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“Mariposa” fan fiction scritta da Andrea Paroli
indirizzo E-Mail: mig2000@libero.it
pagina Web : http://digilander.libero.it/fanfiction/index.htm
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Trama della storia:
Prigione di Los Angeles…… una rivolta…… un furioso incendio……un corpo carbonizzato ……una bara che raccoglie i poveri resti di Faith…… un funerale triste e solitario …………… ma questa non è affatto la fine …… per la Cacciatrice rinnegata è soltanto il principio……… e tutto inizia, e prosegue, nel passato di una donna senza nome…
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MARIPOSA
(Seconda Parte)
Nota : Per quanto riguarda Faith, la storia ha inizio qualche settimana dopo il suo incontro/scontro, a Los Angeles, con Angel.
35.
Le foglie si aprono e ne emerge una figura………una giovane donna in tuta mimetica, dai neri capelli a caschetto…
… “Janning…è ora di darti il cambio…”… vorrebbe dire Millicent……ma le parole gli muoiono in gola………non riesce nemmeno a prendere fiato………troppo scioccata per la scena che le si presenta davanti…
…vicino al grosso albero dalla corteccia scura, nel punto dove dovrebbero trovarsi Janning e Thomlison……ci sono dei corpi…
…molti…
…corpi verdi e sinuosi, che si agitano sopra due corpi umani stesi a terra……i musi di serpente sporchi di sangue…………i sibili furiosi emessi da alcuni, per scansare i loro compagni che si ingozzano con le parti migliori……le grosse mandibole senza denti, che si tuffano nei corpi delle loro vittime e afferrano con forza pezzi di carne, strappandone via dei brandelli e ingoiandoli interi…
…le braccia spalancate……i toraci squarciati………la faccia di Janning non esiste più…… sostituita da un buco sanguinante……manca tutto l’avambraccio sinistro e il piede destro……… quest’ultimo, probabilmente, ingoiato insieme allo scarpone militare…
…Thomlison ha ancora una faccia visibile, per quanto sia imbrattata del sangue che fuoriesce dalla gola squarciata …………MA I SUOI OCCHI !!!…… …sbarrati… in un’espressione di orrore ………quello sguardo spaventato di chi vede la morte venirgli incontro………… e sa di non poter fare niente per evitarla…
…gli occhi, di un uomo morto, la stanno guardando !!!…
…il respiro di Millicent accelera di colpo……la mano che stringe il fucile, trema convulsamente… …l’arma viene alzata verso il gruppo di Serpentoidi che stanno mangiando come se niente fosse… ……troppo eccitati dall’odore del sangue e della carne fresca, per rendersi conto di non essere più soli…
…la mira viene presa a casaccio……in mezzo al gruppo………prima, la canna viene puntata in direzione di un Serpentoide più grosso degli altri……poi su un altro di medie dimensioni, ma più vicino a lei………poi su uno di loro, che sta staccando a morsi le dita di una mano di Thomlison…
…TROPPI…
…SONO TROPPI !!!……il fucile alzato che sobbalza nelle mani della terrorizzata ragazza………il dito che trema sul grilletto, mentre Millicent, vede la testa di un Serpentoide, tuffarsi a pesce nel petto di Janning e lottare qualche secondo con la cassa toracica, prima di riuscire a mordere i polmoni………se preme il grilletto, al massimo ne ucciderà uno…………forse due o tre, prima che gli siano addosso……forse anche quattro…………MA POI…
…già immagina, lei stesa a terra, mentre quelle creature banchettano con il suo corpo……mentre ancora respira…
…questo è troppo………TROPPO !!!…………sente qualcosa d duro che preme alla bocca dello stomaco e le ginocchia non sembrano più in grado di sostenere il suo peso…………DEVE CHIAMARE RINFORZI……ecco !!!…GIUSTO !!!…
…indietreggia di un passo e poi di un altro………ma il movimento viene notato…
…prima si alza una testa serpentina……poi un’altra si volta……e un’altra……e poi tutti gli altri Serpentoidi si mettono a fissarla con quei occhi neri e maligni…
…SILENZIO……………orribile e opprimente……dura solo per pochi secondi, ma lei ha il tempo di fissare negli occhi quegli esseri………e di essere fissata da loro…………poi una testa si contorce sul lungo collo e dalla bocca aperta esce un sibilo………come fosse un ordine……un altro sibilo risponde……e poi un altro…………un paio di Serpentoidi, si rimettono in piedi……le schiene piegate in avanti……le braccia protese per afferrarla…
…Millicent alza di scatto il fucile……ma per sparare, deve puntarlo verso gli avversari……fissare quei occhi piccoli e malvagi, che già la considerano il prossimo pasto……
…fissare attraverso il mirino quelle bocche aperte…… bramose di divorarla……
…si volta di scatto e prende a correre con le ali ai piedi, mentre dietro di lei, sente distintamente il tramestio di molti passi che la inseguono…
36.
