AUTORE: Giovanna

E-MAIL: gerbi.g@libero.it

PERSONAGGI: Angel (Buffy citata)

SERIE: Quello che Whedon non ha detto

Questa serie è nata per addolcire le pillole amare che troppo spesso JW ci costringe ad ingoiare, per questo, anche se il lieto fine c'è, non è tanto lieto quanto vorrei e di questo mi scuso con i lettori.

TITOLO: Il ballo

PERIODO: episodio "When she was bad" (2°Stagione)

RAITING: NC17 - Vietata ai minori d'anni 18 per descrizioni esplicite di rapporti sessuali.

SOMMARIO: Buffy, passata l'estate, sente ancora la tensione per la morte del Maestro, e per i sentimenti che prova per Angel. Esasperata, all'idea di non poter avere il vampiro che ama, inscena al Bronze un ballo di seduzione, con Xander, alla presenza di Angel. Angel assiste alla scena mentre la sua anima è assalita da sentimenti contrastanti.

DISCLAIMER: i caratteri descritti non sono di mia proprietà, ma di Joss Whedon e della WB. Per l'Italia i diritti appartengono alla Mediaset. L'opera è stata scritta solo per mio divertimento e senza alcun fine di lucro.

FEEDBACK: si, grazie! Mi aiuteranno a scrivere di più e anche meglio!

DISTRIBUZIONE: chiedete…e vi sarà dato, ma chiedete! *g*

RINGRAZIAMENTI: al Webmaster per l'ospitalità, a Simona, Rachel, Ilaria e a tutti i partecipanti della ML Angelforever dalle cui considerazioni è nata l'idea per questa storia.

COMMENTO: in questa storia, completamente "al maschile", troverete un Angel un po’ diverso da solito. E' un Angel uomo, vittima di tutti i desideri, sogni, impulsi, bisogni che sono tipici di tutti gli esseri umani di sesso maschile. Angel però sa controllare la propria natura maschile per seguire i desideri, i sogni, gli impulsi, i bisogni tipicamente femminili di Buffy. In questo modo si manifesta la grandezza del suo amore.

La storia "L'attesa" è la versione "al femminile" di "Il ballo"

 

Il ballo

 

L'immagine di lei che si muoveva al ritmo della musica assordante: non c'era spazio per altro nella mente di Angel.

Quel corpo sinuoso, avvolto dalla stoffa rossa, che aderiva alle sue curve come una seconda pelle, gli mostrava quella sera una Buffy diversa, una Buffy donna. Una donna consapevole del potere del suo fascino, cosciente delle emozioni che poteva provocare in un uomo e provocare era proprio quello che stava facendo.

Non era solo Xander la sua vittima, ma tutti i maschi presenti, lui compreso. Ognuno di loro sentiva il suo richiamo, il suo invito a scoprire quello che lei poteva offrire con il suo corpo morbido, le sue labbra socchiuse, i suoi occhi in cui sembravano ardere mille promesse.

Angel sentì un moto di pietà per quel ragazzo, giovane e inesperto, che continuava ad agitarsi impacciato, contro di lei, mentre sul suo volto si alternavano l'espressione incredula, di chi vede realizzarsi tutti i suoi desideri, e il panico cieco, di chi sa di non essere all'altezza di quello che, un destino troppo benevolo o forse troppo crudele, gli ha riservato.

 

La pietà in Angel per Xander si trasformò presto in rabbia. Quell'adolescente immaturo come osava aspirare, anche solo per pochi istanti, a possedere una simile creatura.

Buffy era nata per essere amata, adorata, accarezzata da mani sapienti, esperte che le sapessero far provare ogni sensazione, ogni brivido, ogni piacere che l'amore poteva riservare a una donna. La sua forza, la sua energia chiedevano di essere sprigionate con attenta cura e attenzione per condurla a un'estasi che un ragazzino inesperto non avrebbe certo saputo darle!

Xander non era certo l'uomo per lei e Buffy lo sapeva benissimo, l'uomo per lei era……sicuramente non lui, Angel, il vampiro con l'anima.

Eppure era lui che Buffy stavano chiamando con insistenza: lui e nessun altro. Angel lo sapeva, lo sentiva, ma era un richiamo a cui voleva, doveva resistere. Doveva farlo per lei, per il suo futuro, perché con lui, quella splendida donna, traboccante di vita, non avrebbe avuto un futuro.

