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PREMESSA: Questa serie è ambientata in una realtà parallela, dove Buffy è ancora al college insieme ai suoi amici e sta imparando ad usare i suoi poteri. I personaggi che tutti conoscete sono stati estremizzati per cui è possibile che alcune situazioni possano risultare esagerate e disturbanti ,ma è proprio questa la caratteristica principale di Buffy (s)extreme. Detto questo benvenuti nel mondo senza pudori della vostra Buffy alternativa, dove la nostra eroina è una del…
DETECTIVE 'S STORY
Sangue e lividi. Un'accoppiata che finora era rimasta estranea alla mia vita. Non sono le uniche novità che hanno fatto irruzione nella mia esistenza, visto che da quando ho indossato la pelle del detective Sappy Feeler, mi sono trovato in parecchie situazioni indimenticabili nel modo particolare in cui lo sono solo le prime volte. Tornando alla mia serata. Pensavo che passarla in compagnia dei vecchi amici di Feeler mi avrebbe permesso di familiarizzare meglio con il mio involucro e con la vita che conduceva prima che lo spingessi verso un rapido suicidio. Ho capito che mi sbagliavo quando, entrando in questa bettola satura di alcool , fumo e del puzzo di qualche demone , ho ricevuto in testa una sedia e poi sono stato afferrato da due grosse braccia che mi hanno immobilizzato. In questa posizione ho visto un tizio grosso come un armadio venirmi incontro. Non ha aperto bocca ha solo chiuso i suoi pugni e ha cominciato a pestarmi. Ho scoperto che Feeler aveva una mandibola di vetro e che le labbra intaccate dall'alcool e da chissà quale altra malattia si sono ridotte in breve tempo ad un campo di battaglia segnato da tagli e screpolature. I miei due occhi neri mi hanno privato quasi subito di una vista dignitosa, meglio così almeno mi sono risparmiato i sorrisi sadici e i volti dei miei carnefici vicini all'orgasmo per quanto mi stavano facendo. Finalmente la piovra alle mie spalle rilascia i suoi tentacoli e mi accortoccio in terra come un pacchetto di sigarette. Tutt'intorno a me i tipacci armano i loro grossi piedi calzati in scarpe pesanti. Stanno per dare il là ad uno dei loro giochi preferiti quello che si basa sul prendere a calci un poveraccio incapace di reagire a causa del pestaggio che ha appena subito. Aspettate un attimo. La parte del verme impotente che striscia invocando pietà e spandendo saliva sanguinolenta sul pavimento di questo squallido posto si addiceva perfettamente a quel pusillanime di Feeler. Ora lui non c'è più, è rimasto solo un corpo ma al suo interno c'è un diavolo cazzuto dell'inferno che è fuggito ad una vita di routine demoniache e di cartellini timbrati all'ingresso di uffici-torture per godersi la vita dell'essere umano. Questo non gli impedisce di certo di dare una lucidatina alla tremolante incarnazione di un uomo di cui occupa il corpo, utilizzando una frazione del suo potere. Adoro gli sguardi pieni di terrore, e lo stupore dove lo mettiamo? Un ‘altra di quelle emozioni forti di cui potrei pascermi per l'eternità. Tornando alla paura, questa riempie il cuore dell'omone davanti a me, mentre si chiede se sopravvivera' alla mia presa, quella che lo sta sollevando da terra. Prima di scaraventarlo tra i dischi del Ju box meccanico voglio chiedergli il perché di una accoglienza simile. Immagino che dietro le loro intenzioni ci sia qualche conto da regolare. Feeler non era uno stinco di santo e da quanto ho visto nel suo ufficio si guadagnava da vivere rendendo le vite altrui più detestabili della sua. Il tizio con la carotide che chiede pietà esala qualche parola confusa – Lasciami…pensavamo che ti fossi tolto la vita..l'ultima volta che sei stato qui hai detto che lo avresti fatto…che non ce la facevi più…- Lo metto giù e gli passo una sedia una di quelle che non è finita in pezzi contro la mia schiena – Così vedendomi avete avuto la bella pensata di darmi una mano..visto che se sono tornato in questo cesso..qualcosa nell'operazione dipartita doveva essere andata storta..