Feeler, sa solo che quando è contento non fa altro che passare da un bicchiere all’altro. Roger è un energumeno e negli ambienti criminali che bazzica per arrotondare le maghe entrate del suo lavoro di investigatore privato è chiamato “l’armadio assassino” – Cos’è che dobbiamo festeggiare ?. Non ha senso brindare senza saperne il perché - Feeler lo guarda come se per un attimo credesse a quello che dice, in realtà è sul punto di crollare.Si tiene a stento sullo sgabello e cerca di afferrare la bottiglia davanti a lui – Obiezione accolta..sai vorrei dirtelo ma.non mi ricordo più il motivo di tanta euforia..dimmi Roger sono ubriaco..voglio che tu sia sincero..siamo amici..- Roger cercando di mentire nel modo migliore – Solo un pochino..ho visto di peggio..gente che non si reggeva in piedi e che finiva per sbattere il proprio muso per terra..- In quel momento Feeler perde i sensi, precipita dallo sgabello e finisce sul pavimento.Il bicchiere sul bancone rotola fino al ciglio versando il suo liquido sulla testa del detective.Questo scende dai capelli, in un rivolo arancione, lungo il suo viso. Feeler si riprende un attimo per leccarlo con un’ espressione soddisfatta, poi ripiomba nel suo sonno alcolico. Roger paga il barista – Lo porto a casa..tu sapevi perché stava festeggiando..ha qualche caso per le mani ?..qualcosa di grosso?.- Il barista prende i soldi e mima con le dita la cucitura delle proprie labbra. Roger sobbarcandosi il peso di Feeler – Dai ragazzo..adesso andiamo a casa.Tutto questo sta diventando una abitudine..te l’avrò detto almeno mille volte che devi smetterla con l’alcool..non lo reggi. Lo sai cosa è successo l’ultima volta che ti ho messo a letto ? Per me è stata una sorpresa spiacevole constatare che non portavi le mutande sotto i pantaloni...mi hai fatto venire un’ invidia del diavolo...sai non credevo che ce ne fossero di così grossi in giro. Tuo padre era un per caso negro..solo così si spiegano certe dimensioni..- Mentre continua a parlare al frastornato e comatoso Feeler, raggiunge lo stabile in cui si trova la casa/ufficio del trent’enne detective.Prende le chiavi per aprire prima la porta d’ingresso e poi quella del suo appartamento.Una volta spalancata quest’ultima prende il giovane ubriaco e lo trascina dentro come un sacco di patate.Di colpo un’ ombra si manifesta davanti a lui e Roger non ha tempo per reagire, per spiegare che non è un malintenzionato visto che l’agile figura lo stende con un calcio allo stomaco e una gomitata in testa. Roger cade ai piedi del suo aggressore e prima di svenire alza gli occhi per riuscire a carpire un’ immagine della persona che lo ha steso così facilmente. Non vede altro che un paio di gambe snelle sicuramente femminili.Perde i sensi pensando che morire per mano di una sventola simile non è il peggior modo di lasciare questa valle di lacrime. Il giorno dopo.sempre a New York. In una delle teche di vetro che figurano agli angoli della strada c’è la copia di uno dei quotidiani cittadini.In prima pagina c’è scritto: “Prostituta uccisa: la polizia indaga”. Sul vetro plasticato si riflette il volto di un non troppo occasionale lettore ,visto che si tratta del detective privato Sappy Feeler. Letto rapidamente l’incipit dell’articolo allunga il passo verso la sua destinazione:la chiesa di Sant Gregory.Entra nell’edificio sacro e subito cerca con lo sguardo la persona con cui deve parlare. I suoi occhi spaziano tra le enormi navate fino al pulpito e oltre, verso il crocifisso enorme che incombe sull’altare come monito per un’umanità che ha perso la retta vita. Sappy si porta vicino ad un fonte battesimale e vi immerge le mani.Subito una voce rauca lo invita ad allontanarsi da esso – Cosa crede di fare giovanotto..non è permesso a tutti mondarsi dei propri peccati..e comunque non basta lavarsi le mani con acqua benedetta per liberarsi dai pesi che opprimono la coscienza..- Feeler si gira ed è sicuro che il vecchietto curvo che si regge su un bastone e il cui collo è stretto da un candido collare bianco è il religioso che sta cercando. Feeler asciugandosi le mani – Mi dispiace..sto cercando Padre Vernont..ho bisogno di parlare con lui..- Il religioso batte il bastone in terra – E’ qui per una confessione giovanotto..se è così..può seguirmi..sono io padre Vernont..- Feeler imbarazzato – Mi dispiace padre ma io sono ateo..e mi vergogno a dirlo ma volevo semplicemente darmi una rinfrescatina..non c’era nessuna ragione purificatrice nel mio gesto..- Mostra il suo distintivo di detective, una patacca simile a quella dei poliziotti che gli è stata rilasciata dopo l’ultima lezione al corso per occhi privati professionisti. Vernont – Non mi stupisco che un senza Dio viva facendo un mestiere come il suo - Feeler passa dall’imbarazzo ad una certa irritazione – Lasciamo perdere le questioni teologiche.Sono qui perché ho saputo che conosceva Lora Fran..la prostituta uccisa.Cosa può dirmi sul suo conto?..