Angel aveva avuto ricchezze inimmaginabili, aveva vissuto esperienze uniche, non c'era paese in tutto il globo che gli fosse sconosciuto, la storia era passata sotto i suoi occhi, le donne più belle avevano condiviso il suo letto e gli restava ancora un'eternità da vivere. Eppure avrebbe dato tutto questo, senza la minima esitazione, per essere, in quel momento, un comune ragazzo americano, imbranato e mortale come Xander, ma con il privilegio di poter sperare, anche solo per il breve tempo di un ballo, che lei un giorno potesse essere sua.

Era inutile però sognare: gli zingari, insieme alla sua anima, tanto tempo fa, gli avevano dato anche la consapevolezza di aver rinunciato, diventando un vampiro, non solo alla vita, ma anche alla speranza di poter essere felice.

 

Il vampiro chiuse gli occhi, quasi a voler escludere dalla sua vista, l'immagine dei corpi dei due giovani, che sulla pista da ballo, continuavano a ballare con movimenti antichi come il mondo.

Le mani gli si serrarono a pugno, mosse di volontà propria. Lei era troppo bella, luminosa, colma di desideri inappagati perché lui potesse resisterle a lungo.

Angel si mosse deciso verso la coppia, che non sembrò accorgersi di lui, fino a quando non afferrò Buffy per la vita, sollevandola di peso, per deporla poi accanto a sé: "Andiamo!" fu l'unica parola che gli uscì dalle labbra.

Senza lasciare la ragazza, iniziò a dirigersi verso l'uscita del locale, mentre la folla si apriva per farli passare, comprendendo istintivamente, che non era il caso di opporsi al suo volere, almeno in quel momento. Buffy però era di diverso avviso: "Hey! Lasciami! Che cosa hai in mente? Dove vuoi portarmi?" protestò cercando di divincolarsi dal suo abbraccio, ma senza usare tutta la forza di cui disponeva.

Angel non le rispose. Quando si ritrovarono fuori dal Bronze, lanciò una breve occhiata ai dintorni, per poi inoltrarsi in un vicolo deserto. Fatti pochi passi si fermò e guardò finalmente la compagna, che, a quel punto, aveva rinunciato a protestare. Vide le sue labbra umide, il suo seno ansante, messo in rilievo dal vestito attillato e scomposto, il suo sguardo ancora ardente, ma in cui brillava ora una scintilla di soddisfazione. Lei pensava di avere ottenuto quello che voleva. Bene l'avrebbe avuto.

 

Con un unico gesto Angel posò le labbra su quelle di lei e la spinse contro il muro. La bocca di Buffy si dischiuse quasi subito al contatto e lui s'immerse nel sapore dolce della sua bocca. Buffy però non tardò a ricordargli che esisteva anche la sua volontà. Con forza presto fu lei a penetrare la bocca di lui per esplorarne ogni segreto.

Quando le mani di Angel afferrarono con energia i seni protesi, Buffy emise un gemito, che si perse nella bocca di lui, e inconsapevolmente inarcò la schiena, come per aumentare il fiume di sensazioni che stava inondando tutto il suo corpo.

L'olfatto sensibile di Angel sentì aumentare l'eccitazione della donna fra le sue braccia e le sue dita si mossero per cercare i capezzoli turgidi, sotto la stoffa dell'abito. Buffy ormai lo stava stringendo a sé con ogni sua energia, i polpastrelli premuti contro i muscoli della schiena

Quando le lasciò libero un seno, per far scivolare la mano lungo il suo fianco, lei abbandonò la sua bocca, per appoggiare il capo al muro: "No, …ti prego…continua…".

Angel restò un attimo incredulo di fronte all'assoluta innocenza e alla totale fiducia in lui che trasparivano da quelle poche parole. Lei si fidava, lo amava! L'idea di aver meritato un simile amore e una simile fiducia lo resero fiero, per la prima volta dopo tanti secoli, di essere se stesso: un uomo con un'anima! Con dolcezza si chinò sul volto di Buffy per sfiorarle piano, con le labbra, la fronte, le palpebre e poi di nuovo le labbra, in un casto bacio. "Shh…va tutto bene…non voglio fermarmi!" mormorò scendendo a baciarle il collo.

 

Buffy, restò immobile, il capo riverso contro il muro, con gli occhi chiusi, nell'attesa di quello che sarebbe avvenuto.

Angel non voleva veramente fermarsi e dubitava, in ogni caso, che sarebbe riuscito a farlo. La sua mano aveva ormai raggiunto l'orlo del vestito e il contatto con la pelle calda della sua gamba gli fece perdere quel poco di controllo di cui ancora disponeva.