- L'uomo riprendendo possesso delle corde vocali – E' stato il nostro modo per dirti che siamo felici che hai tenuto duro, che non hai ceduto allo sconforto…- Ho bisogno di sedermi. All'inferno ho conosciuto persone strane, molte delle quali pagavano in modo atroce la loro stranezza ma questo tizio le batte tutte, perché mi sta dicendo queste cose. L'uomo si alza e mi passa un fazzolettino – Asciugati il sangue. Devo averti picchiato troppo forte mi dispiace ma ero sicuro che ti avrebbe fatto piacere. Ti è sempre piaciuto farti picchiare..lo sanno tutti che sei un mattacchione masochista…-. Un uomo che si fa picchiare dai suoi simili per ricavarne dell'effimero piacere, magari sessuale. Probabilmente quel demente si bagnava i calzoni ricevendo le carezze dei suoi amici. Mi porto al bancone e per chiudere la questione, mentre uso i miei poteri per rigenerare i tessuti, rimettere a posto le costole, riassorbire i lividi che tempestano il mio corpo, offro da bere a tutti i presenti inventandomi una storiella qualsiasi sul mio ritorno tra i vivi. Il tizio che ho sollevato mi abbraccia, questa volta teneramente e io vedo i suoi tatuaggi grossolani scorrermi davanti agli occhi come immagini di un cartone animato. Ho l'impressione che non abbia bevuto la mia rinuncia al suicidio ne che abbia preso per buono il fatto che la mia reazione è stata violenta a causa della tensione e dello stress accumulati nelle ultime ore, quando un movimento sul grilletto mi teneva sospeso tra la vita e la morte. Non c'è tempo per dare risposte ne per godersi questa bizzarra rimpatriata. Infatti la porta grossolana del locale cede sotto i colpi di una spallata. Sui resti di essa frana un uomo che sembra inseguito dal diavolo in persona. Non mi scompongo come fanno gli altri che lo riconoscono e lo aiutano ad alzarsi. Il tizio prima si pulisce la giacca dalle schegge di legno e poi rivela il motivo della sua angoscia – E' da un po' che mi sta dietro…quella non molla facilmente..- Provo a fare lo spiritoso, so per esperienza che una battuta riesce sempre a stemperare un clima teso ed elettrico – Non le hai pagato gli alimenti e ora vuole il tuo sangue. Sei un'altra vittima del prima ti sposo poi ti rovino ? Bevici sopra…- L'uomo afferra il mio bicchiere e lo sbatte in terra – Feeler non ti avevo riconosciuto. Se non aprivi bocca potevi rimanere nell'ombra..invece con le tue chiacchere mi hai infastidito..e tra tutte le cazzate che hai sparato quella che mi è piaciuta di meno riguarda il sangue – Sfodera due denti da vampiro e spero che qualcuno lo fermi perché posso rendere la mia pelle molto dura e fare in modo che le sue zanne si spezzino contro di essa. Certo dopo un trucchetto simile non potrò più nascondere la mia vera identità. E' un bel dilemma. La manona del picchiatore strappa via il vampiro dalla mia vista – Da chi stai scappando..se è qualcuno di molto pericoloso..perché lo hai portato qui..non crederai mica di essere stato discreto entrando nel bar in questo modo…- Meglio darsi da fare. Mi alzo e sotto gli occhi atterriti di tutti scuoto il bavero del vampiro – Rispondi al mio amico o la prossima volta dovrai succhiare il sangue attraverso una cannuccia – E' difficile capire quando uno di questi pipistrelli ha paura perché sono sempre pallidi anche quando va tutto bene e non hanno qualcosa alle calcagna che li vuole fare a pezzi. Il vampiro – Sta arrivando…presto sarà qui..insieme potremo fermarla…è potente ma è da sola. – Qualche indizio in più, provo con la conta delle ipotesi – E' potente e non lavora in gruppo…ci sono un sacco di creature che corrispondono a questa descrizione..non puoi essere più preciso..ha delle scaglie, corna…- Il vampiro indica la finestra che vibra sinistramente – E' lei..