=LA FORZA DELL’AMORE=
Autrice:
Drusilla
Disclaimer:
i personaggi delle serie "Buffy the vampire slayer" appartengono a
Joss Whedon, la WB, la UPN e la FOX. (Anche se non dispiacerebbe se Spike fosse
mia proprietà!!!!!)
L'autrice scrive senza alcuno scopo di lucro ma solo
per dare voce alla sua fantasia.
Rating: per
tutti.
Feedback:
voglio sapere sinceramente TUTTO quello che ne pensate!!! drusilla@email.it
Shipper:
Buffy/Angel, ma principalmente la mia coppia preferita Buffy/Spike !!!
Con la sigaretta alla bocca Spike era fuori dalla sua
cripta ed osservava la luna… unica e fedele compagna di tutte le sue notti…
Anche oggi la Cacciatrice non l’aveva risparmiato
dalle offese… “E’ inutile che continui a venirmi dietro con la speranza di
portarmi a letto…
è successo un paio di volte, avevo bisogno di
distrarmi, tutto qui, ma non è significato nulla per me…quindi lasciami stare e
allontanati dalle persone che senza secondi fini mi vogliono davvero bene”
queste crude, veloci e taglienti parole gli aveva gettato addosso Buffy al
Magic Box, davanti a tutti della gang.
Buffy: la Cacciatrice che non era mai riuscito ad uccidere, la Cacciatrice che l’aveva separato da Drusilla, la Cacciatrice che l’aveva reso suo schiavo…
sempre LEI la fonte della sua felicità e del suo dolore.
Le parole della ragazza continuavano a urlargli nella testa e non riusciva a pensare ad altro.
Gettando a terra il mozzicone di sigaretta decise di fare un giro di perlustrazione nel cimitero… era inquieto, non riusciva a stare fermo.
Camminava lento e i suoi passi erano pesanti e rigidi, non c’era mostri da uccidere quella notte, tutto era calmo e silenzioso…
ma poi ad un tratto la vide…
Bella come la notte, silenziosa come il respiro di un vampiro…con il suo paletto in mano e lo sguardo vuoto, era a qualche metro da lui…
Spike si nascose dietro un albero per non essere visto e lei gli passò accanto senza nemmeno accorgersene, guardava per terra e il vampiro capì che c’era qualcosa che non andava in lei quella notte.
Provava sentimenti contrastanti: sarebbe voluto correrle incontro e ascoltare le sue pene e poi consolarla come aveva fatto spesso nelle ultime settimane,
ma contemporaneamente l’avrebbe volentieri sorpresa da dietro e colpita in pieno viso per renderle tutto il dolore che gli aveva causato…
Spike decise di rimanere in campo neutrale e sbucando fuori dal nascondiglio disse “Ehilà Cacciatrice!”
Buffy si girò di scatto e lo fissò sprezzante “Ehilà vampiro ossigenato!”
“Siamo nervose stasera, eh? Tanto per cambiare” rise Spike.
“Non ho chiesto il tuo parere” replicò Buffy riprendendo a camminare e cercando di mantenere la calma.
Il vampiro la raggiunse e si mise davanti a lei bloccandole la strada.
Buffy lo prese per un braccio e lo strattonò a terra, si mise a cavalcioni su di lui e prese a dargli pugni in faccia, Spike era quasi divertito da tutto questo,
non le facevano male i suoi pugni, niente poteva più ferirlo come il discorso che gli aveva fatto quella mattina…
Ma dopo un po’ reagì e con un movimento veloce fu lui ad essere sopra di lei e questo lo eccitò per un attimo“come nei giochetti da letto che le piacevano tanto” pensò il vampiro.
“Togliti subito!” ordinò Buffy.
“Perché? Non ti piace più?” fece lui tentando di rubarle un bacio.
“Sei solo un vampiro senza cervello” urlò lei e riuscì con un calcio e separarlo dal suo corpo e ad alzarsi.
Anche Spike fu subito in piedi. La Cacciatrice era a pochi metri da lui e lo fissava in segno di sfida, lui era troppo preso da lei e la guardava compiaciuto.
“Per stanotte mi sono divertita abbastanza con te” disse lei e si diresse verso l’uscita del cimitero.