Con l'altra mano raggiunse la cerniera dell'abito, sulla schiena della ragazza, e la aprì. Bastarono pochi movimenti del viso di lui, contro la scollatura, per scoprire i seni. L'aria fredda della sera sulla pelle improvvisamente scoperta fecero rabbrividire Buffy, ma appena le labbra di Angel si strinsero intorno alla sua carne morbida, il suo corpo si rilassò di nuovo.

La mano di Angel, salendo, le aveva scoperto anche le gambe, che ora tremavano, per il desiderio represso.

Angel sapeva che Buffy era eccitata. Lo sentiva dal respiro, dal calore della sua pelle, dal suo sapore, dal suo odore, ma quando la sua mano raggiunse, sotto il vestito, la biancheria intima, e lui poté costatare fisicamente, l'intensità del bisogno che aveva di lui non riuscì trattenere un sospiro: "Adesso… " e con facilità scoprì anche quella parte di lei, che fino a quel momento gli era stata preclusa.

 

Il corpo di Buffy si contrasse per il piacere, a quella ancora sconosciuta carezza, e le sue mani afferrarono il volto dell'amante per baciargli ancora la bocca con passione. Angel, in un breve istante di lucidità, si rese conto avrebbe dovuto essere lui a fare la prossima mossa, perché lei era troppo inesperta per sapere esattamente che cosa voleva.

Con la mano libera si slacciò i pantaloni e in pochi istanti sentì il proprio sesso premere contro quello caldo e umido di lei. Bastò una breve pressione e fu dentro di lei, dove avrebbe voluto essere da sempre. Lei gli oppose solo una breve resistenza. Lo amava troppo, lo desiderava troppo per non concedergli se stessa, il suo corpo, la sua anima, ogni suo gemito e respiro.

Immobile, avvolto dal suo calore, dal suo essere, dal suo amore Angel lasciò le labbra di Buffy per guardarla e sussurrarle: "Ti amo come non ho mai amato nessun essere su questa Terra!"

Buffy non rispose e non aprì neppure gli occhi, ma le sue labbra si piegarono nel sorriso di chi credeva in un sogno, ma non osava sperare che si realizzasse.

 

Quando lui iniziò a muoversi il mondo si dissolse e nulla fu reale se non i loro corpi legati, uniti nell'amplesso. Secoli di odio, dolore, incubi e solitudine furono spazzati via dal piacere che sconvolse la mente del vampiro e quando l'estasi giunse, Angel urlò al cielo, sentendo i suoi lineamenti cambiare, i denti trasformarsi in micidiali zanne, ma Buffy, lo costrinse a piegare il capo e l'urlo morì fra le labbra calde di lei.

 

Angel aprì gli occhi e vide…il Bronze, la gente, la pista da ballo vuota. La musica si era interrotta e Buffy, con passo spedito, stava uscendo dal locale, da sola.

La gente si muoveva intorno a lui, come inconsapevole della sua presenza, del breve sogno che gli aveva attraversato la mente. Le labbra gli si piegarono in un sorriso dolcemente ironico all'idea dell'espressione che avrebbe assunto il viso di Buffy, se mai avesse potuto leggere i suoi pensieri.

Probabilmente ne sarebbe rimasta sconvolta. Era abbastanza donna da conoscere il potere del suo fascino, ma non aveva ancora abbastanza esperienza per valutarne le conseguenze su un uomo. Stava ora iniziando a conoscere l'universo femminile. L'universo maschile le sarebbe ancora rimasto nascosto per qualche tempo e forse…forse sarebbe stato proprio lui a svelarglielo. Per la prima volta Angel sentì una vaga speranza nascere in lui per se stesso, per Buffy, per il loro amore.

In fondo, per quella volta, aveva vinto lui, anche se era stata una triste vittoria, ma Buffy non avrebbe rinunciato così facilmente. Ci sarebbero stati altri scontri, fra il desiderio di essere amata di lei e la coscienza di lui, Angel n'era consapevole, e prima o poi…..la Cacciatrice avrebbe catturato la preda che il destino le aveva assegnato!

 

Questa NON è la FINE, non può esserlo, perché l'amore di Buffy e Angel è "forever, this is the whole point", chiunque possano incontrare nella loro vita.

 

 

  NOTA: Angel non metterebbe MAI in pratica quello che ha sognato, perché ama Buffy ed è consapevole che, una situazione simile, forse appagherebbe momentaneamente il desiderio di lei, ammesso che fosse consenziente, ma urterebbe sicuramente la sua sensibilità femminile. Lui è però un uomo e quello descritto è il SOGNO di un UOMO, che nella vita si modifica per incontrarsi con il SOGNO della DONNA che ama. Questo è l'amore: sogni che s'incontrano e si fondono in un'unica realtà.