- Tutti si girano mentre la vetrata esplode e qualche scheggia di vetro finisce contro gli avventori. Una figura dinoccolata plana sul bancone percorrendolo tutto velocemente grazie a dei pattini a rotelle. Si arresta teatralmente sul bordo dimostrando un equilibrio fuori da qualsiasi norma. Occhi sgranati e sorpresi corredano la sua entrata. Solo i miei non rimangono aperti a fissarla perché ho già incontrato questa ragazza. Lei sul bancone estrae due paletti molto appuntiti. Il vampiro si trasforma in gelatina tra le mia braccia e mi scambia per sua madre. La ragazza – Non sono qui per fare una strage..mi basta che mi consegnate quel succhiasangue assassino…- Il vampiro in ginocchio – Non sono stato io ad uccidere quelle persone. – Buffy si prepara al lancio del paletto – In genere bisognerebbe provare la propria innocenza perché sia tale…- Il vampiro si alza – Ho letto i giornali e ho visto le foto dei cadaveri. Le lacerazioni che presentano e soprattutto la decapitazione di una delle vittime…dovrebbero farti capire che non sono stato io..Ho dei denti piuttosto piccoli e sagomati come ogni vampiro che si rispetti – Li indica battendoli con le dita – Non possono aver straziato quei corpi..e soprattutto mi puoi spiegare perché un vampiro dovrebbe spargere tutto quel sangue..ne hanno trovato a litri intorno ai corpi. Ti ho convinta ?– Buffy senza pensarci lancia il paletto che si conficca nel petto del vampiro trasformandolo in polvere. Starnutisco perché mi è finita nel naso – Perché l' hai fatto..quello che ha detto aveva un senso..- Buffy balza giù dal bancone e si prepara a combattere – Se volete la rissa posso anche accontentarvi…ho finito i compiti e non ho molto sonno. In quanto al nostro amico Nosferatu – Uno dei presenti – Si chiamava Vinnie…temo che tu abbia ammazzato il vampiro sbagliato…- Buffy scagliando il paletto contro chi ha parlato scopre che non si tratta di un vampiro, ma di un uomo che ora sta sanguinando copiosamente da una spalla – Ops. Tornando a noi..è probabile che qualcuno in questa sala abbia delle informazioni sull'assassino che sto cercando…- Uno degli avventori nasconde dietro la schiena le sue appendici taglienti – Fa che non si accorga di me…non sono stato io ma non saprei cosa dire visto che ho due mani a forma di la ma…- Intervengo spingendo Buffy verso l'uscita – Credo che noi due dobbiamo parlare. Tu cerchi qualcuno e io sono il miglior segugio sulla piazza..- Buffy spintonata sembra non apprezzare – Non ho tempo da perdere con un detective privato…- Fuori dal locale Buffy capisce dove ci siamo già incontrati – Tu sei..il diavolo che aveva preso il posto del punitore scolastico..quel porco che mi ha fatta spogliare nuda..e mi ha frustato il sedere.Sbaglio o ti avevo detto di sparire .- Devo ricordarmi di usare un profumo che copra il mio puzzo infernale. – Anche io sono felice di vederti. E non fare tanto la santarellina..c'ero io alle tue spalle e ho visto che ti eccitavi ad ogni frustata. Non preoccuparti non lo dirò in giro..anche se ci sono celebrità che hanno perversioni peggiori della tua - Buffy si siede su un cassonetto chiuso nel vicolo dove ci troviamo entrambi – Ora fai il detective..posso sapere che ne hai fatto del precedente possessore di questo corpo – Con lei posso essere sincero e non mi dispiace avere qualcuno con cui aprirmi – Si è suicidato…non potevo più saltare da una persona all'altra..avevo bisogno di stabilità di una casa tutta mia…- Buffy sorniona – Non potevi rimanere nei panni di Wilkinson. Con il suo lavoro non ti sarebbero certo mancati i culetti da sculacciare…- Ammetto che ha un certo fascino e se io non avessi un pene più piccolo di una noce potrei anche farmi avanti – Tornando a faccende più serie…davvero posso darti una mano..adesso è il mio lavoro. Vuoi venire nel mio ufficio così ne parliamo…- Buffy afferrandomi per un braccio – Solo se mi prometti che dopo mi punirai perché sono stata una cacciatrice molto cattiva in quel bar…- La prendo sotto braccio e lei accetta anche se non sa che è inevitabile cedere alle tentazioni, sprofondare nel proprio lato oscuro quando si è in mia compagnia – Con molto piacere e ti assicuro che sarà più mio che tuo – La signora Grace ha un bigodino e un diavolo per capello. I primi sono dovuti alle sue manie estetiche, pratiche che secondo il marito, l'abulico signor Will non hanno mai dato molti risultati, i secondi ai rumori che sente provenire dal piano di