“Eh già, ma è questo quello che ti fa stare bene, vero? Usi le persone per sentirti meglio e poi le butti…
Buffy presto ti accorgerai che nessuno ti sarà più accanto, ti stai scavando il vuoto intorno…mi fai pena Cacciatrice e detto da un vampiro…”
Lei
continuava a camminare dandogli le spalle e ascoltando quelle parole le lacrime
le salirono agli occhi, si voltò nuovamente verso di lui e gli disse piena di
angoscia “Sei tu che mi fai pena Spike perché non riesci ad accettare che io e
te non possiamo essere nulla insieme.
Devi
lasciarmi stare o sarà la volta che il paletto nel cuore te lo metto
veramente.”
Spike rimase impressionato dalle sua parole, ma la vide piangere e capì che forse aveva esagerato un po’ troppo con lei. Fece per raggiungerla,
ma Buffy corse via piena di dolore e si dileguò per le strade di Sunnydale.
Dawn sentì la sorella entrare nella sua stanza e fece finta di dormire…in realtà era rimasta sveglia aspettandola…
Buffy si avvicinò piano al letto accarezzò i capelli di Dawn e le diede un bacio sulla fronte, dopodiché andò nella sua stanza e scoppiò a piangere,
Dawn la sentì e ne soffrì molto, era una settimana che tutte le notti Buffy piangeva chiusa in camera, decise che la mattina seguente ne avrebbe parlato con gli altri.
Buffy si svegliò tardi…aveva gli occhi un po’ gonfi per le lacrime e guardandosi allo specchio si disse “Buongiorno Cacciatrice”.
Si recò in bagno e si fece una doccia, poi chiamò Dawn, ma la sorella non le rispose…
“sempre la solita dormigliona” pensò Buffy.
Quando fu vestita e pronta entrò in camera di Dawn, ma il letto era rifatto e non c’era ombra della sorella in quella stanza e in tutta la casa…
Subito si allarmò e chiamò Willow per sapere se era con lei a pasticciare con gli incantesimi, ma nessuno rispose, allora fece il numero del Magic Box e infatti fu proprio Dawn a rispondere “Pronto! Qui è il Magic Box!”
“E qui è una sorella piuttosto seccata…Dawn che ci fai lì?”
“Buffy…scusa, stamattina dormivi e non volevo svegliarti…sono a far compagnia al signor Giles,…volevo prendere un po’ d’aria e…”
“Va bene, ho capito, ma potevi almeno lasciare un biglietto, mi hai fatto preoccupare!”
“Scusami Buffy, non ci ho pensato…comunque mi fermo qui e oggi pomeriggio vado a casa di….Willow!”
“Altri impegni sull’agenda, signorina?” fece Buffy sarcastica.
“Non preoccuparti, sono in mani sicure…”
“Va bene, a stasera allora”
“Sì, ciao Buffy, grazie”
Dawn mise giù in tutta velocità e guardò le facce di Willow, Tara, del signor Giles, di Xander e di Anya. “Non mi piace mentire a Buffy,
ma avevo bisogno di vedervi tutti insieme senza di lei…ha qualcosa che non va, tutte le notti quando torna dalla caccia piange nella sua camera per ore e si vede che sta soffrendo da morire…”
Il signor Giles prese parola “Beh, il ritorno dalla morte l’ha certamente sconvolta e ci vorrà un po’ di tempo prima che possa tornare la nostra vecchia e forte Buffy”
“Sì è sicuramente più vulnerabile…” aggiunse Willow guardando Dawn per rassicurarla.
“Ma io credo che ci sia dell’altro” insistette la giovane Summers.
“C’entra per caso Spike? Io lo uccido quel succhiasangue” scattò Xander irato.
“Xander, per favore…allora Dawn, Buffy ha solo bisogno che noi le stiamo vicino, ha più che mai necessità di sentire amore e calore attorno a sé.
Comunque se ti fa stare più tranquilla le parlerò appena posso.” concluse il signor Giles sistemandosi gli occhiali.
Buffy si sentiva vuota dentro… e tremendamente “sbagliata” era tornata dal paradiso e la prima cosa che aveva fatto era stata cadere tra le braccia di Spike…lui le era stato vicino, capiva cosa aveva provato, tutto il dolore… il senso di soffocamento quando ti svegli in una bara metri sotto terra,
e scavare per tornare in superficie, il fango nei capelli, sul corpo, in bocca….il senso di essere nel posto sbagliato.