- Vernont diventa sospettoso – Ho già parlato con la polizia che è più qualificata di lei per svolgere delle indagini..- Feeler – Voglio essere sincero..e non nasconderle nulla padre..spero che ciò possa giovare alla nostra collaborazione..- Vernont fa per andarsene – Non ci sarà nessuna collaborazione..non con un senza Dio..- Feeler mordendosi la lingua per aver rivelato la sua non fede – Io lavoro per Sandrine Dexter..un’amica di Lora. Sandrine teme che la sua compagna sia morta perché ha cercato di abbandonare il marciapiede. - Vernont si blocca – Povera Lora..io l’avevo avvisata, messa in guardia dai pericoli che correva.Questa Sandrine ha ragione quelle povere ragazze sono nelle mani di odiosi individui che le sfruttano che le umiliano..io con l’aiuto di altri religiosi e dei soldi della chiesa ho aperto un consultorio per aiutare queste infelici..a liberarsi dal giogo che le incatena ad una vita senza prospettive, eccetto quella di una possibile tragica morte. - Feeler ritenendo piuttosto retorico il discorso del prete – Lora..veniva al suo consultorio.?.- Vernont – Io non lo gestisco direttamente..lascio che ci pensino alcuni volontari il cui impegno è lodevole..e benedetto dal signore. Lora è morta ma il suo sacrificio non sarà vano e l’opera di liberazione delle sue amiche continuerà fino a quando questo mondo non sarà migliore..- Feeler – Niente prediche per favore..andrò a parlare con i volontari del consultorio..- Vernont punta il bastone contro il detective – Lei non lo farà..la sua presenza non è gradita..non lo è qui nella casa del signore..e non lo è al consultorio..stia fuori da questa storia..non farà che creare ulteriori problemi. - Feeler spostando il bastone – Non mi piacciono le minacce neanche quando sono dettate da una buona ragione..mi lasci fare il mio lavoro..entrambi vogliamo giustizia per Lora e le altre..- Vernont senza salutare si allontana lasciando la frase di Feeler a metà.Il detective esce dalla chiesa e poi entra in un vicolo di fianco alla stessa.Questo è deserto e termina con un muro e alcuni sacchi dell’immondizia. Feeler si accende una sigaretta – Mi sembra di essere il commissario Gordon..quando attende che Batman si faccia vivo per parlare con lui..- Dall’alto piomba un’ agile figura che si materializza davanti al detective.Si tratta di Buffy ancora nella sua forma demoniaca.Ha ripreso il controllo del suo corpo e della sua mente e i suoi tratti lentamente stanno riacquistando una parvenza umana. Buffy – Se vuoi farmi arrossire con i paragoni lascia perdere..con queste scaglie non mi posso emozionare facilmente.Cosa hai scoperto parlando con padre Vernont..sono rimasta appesa fuori da un finestrone della chiesa e non ho sentito molto del tuo colloquio con il prete..- Feeler – Vernont è una specie di fanatico ma è uno dei buoni. Sandrine oltre al suo nome mi ha dato quello di una specie di pappone intermediario..un pesce piccolo che lavora per i pezzi grossi si chiama Rodney Fish e ha il compito di riscuotere i soldi dalle ragazze. Sandrine pensa che potrebbe essere implicato nell’omicidio di Lora..- Buffy comprende cosa deve fare – Stai pensando che è meglio se sia io a fare una visita a questo criminale di piccolo taglio..- Feeler ironico – Proprio così..un faccia a faccia con te potrebbe portare ad una rapida risoluzione del caso.- Buffy toccandosi le guance coperte di scaglie sottili – Cos’ha la mia faccia che non va.?.Non sono forse la più bella creatura dell’inferno con cui hai mai lavorato?..- Feeler fissando gli occhi magnetici della nuova cacciatrice – Lo sei..e sei anche l’unica persona ad aver mandato al tappeto Roger l’armadio assassino. L’ho visto stamattina e aveva paura a parlarmi temendo di essere pestato di nuovo. Credo che non lo vedrò per un bel pezzo..- Buffy prima di spiccare un balzo verso l’alto e scomparire – Non sono venuta qui per rimediare ai tuoi errori.Stai lontano dalla bottiglia.Quando Nigmos mi ha parlato di te non mi ha detto del tuo viziaccio..- Feeler sentendo quel nome che gli rievoca ricordi a dir poco odiosi – Sto pagando il debito che ho con quel paraplegico..però devo ammettere che tu sei la prima cosa buona che riesco ad associare al suo maledetto nome.In realtà non so nulla di te..solo che non sei completamente umana..ma conoscendo Nigmos so che per luiè la norma lavorare nel campo dell’occulto..perciò farò come mi ha detto: niente domande alla mia nuova incredibile assistente..- Buffy è sparita saltando da un tetto all’altro e Feeler si chiede cosa possa succedere ad un uomo che si sta innamorando di una creatura ad un tempo fantastica misteriosa e pericolosa come Buffy.
Continua…