sopra precisamente dall'appartamento ufficio di un certo detective privato. Suoni particolari visto che prima si ode quello di un colpo secco e poi in rapida successione un gridolino di dolore simile a quello che emetterebbe qualcuno che si martellasse accidentalmente un dito. Ed è proprio questa la teoria del marito – Staranno sistemando dei quadri e sono piuttosto maldestri – La signora Grace va verso la porta – Prima di tutto qui sopra abita solo uno squattrinato investigatore privato e quella che si sente è la voce di una donna. Secondo me stanno facendo delle porcherie…ed è nostro dovere…- Il marito sprofondato in poltrona per nulla infastidito dai movimenti sopra di lui – Guardare dal buco della serratura. D'altronde grazie a te mi è rimasto solo questo modo per eccitarmi…anche vedere dibattiti politici in tv non è male – La signora Grace sconvolta – Cosa vuoi fare..startene qui in salotto senza fare niente – Il marito cambiando canale – Si nella speranza che tu chiuda quella bocca e torni a farti bella per il cuscino, perché da un po' è l'unica cosa che abbracci quando vai a dormire…e Grace un po' era solo un ironico eufemismo – Prima di andare a vedere cosa succede nella casa di Feeler spostiamoci fuori dal palazzo che lo ospita in un vicolo scuro e maleodorante come lo sono tutti a Sunnydale. Tra i rifiuti si nasconde una minaccia soprannaturale, un cane infernale che è finalmente sulla pista olfattiva giusta. I suoi occhi saettano rossastri ferendo la trama della notte. Fruga tra i rifiuti strappando, dal cassonetto una confezione di cibo per cani andato a male. Lo lecca e poi alza il muso verso il cielo annusando l'aria. – Hai. Sei proprio come ti ricordavo, polso fermo e assoluta precisione – Feeler appoggia la verga sulla scrivania e guarda incantato il suo operato. Il fondoschiena opportunamente denudato di Buffy mette in luce la sua abilità nel frustare con calma e senza sbavature lasciando sulla pelle delle precise strisce rossastre. Queste sono quasi tutte della stessa lunghezza e si affievoliscono sui bordi delle natiche per ispessirsi al loro interno fin quasi nel solco aperto di esse. Feeler asciugandosi il sudore – Anche tu non sei cambiata. Hai sempre un culo spettacolare…vorrei ricominciare subito con un'altra dose..ma prima è meglio parlare del caso che stai seguendo..- Buffy si stacca dalla scrivania e si gira senza accennare a rivestirsi. Cammina goffamente con le braghe e le mutandine a mezz'asta che testimoniano la sua voglia di sottomissione – Io farei a meno di indagare su questi delitti ma il signor Gyles, il mio capo ha stretto un patto con il poliziotto locale. Lui ci ha dato una mano in una certa faccenda e io devo ricambiare il favore…- Feeler prende l'accendino e lo usa per dare fuoco ad un ‘altra sigaretta – Un diavolo che fuma c'è della poesia in tutto ciò. Hai degli indizi..qualcosa che vada oltre all'insensata caccia al vampiro di questa notte…- Buffy rimane in piedi senza vergognarsi della sua nudità, orgogliosa di mostrare la sua passerina – Pensavo fosse lui e poi non piangerei sulla sua tomba..anche perché non ne ha una, se è finito in polvere se l'è meritato. – Feeler avvicinandosi alla ragazza – Il poliziotto ti ha dato delle informazioni o spera che la cacciatrice pensi a tutto…- Buffy si siede avvertendo delle fitte al sedere dovute al contatto tra la pelle ferita e il sedile in cuoio – Senti non è che potresti far sparire qualche frustata come l'altro giorno nella stanza delle punizioni. – Feeler incrociando le dita – Prima le informazioni…comincia a piacermi il lavoro di detective..e ho anche l'impressione che la tua indagine sia in qualche modo collegata alla mia presenza - Buffy senza scomporsi comincia a slacciarsi le scarpe – Prima mi libero di questi impedimenti..sono troppo goffa con le braghe calate..non è dignitoso. In quanto alle dritte dello sbirro, non sono molte. Tra le vittime non ci sono collegamenti. Nessun rapporto tra i cadaveri. Per di più è morta gente al di sopra di ogni sospetto. Ho nella giacca alcune foto e un breve dossier. Me