Cercava di mostrarsi forte davanti ai suoi amici, di scacciare le lacrime che volevano uscire ogni volta che le dicevano “Buffy,
ti sei ripresa velocemente”…erano passati dei mesi, ma lei si sentiva a disagio come i primi giorni.
Non riusciva ad accettarsi, si faceva senso da sola…andare a letto con un vampiro come Spike…se lo avesse saputo Angel…eh già, ANGEL.
Negli ultimi tempi pensava spesso a lui, alla prima volta che avevano fatto l’amore, ai loro baci , all’amore infinito che c’era…da quando era tornata non l’aveva ancora visto, ma gli amici gli avevano detto che era presente al suo funerale ed era stato molto male.
Comunque non avrebbe avuto il coraggio di guardarlo negli occhi, non aveva nemmeno la voglia…
Non poteva scaricare il peso di quella situazione su Dawn e i suoi amici non l’avrebbero capita!!
E allora Spike ritornava nella sua testa, lui le era stato vicino, molto vicino…e lei si era comportata così male con lui…
L’aveva usato? Non avrebbe saputo dare una risposta, ma sapeva che faceva di tutto per far apparire agli occhi della gang Spike come un mostro che se approfittava di lei povera e debole…ma era tutta una montatura, lei lo sapeva bene, ma non capiva quello che provava, cercava di convincersi che era il perverso risultato dell’incantesimo del ritorno in vita, ma non ne era molto sicura.
Aveva bisogno di incontrarla, l’aveva vista abbastanza sconvolta la sera prima e voleva aiutarla, in fondo quando si parlava della sua Buffy l’orgoglio scompariva e restava solo tutto il bene che le voleva…doveva capire perché l’aveva trattato in quel modo, non ci credeva che tra loro finisse così…
avrebbe aspettato l’arrivo della notte.
La giornata era volata e la notte era alle porte, Dawn rimaneva a dormire da Willow e la Cacciatrice fu felice, perché aveva voglia di stare a caccia fino all’alba…
Buffy indossò la maglietta rosa con la scritta “sexy baby” che le aveva regalato Anya e un paio di pantaloni bianchi. Prese con sé il paletto e uscì di casa,
si incamminò verso il cimitero.
Buffy era arrivata e iniziò subito a lottare polverizzando due brutti tipi…compiva tutto come un automa: si avvicinava al nemico, lo stendeva con un pugno ben calibrato e poi decisa lo impalettava…
Non aveva più la stessa inventiva nella lotta, adesso quello che le premeva era uccidere nel minor tempo possibile, quasi per togliersi un fastidioso problema.
Spike la stava osservando da lontano, Buffy uccideva senza fare le sue famose battute, senza voglia e senza passione…era stanca e lui poteva percepire il suo bisogno di calore, nelle notti in cui la stringeva e la possedeva faceva di tutto per farla stare bene e Buffy non disdegnava,
anzi lo incitava facendolo eccitare sempre più…lui sapeva cosa le mancava.
Svegliandosi da quei dolci pensieri si rese conto che la piccola Buffy si era accorta della sua presenza e lo guardava stupita.
“Ma vuoi diventare il mio nuovo osservatore?” chiese ridendo, era felice di vederlo.
“Il senso dell’umorismo è una delle cose che amo di più di te…” rispose Spike.
“Beh, non sono stata campionessa di simpatia con te negli ultimi tempi…”
“Lo so bene Cacciatrice” fece Spike.
“Vorrei appunto scusarmi, farti capire…”
“Che ne dici di continuare la conversazione nella mia cripta?” la invitò il vampiro.
Buffy lo guardò strabuzzando gli occhi, lui capì e aggiunse “Non ti sto invitando nel mio letto, ma a fare quattro chiacchiere con un buon bicchiere di… beh, per te ho sempre una lattina di coca cola!”
Lei divertita lo seguì ed entrando nella cripta un senso di famigliarità e quiete la avvolse, non si sentiva così bene nemmeno circondata dai suoi amici..
Spike, che la precedeva , si sedette sul divano e le fece cenno di mettersi accanto a lui.
Lei controllando i proprio movimenti si accomodò lentamente vicino al vampiro ed emise una risata nervosa, lui la guardò intensamente…come era bella…
i suoi capelli morbidi, poteva sentire il profumo del balsamo che lei usava sempre, il profumo della sua pelle…e poi lo sguardo gli cadde sulla buffa maglietta rosa che indossava -sexy baby- c’era scritto e lui si mise a ridere.
“Che c’è da ridere?” chiese indispettita Buffy.
“Cacciatrice, la tua maglietta…è buffa, ma dice la verità!”
“Ah, la maglia…è un regalo di Anya, sai ha gusti eccentrici…” Buffy concluse con queste parole e si stupì di sentirsi tanto nervosa…in fondo Spike aveva solo notato una scritta, nulla di più, ma aveva paura che lui avesse capito che la metteva in forte soggezione.
“Buffy, sbaglio o sei un po’ tesa?”
Lei era sorpresa di come quel vampiro biondo riuscisse a farle provare delle emozioni…di come le leggesse dentro…da quando era tornata Spike era stato il suo unico punto di riferimento, sì, adesso che si specchiava nei suoi immensi occhi azzurri, capì che il sentimento che provava per lui, qualsiasi cosa fosse,
era vero e inaspettatamente le riempiva il cuore facendola sentire “a casa”.
“Tesa? No, sono felice di essere qui, sto bene con te”
Spike la guardò stupito, era davvero la Cacciatrice a parlare?…ma Buffy comprese in un attimo che lei era rimasta sempre la stessa e che qualunque strano sentimento provava per Spike, era inutile continuare a mentire a se stessa, gli prese la mano nella sua e per la prima volta da quando era tornata gli parlò a cuore aperto “Mi dispiace tanto per il male che ti ho fatto e non ti ho ancora ringraziato abbastanza per il modo in cui ti sei preso cura di Dawn mentre io…beh, insomma hai capito…grazie per l’amore che lei hai dato. Non sei uno qualsiasi Spike…ma io ho paura di te e di quello che sento”
Lui strinse la mano di Buffy e le disse “Briciola è parte di me, ho mantenuto la promessa, mi sono preso cura di lei…cercando di fare del mio meglio…
ma Buffy non devi avere paura di me…io, io…” ma la Cacciatrice gli posò un dito sulla bocca e sussurrò “Lo so Spike…ma sono io che devo capire.
Sono stanca di mentire, ma dammi tempo per adesso ti posso solo dire che tu sei nel mio cuore”
Detto questo si alzò e facendo un sorriso a Spike uscì dalla cripta, lui era rimasto stupefatto da quell’improvviso sfogo di Buffy e quasi non ci credeva…
si diede un pizzicotto, ma no, non stava sognando…era successo, finalmente Buffy aveva abbattuto il muro di freddezza che la divideva dalle emozioni…
Spike sapeva che tornando in vita si può piano piano riprendere coscienza di sé e del mondo o chiudersi a guscio ed eliminare i sentimenti per non soffrire più…e fu felice che lei avesse scelto di reagire all’apatia del ritorno.
-sei nel mio cuore- gli aveva detto…non voleva montarsi la testa, ma perché allora era così felice?
Perché comprese che la sua adorata Buffy stava tornando a VIVERE, e per farlo aveva scelto proprio lui.
La ragazza decise che per quella notte aveva fatto abbastanza, si recò a casa stanca, ma felice di aver finalmente aperto il suo cuore a Spike.
Si mise a letto tranquilla e lasciò che il sonno prendesse il suo corpo e lo portasse in mondi tranquilli e pacifici…almeno per la durata di una notte…
“Dawn, non so che pensarne…” Willow era in pigiama, seduta a gambe incrociate sul letto e di fronte a lei stava la piccola Summers tutta eccitata…
“Forse non è una cattiva idea” disse Tara che era seduta sul tappeto di fronte al letto.
Willow stringeva tra le mani un cuscino ed era pensierosa…
“Secondo me sarebbe una cosa che farebbe molto piacere a Buffy e magari lui potrebbe aiutarla a…stare meglio!” concluse con foga Dawn.
Tara ammirava la forza di volontà e il coraggio di quella ragazzina, possedeva davvero la forza della sorella e non si arrendeva mai di fronte a nessun ostacolo.
“Willow, Dawn ha ragione, non può che farle bene!” Tara si era alzata e aveva preso posto seduta vicino a Dawn.
“Beh…sì, avete ragione, ma mi preoccupa la fragilità di Buffy in questo momento…” Willow pensava che sarebbe stata un’emozione troppo forte.