l'ero portato dietro nel caso avessi dovuto interrogare qualcuno…- Feeler prende il piccolo incartamento e quando comincia a sfogliarne le pagine non può fare a meno di dire – Merda…siamo in guai grossi..enormi…- Buffy ha finito di sfilarsi gli indumenti e sta piegando con cura le mutandine – Cosa intendi ? – Feeler lascia cadere le foto delle vittime per lo sconforto – Tutta questa gente è morta per causa mia. Dovevo immaginare che la mia fuga avrebbe avuto delle conseguenze. – Buffy lo scuote per sapere la verità, Feeler non ha intenzione di celargliela – C'è un collegamento tra le vittime di questo assassino ed è il fatto che per un breve periodo io ho posseduto i loro corpi. L'assassino sta cercando me, deve essere un cane infernale. Fiuta il mio odore ma non ha abbastanza intelligenza da capire se ho lasciato o meno il corpo su cui lo sente. – Buffy rabbrividendo – Cane infernale ? – Feeler preoccupato – E' la verità..mi devi aiutare a fermarlo..insieme possiamo farcela…- Buffy prendendo i pantaloni – Va bene prima il dovere poi il dolore…prima che mi rivesta puoi far scomparire questi segni…- Feeler chiude gli occhi e le frustate scompaiono – Lo sai tu faresti la gioia di qualsiasi masochista. – Non si può chiudere la porta in faccia al passato sperando che giri i tacchi e non si faccia più vedere. Lo sto imparando sulla mia pelle, in realtà l'epidermide che indosso è quella di un detective privato suicida, ma i fantasmi che mi perseguitano appartengono solo a me e alla mia precedente esistenza come demone dell'inferno. Sono braccato da un cane infernale che ha probabilmente l'ordine di riportarmi indietro. Dovrei essere preoccupato, angosciato e invece mi sento calmo e rilassato. E' la forza della passione di quella chimica sottile che innesca i battiti frenetici del cuore. Sono innamorato della ragazza che ora mi sfila al fianco e che insieme a me vuole rispedire da dove è venuta la bestiaccia che mi perseguita. Tra i due quello più preoccupato sono io. Ci troviamo nel parco, sul luogo di uno dei suoi delitti. Qui ha dilaniato un poveraccio che stava portando a spasso il cane. Buffy sta parlando al cellulare ma so che sta drizzando le antenne per captare ogni minimo rumore sospetto. – Sto dando la caccia ad un cane infernale. Lo so non è il classico mostro che ci aspetta di trovare a Sunnydale ma i cambiamenti sono benvenuti. Non sono sola ma di questo ti parlerò in un altro momento con più calma, ti annuncio che è roba che scotta, materia da chiacchere intime tra amiche..e sottolineo amiche -. Faccio segno a Buffy di chiudere la comunicazione. Il mostro è vicino. Se lui può sentire il mio odore , io posso fare lo stesso con il suo. – Ti devo lasciare è ora di combattere. E non preoccuparti per il compito di letteratura escogiterò qualcosa per evitarlo – Sto per dire qualcosa, quando due cespugli esplodono travolti dalla furia del cane. Me lo trovo di fronte sbavante e crudele. Gli artigli pronti a lacerare. – Ti ho trovato..e ora verrai con me…- Buffy con i suoi paletti in mano – Io non sono d'accordo…ho appena trovato qualcuno che sa come farmi godere…e non intendo farmelo scappare…quindi trovati qualche osso da rosicchiare…- Sono commosso da tanto attaccamento alla mia persona. Dopotutto il fisico sciatto di questo detective deve conservare un fascino particolare per attrarre una ragazza bella e maledetta come la cacciatrice. Il cane ringhia e ignorando gli avvertimenti mi salta addosso. Buffy grida vedendo i suoi artigli come mi lacerano. Quando si alza dal mio corpo non è soddisfatto – Sento ancora il tuo odore…odio la tua puzza..anche all'inferno non mi eri simpatico…- Le mie budella sono scivolate fuori dallo stomaco. Mi alzo infilandole nelle tasche della giacca – Non preoccuparti Buffy..non posso morire..al massimo può fare a pezzi l'involucro che mi ospita..e ti assicuro che non è una gran perdita…- Il cane sta per attaccare ancora ma Buffy lo ferma piantandogli nel petto peloso una delle sue armi. Lui strappa il fastidioso punteruolo e lo lancia lontano. Buffy – Hai qualche