“Comunque se siete d’accordo non vorrei dire nulla al signor Giles di questo, voglio solo che mia sorella stia meglio e voglio che torni a sorridere,
come una volta” Dawn abbassò lo sguardo e Willow si avvicinò e la strinse forte dicendole “Va bene, facciamolo…non dirò nulla a Giles. Sai, sei una sorella stupenda, Buffy è davvero fortunata!”
Tara fece una carezza a Dawn e sorrise.
Buffy si stiracchiò lentamente e aprì gli occhi…i raggi del sole avevano fatto ingresso attraverso la finestra e controvoglia guardò l’orologio: erano le 10.30!!
Aveva dormito fino a tardi quella mattina e quindi senza fare storie si alzò da letto.
Corse a vedere se Dawn fosse tornata, ma non la trovò nella sua camera…in cucina le aveva lasciato un biglietto: CIAO BUFFY!! SE LO LEGGI VUOL DIRE CHE TI SEI SVEGLIATA…SONO CON WILLOW E TARA A FARE SHOPPPING, CI VEDIAMO NEL POMERIGGIO…TI VOGLIO BENE, DAWN.
“Eh, se ne approfitta un po’ troppo Dawn, quando torna a casa devo spiegarle che questa casa non è un albergo! Oh mio Dio, mi sto comportando da mamma super apprensiva” pensò Buffy e decise che era giusto che Dawn si svagasse un po’, in fondo lei non era molto di compagnia.
Decise che sarebbe andata al Magic Box…chissà magari lì le avrebbero dato qualcosa da fare, si accorse infatti di essere agitata e non vedeva l’ora che calasse la notte per correre da Spike e sentirsi davvero viva!!
“Ma ti ha lasciata uscire di nuovo?” chiese Tara preoccupata a Dawn.
“Ehm…le ho lasciato un biglietto in cui dicevo che ero con voi per fare shopping…” si difese la ragazza.
“Solo per aiutare Buffy accettiamo queste piccole bugie” disse Willow facendole l’occhiolino; Dawn sorrise e disse “Allora, lo chiamò?”
Le due streghe annuirono convinte.
Dawn si avvicinò al telefono e compose il numero.
“Pronto, sono Dawn!”
“Ciao Dawn, che piacere sentirti, come stai?”
“Sto bene, grazie e tu Angel?”
“Insomma, potrebbe andare meglio…” disse il vampiro pensando all’assenza dolorosissima di Buffy.
Si sentiva davvero a pezzi, Buffy era l’unica che aveva davvero amato nella sua lunga vita di vampiro e la sua morte aveva fatto scomparire anche la sua voglia di parlare.
“Sai…non so come dirtelo, ma Buffy è tornata!!” concluse Dawn.
“Cosa???? Tornata? Buffy è morta…” Angel era rimasto scioccato.
“Sì era morta, ma con un incantesimo l’abbiamo riportata in vita e adesso è di nuovo tra noi e …”
Angel la interrupe “Ma quando è successo? E perché non mi avete avvertito?” il vampiro era davvero scosso.
“E’ successo mesi fa…saranno quattro mesi…Angel, non ti abbiamo avvisato perché volevamo che fosse Buffy a farlo con calma…solo che adesso lei soffre moltissimo e con noi non si confida, io volevo chiederti se volevi venire qui a Sunnydale ed incontrarla…”
“Ma lei sa di questa telefonata?”
“No! Io, Willow e Tara vogliamo farle una sorpresa…sai, sta affrontando un periodo duro e io penso che con te accanto possa ricominciare a vivere…magari tu puoi aiutarla, Angel ti prego” fece Dawn.
“Sono ancora frastornato per quello che mi hai detto…non mi sembra vero che la mia Buffy sia tornata tra noi, e credimi ne sono felicissimo,
ma non capisco perché non mi abbia avvisato lei” disse dubbioso Angel.
“Sai, è molto triste e si è avvicinata a Spike che…”
“Cosa?? Spike?? Ma che diavolo le ha fatto quello stupido, cosa c’entra??” ad Angel bastò sentire il nome di quel vampiro per andare su tutte le furie.
“Aspetta non le ha fatto nulla…Buffy e lui sono diventati più amici, ma tutti noi crediamo che adesso lei subisca la sua cattiva influenza…lei era così debole e lui era lì pronto a consolarla” Dawn doveva spiegargli della strana relazione che Buffy aveva chiuso da poco chiuso con Spike.
“Ma sono stati insieme? Cioè, hai capito…hanno avuto una relazione?” chiese sempre più affranto Angel.
“Buffy ci ha detto che è stato solo…solo, ehm…sesso tra loro. E da poco lei lo ha lasciato. Mi dispiace.” concluse Dawn.
“Ho capito benissimo, Buffy ha bisogno di me…non c’ero quando è tornata, se le fossi stato vicino Spike non avrebbe potuto approfittare di lei.
So che non è la mia Buffy quella che è andata a letto con Spike, lei non lo avrebbe mai fatto. Hai fatto bene a chiamarmi, anche se sono deluso voglio aiutarla… stasera sarò già a Sunnydale” disse Angel risoluto e pieno di speranza.
“Grazie, possiamo vederci a casa di Willow alle sette, va bene?”
“Certo, e Dawn non ti preoccupare vedrai che riuscirò ad aiutarla, ha bisogno di qualcuno che la capisca davvero”
La mattinata era volata via abbastanza lenta e Buffy aveva aiutato Anya al Magic Box, dovevano catalogare nuovi arrivi del Sudamerica.
E così cercava di tenere la mente occupata, ma ogni cosa la faceva pensare a Spike, era abbastanza allegra e tutti lo notarono. Perfino lei si stupì di questo stato d’animo che da troppo era rimasto sepolto dentro di lei.
Che pensare?? Non lo sapeva…non riusciva a definire quei sentimenti. Era felice, solare e per la prima volta dopo mesi era davvero contenta di essere di nuovo sulla Terra.
E pensare a come lo aveva trattato…si sentiva in colpa, ma era stato il giusto cammino per arrivare a capire davvero quello che sentiva per lui.
Innamorarsi di un vampiro…pensò ad Angel. Quello che aveva provato per lui era stato l’Amore con la A maiuscola, il primo amore,
i primi pianti di cuore, e quello che sentiva per Spike era qualcosa che ci si avvicinava molto.
Provava ammirazione e simpatia, desiderio e passione, forte amicizia e molto di più…
Un mare di emozioni le pulsava dentro e sapeva che sicuramente, quando sarebbe corsa nella sua cripta, lui le avrebbe chiesto cosa sentiva nel cuore e adesso lo sapeva…lei sapeva….!!
Angel arrivò puntualmente e si presentò a casa di Willow…dopo i saluti si accomodò in salotto e si fece pensieroso e chiese subito alle tre ragazze
“Quando incontrerò Buffy?”
“Oggi pomeriggio le abbiamo telefonato con una scusa, dovrebbe arrivare a momenti…come ti abbiamo già detto, lei non sa che sei qui” disse Willow.
“Non ci resta che aspettare adesso” disse Angel incrociando le mani e portandosele sotto il mento.
“Angel…” fece Dawn.
“Sì?”
“Non essere duro con lei…” lo pregò Dawn.
“Non temere, non vedo l’ora di vederla” rispose con un sorriso.
DRINN-DRINN
“E’ lei, vado ad aprire” disse Dawn.
La porta si aprì e Buffy disse alla sorella “Ma si può sapere cosa combini sempre da Willow??” e la abbracciò stretta.
“Vieni Buffy, c’è una sorpresa per te…” e prendendola per mano la condusse in salotto.
Appena la vide Angel saltò in piedi e si avvicinò a lei per abbracciarla, ma lei rimase a bocca aperta e riuscì a dire solo “Angel??” e si sentì la testa girare.
“Buffy, ho saputo che sei tornata…sono qui per aiutarti…sono così felice di vederti” stava per farle una carezza, ma lei si scostò prontamente.
“Io non mi aspettavo di incontrarti, mi cogli all’improvviso…sono anche io felice di vederti, ma non c’era il bisogno che venissi qui, non ho bisogno d’aiuto”
e si girò con faccia interrogativa verso Dawn, Tara e Willow.
“Forse è meglio se vi lasciamo da soli” dicendo così Willow e le altre due si precipitarono fuori, sbattendo la porta.
“Ti hanno chiamato loro, vero?” chiese Buffy capendo all’improvviso tutto.
“Sì, Dawn voleva aiutarti…dice che sei molto triste e io voglio capire e …”
Buffy si sedette sul divano di fronte a lui che si accomodò nuovamente.