suggerimento o sei troppo impegnato a giocare all'allegro chirurgo con il tuo corpo – In effetti non è facile riavvolgere le budella nella mia pancia – Trattalo come un cane qualsiasi…la violenza con lui non servirà…all'inferno ho capito che anche il peggior Cerbero se trattato con affetto cambia..anche per questo ho voluto andarmene da quel luogo di dolore e sopraffazione – Buffy lancia un altro paletto ma questa volta all'interno del parco – Su cagnone vai a prenderlo..e avrai in premio un biscottino…- Il cane dibattuto tra i suoi doveri inferi e una vita da fedele amico dell'uomo sceglie la seconda strada. Dopo. All'uscita del parco. Un singolare terzetto formato dal sottoscritto che ha rinviato a dopo la risoluzione dei suoi problemi intestinali, un grosso cane infernale, e una giovane cacciatrice di mostri ansiosa di altre punizioni, incontrano un noto poliziotto locale accorso al parco dopo aver ricevuto alcune segnalazioni su uno scontro che stava avvenendo al suo interno. Fred non è stupito di vedere Buffy – Hai trovato l'assassino…non ci darà più problemi..un'altra tacca da aggiungere alla cintura della cacciatrice ? – Fred è a conoscenza dei poteri di Buffy e questo mi fa ingelosire. Buffy accarezzando il cagnone – Proprio così…ora se non le dispiace rinvierei a domani le spiegazioni, ho bisogno di andare a letto…- Fred vedendomi – Tu..non sei quel detective privato che lavora al di fuori della legge..- Feeler era conosciuto dalla polizia locale. Non mi stupisco e cerco di nascondere il taglio sul petto – Proprio così…è stato un caso se ho incontrato questa ragazza..anche io investigavo sui delitti..- Fred guardando Buffy – Allora anche questo verme sa dei tuoi poteri, della tua missione – Buffy sorride non vedendo l'ora in cui si sarà tolta dall'impaccio – Proprio così. Non è facile tenerli nascosti…forse dovrei adottare un costume, un ‘identità segreta…- Fred ci lascia andare poi si gira – Feeler stai perdendo qualcosa dalle tasche…e poi ora che ci penso da dove salta fuori l'enorme cane al vostro fianco..- Sono imbarazzato quando raccolgo parte delle budella cadute dalla tasca, Buffy risponde per me – E' il mio cane..non è un normale animale..è qualcosa di più..non lo porto spesso in missione..solo quando serve…- Fred mugugna tra se – Ci mancava il Buffy cane…- Lo sapevo. Il cane è troppo grosso per entrare nel mio appartamento. – Devi cambiare forma…possedere una creatura più piccola…- Sono fortunato perché dal vicolo spunta un cagnolino, quello che era in compagnia di una delle vittime. Non ha più trovato la via di casa. Buffy distoglie lo sguardo mentre il cane infernale possiede la bestiolina che prima si contorce e poi torna normale. La carcassa del mostro brucia all'istante. Buffy – Anche questo problema è risolto..se solo fosse così facile superare il test di letteratura. Negli ultimi giorni tra la mia avventura sull'isola e la caccia all'assassino..non ho avuto tempo di studiare – Voglio aiutarla e posso farlo. – Farò in modo che tu prenda il più alto dei voti…e visto che non devi ripassare per ottenerlo che ne dici di un bel po' di sculacciate della buona notte…- Buffy sorride entrando nell'appartamento del detective – Dico che non potevo sperare in una conclusione più lieta di questa dannata giornata – Prima mi ricucisco lo stomaco sanando magicamente la ferita che lo attraversa – Ottimo..ora posso tornare a digerire normalmente. Cosa preferisci la nuda mano o qualche strumento…- Buffy armeggia con la cinta – Rimaniamo sul classico…adesso te la faccio io una domanda..che parte vuoi colpire..il fremente culetto…- Lo mostra sculettando. E anche il cagnolino ulula soddisfatto. – O la calda passerina…- Si abbassa le mutandine passandosi un dito lungo la fessurina tra le gambe. Una scelta difficile. Ma un uomo si vede nei momenti di difficoltà. Sorride alla mia battuta. Io guardo Buffy e capisco che ho fatto bene a fuggire dall'inferno , ho fatto bene anche ad infilarmi in questa vescica di carne. Per la prima volta nella mia millenaria esistenza sono veramente felice.
FINE X ORA.