Si guardavano negli occhi e la Cacciatrice si stupì di riuscire a sostenere il suo sguardo così a lungo.
“Dimmi qualcosa Buffy” disse il vampiro aprendo le braccia.
“Sono felice che tu sia qui…sai sicuramente avresti voluto ricevere la mia di chiamata, ma vedi quando sono tornata volevo ripartire da zero, cancellare il passato e vivere di nuovo…tu fai parte del mio passato e troppi ricordi riaffiorano quando…quando penso a te. Mi sei mancato davvero,
ma non c’è più quello che ci legava prima, sono successe troppe cose” disse Buffy incrociando le braccia e abbassando lo sguardo.
“L’importante è che tu stia bene, ti capisco…i nostri giorni sono lontanissimi e l’unica cosa che possiamo fare è pensarci con gioia…ma se mi hanno chiamato qui vuol dire che c’è dell’altro…cos’hai veramente?”
“Io non ne ho idea, perché non lo chiedi a loro??”disse irata e detto questo si alzò, seguita immediatamente da lui che la afferrò per un braccio, ma Buffy si sciolse da quella fastidiosa presa e gli disse “Lasciami in pace, adesso che sto capendo ciò che voglio non rovinare tutto! Torna a L.A per favore,
qui non puoi fare nulla”
“Non sei la stessa, non sei la mia Buffy…” disse tristemente Angel.
Lei aprendo la porta d’ingresso disse “La tua Buffy è morta molto tempo fa, quando l’hai lasciata per –il suo bene-, quando hai lasciato Sunnydale!!
E adesso non c’è più!!” dopodiché una lacrima le scivolò dal viso e corse via, Angel non la seguì, non sarebbe servito a nulla.
Correre, lei doveva solo correre…stava sfrecciando per le strade della cittadina, le lacrime che uscivano copiose dai suoi occhi non le permettevano di vedere dove stava andando, ma i suoi piedi sapevano bene dove condurla…
Buffy non riusciva a capire come avessero potuto chiamare Angel senza dirle nulla e credendo di sapere quello che lei stava passando…
Tutti, intorno a lei, pensavano di conoscere ogni cosa: Buffy si sente così perché…, Buffy ha bisogno di questo…, Buffy deve ridere di più…,
Buffy dovrebbe piangere…
Non li sopportava più con i loro consigli che lasciavano il tempo che trovavano, e poi Angel che era tornato per “aiutarla”, ma aiutarla in cosa??
Non aveva bisogno di lui, non avrebbe nemmeno voluto vederlo, con la sua solita aria seria da padre premuroso e preoccupato, nello sguardo cupo la certezza che lei non fosse tornata normale…ormai lo conosceva e leggere nei suoi occhi questo era stato peggio di pugni e schiaffi.
E poi il suo discorso –non sei la stessa, non sei la mia Buffy- come poteva contraddirlo? Non era più l’innamorata Buffy con cui aveva perso l’anima,
ma tutti cambiano, no?
Non poteva piombare nella sua vita così e sconvolgerla proprio nel momento in cui stava per scegliere la sua strada…non ne aveva il diritto…
Si fermò con il fiatone all’ingresso del cimitero e si sedette vicino a un albero…non riusciva a fermare le lacrime, sì stupì dell’effetto che le aveva fatto Angel, ed era arrabbiata con sé stessa perché non era riuscita a mantenere i nervi saldi di fronte a lui…
Buffy aveva perso la cognizione del tempo…si svegliò nel cimitero… “possibile che sia già le undici di notte?” pensò guardando l’orologio.
Si sentì tutta sottosopra e appena alzò lo sguardo il vampiro era lì a pochi passi da lei che la fissava con compassione.
“Stavi già dormendo quando sono arrivato e non ho voluto svegliarti, eri in pace…”
“Angel, che vuoi ancora da me?” chiese lei alzandosi in piedi e appoggiando la schiena al tronco dell’albero, era indolenzita.
“Sai già prima di arrivare qui ho saputo di te e di Spike, Dawn mi ha detto che adesso tu lo hai lasciato!!”
Buffy sapeva che prima o poi saltato fuori il vampiro biondo… “Sì, Spike mi è stato vicino, ma questo non ti interessa”
Nel frattempo il vampiro in questione era abbastanza preoccupato per non aver visto ancora arrivare la sua Cacciatrice, uscì dalla cripta e la sua attenzione fu catturata da alcune voci, quello che sentì fu questo…
“Invece sì, Buffy come puoi nutrire un sentimento per lui?? Non ha l’anima, è spietato!! Non è in grado di provare autentiche emozioni.
Non mi sarei mai aspettato un comportamento del genere da te”
“Senti, se sei venuto qui solo per farmi la predica morale allora faresti meglio ad andartene perché sono abbastanza cresciuta per scegliere con chi stare o no!” disse lei cercando di restare calma.
“Buffy, io non ti ho mai dimenticata…sei l’unica per me, io ti amo…se tu volessi riprovare io sono pronto ad amarti e tirarti fuori da questo abisso in cui sei caduta per merito di quell’imbecille”
Lei era rimasta senza parole, ma non sentì nulla al cuore, quelle parole dette in un’altra occasione avrebbero scatenato una tempesta emotiva,
ma non riusciva a provare nulla, dentro era fredda come il ghiaccio. Solo per Spike il suo cuore sussultava e si infiammava.
L’ennesima conferma di ciò che stava sgorgando dal suo cuore.
Il vampiro biondo era ancora in ascolto e ebbe paura del silenzio in cui Buffy si era momentaneamente chiusa, ma cosa ci faceva Angel a Sunnydale,
cosa voleva da lei? Non gli avrebbe permesso di portargliela via…come aveva fatto con Drusilla.
“Angel, sai hai ragione tu…” iniziò Buffy
Angel rise sollevato e si avvicinò di più a lei.
Spike sentì una lama trafiggergli il cuore come se fosse sempre battuto.
“…hai ragione su una cosa: sono cambiata e il ritorno in vita mi ha sconvolta…”
Angel l’avrebbe volentieri stretta tra le sue braccia e baciata per sempre.
Spike sempre più colpito nell’intimo si avvicinò a quella scena per vederla in faccia, era lei davvero?
“…ho compiuto tanti errori con me stessa e le persone che mi vogliono bene…”
Angel sempre più contento la ascoltava attento.
Spike era sconvolto, lei lo considerava solo –un errore a sé stessa-?? E le sue parole indimenticabili –sei nel mio cuore- dove erano finite in tutto questo??
“…ma di una cosa sono certa: in questo momento provo amore per la persona giusta…”
Angel la fissò e disse “Anche io ti amo Buffy, per sempre…”
Spike credeva che quelle parole avrebbero avuto su di lui l’effetto di un paletto appuntito.
“…possibile che tu non l’abbia ancora capito?? IO AMO SPIKE”
Angel aveva frainteso tutto, si era illuso di poterla avere ancora.
Spike uscì dal suo nascondiglio e veloce come un fulmine corse verso Buffy, che fu sorpresa di vederlo, la prese in braccio e la fece volteggiare per aria, rideva e piangeva…e le disse “Buffy anche io ti amo, lo hai sempre saputo…”
Angel capì che non c’era nulla che poteva più tentare di fare, Buffy era innamorata è capì che era felice… “se solo avessi compreso subito, se le avessi creduto…ecco quello che vedevano di strano in lei, quella luce che brilla nei suoi occhi: è l’amore per Spike” pensò Angel.
Il suo compito lì era finito si girò sconfitto e decise di far ritorno a Los Angeles.
Intanto i due amanti erano stretti in un abbraccio forte e continuavano a baciarsi senza smettere un attimo.
Spike dopo molto si scattò da lei e le chiese “Che voleva lui?”
“Nulla…era stato chiamato dagli altri perché mi vedevano triste…” disse lei con noncuranza.
“Ho capito, doveva avere l’effetto di una medicina per te!” le rispose lui sorridendo.
“Più o meno” disse Buffy.
“Come sei arrivata alla svolta?” chiese raggiante Spike.
“In fondo l’ho sempre saputo, il difficile è stato riconoscerlo e accettarlo…l’amore che provo per te è qualcosa di…unico!
Voglio stare con te e non soffrire più…” disse lei riprendendo a baciarlo.
“Amore, non ti farò soffrire mai, sei un diavolo di donna, sei l’unica Buffy”
Si guardarono dolcemente nelle pupille e tutto quello che Spike le disse fu “Che occhi stupendi…”
“Nei miei occhi c’è amore…ovunque c’è il mio amore per te…”