È uno spettacolo strano……ORRIBILE ……ma strano…
…sorseggiare un caffè e guardare un demone ricoperto di una bava gialla, che insozza l’intera cella e il cristallo corazzato……… guardare questa scena ed essere, allo stesso tempo, interessato alla cosa e assolutamente indifferente…
…è una sensazione strana, appunto……come guardare un film dell’orrore da spettatori, mentre il mostro di turno, fa a pezzi le sue vittime…
…ma c’è altro da fare, si rende conto l’uomo in tuta azzurra………ci sono cose più importanti da fare che stare in piedi a perdere tempo……finisce in fretta il suo caffè e lascia cadere a terra la tazza di porcellana, che va in pezzi al contatto con il pavimento ………ma non fa niente !!!……ci sono cose più importati da fare ……… GIUSTO !!!…
…con passo sicuro, ma svelto, passa davanti a numerose celle piene di demoni……alcuni dei reclusi lo guardano semplicemente……altri ringhiano e colpiscono il vetro con tutte le loro forze, ma senza risultato……altri si accovacciano in un angolo e nascondono la testa…
…HANNO PAURA DI LUI…… alle volte fa questo giro davanti alle celle, solo per godersi questo senso di superiorità…… ma stavolta è diverso…… c’è altro da fare, adesso…
…l’uomo si ferma davanti alle porte di un ascensore e preme il tasto di chiamata……dopo pochi secondi di attesa, già gli sembra di essere stato ad aspettare per anni……DEVE FARE UNA COSA URGENTE ED IMPORTANTE…
…mentre, prende in considerazione l’idea di usare le scale, da un cicalino sopra le porte metalliche, viene un suono……e poco dopo le porte scorrevoli si aprono…
…l’uomo entra e preme il tasto di discesa………osservando con sempre maggior disagio il piccolo visore che mostra il numero dei piani che l’ascensore sta attraversando…
…MA QUANTO CI METTE ???……pensa impaziente l’uomo………poi prende una grossa boccata d’aria, per calmarsi……e riprende a fissare il rosso numero dei piani, che, come un conto alla rovescia, si avvicina al livello 3…
…e infine le porte si aprono di nuovo…………davanti ad un corridoio che termina dopo cinquanta metri, contro un muro di cemento armato……c’è un lieve ronzio nell’aria……una nota che viene emessa all’infinito…
…campo di forza invisibile ……… un muro, indistruttibile, che sembra fatto di aria tremolante…
…LIVELLO 3…… solo una decina di celle, in questo livello……non ci sono vetri corazzati che le chiudono……non servirebbero a niente……il LIVELLO 3, è adibito a celle speciali, per i demoni più potenti…
…le celle sono un doppio cubo……tre metri di cemento armato, come cubo maggiore……e dentro di questo, un cubo in una superlega metallica, che è rappresenta la cella vera e propria…
…e, come porta, un campo di forza, che attinge la sua energia direttamente dal piccolo reattore nucleare, due piani più sotto…………ma, in questo momento, solo nove celle sono occupate……e tutte da Serpentoidi……non che siano demoni di una forza spaventosa……ma il dottor Graund, rammenta l’uomo, ha deciso di tenerli isolati dalle altre cavie, per studiare il loro comportamento sociale…… vedere i loro rapporti sociali…………e baggianate del genere, commenta l’inserviente con una smorfia disgustata…
…ma del resto, se i Serpentoidi fossero stati creature tanto potenti da dover essere confinati nelle celle speciali, si sarebbe attivato tutto un meccanismo di sicurezza di cui, guardie armate e discesa al LIVELLO 3 solo con una speciale chiave magnetica, sarebbero solo la punta dell’iceberg…
…l’uomo lascia perdere questi pensieri, che lo distolgono DALLA COSA (VERAMENTE) IMPORTANTE e passa davanti alle prime celle……si ferma qualche secondo a fissarne gli occupanti……e questi, fissano lui…
…i Serpentoidi sono immobili ……quasi in trance…(sembra impossibile credere che fino a poche ore prima si sbattevano con forza contro le pareti metalliche e le colpivano con i pugni)……sono fermi, davanti alle barriera invisibile che li ha respinti tutte le volte che hanno provato a cercare l’uscita…
…in una cella, un Serpentoide è a terra in un lago di sangue……la faccia non esiste più……di sicuro ha provato ad uscire, cercando di mordere un campo di forza, che potrebbe tranquillamente respingere un Primorde scatenato…
…ad un altro, il braccio sinistro pende inerte lungo il corpo……l’osso che buca la pelle a scaglie, si vede perfettamente…
…l’uomo scuote la testa, come unico commento alla stupidità di questi esseri e si avvicina alla prima delle celle…………batte pazientemente i tasti sulla consolle alfanumerica posta a lato e passa alla cella successiva, ripentendo gli stessi gesti…………continuando, finché non disabilita tutti e nove i campi di forza e l’allarme ad esse collegate…
…
…all’improvviso, il debole ronzio, cala di volume fino a svanire ………il rumore è sostituito dal sibilo dei Serpentoidi………ora tutte le celle sono aperte………le creature, dopo qualche momento di disorientamento, escono nel corridoio, con passo incerto……sibilando l’uno all’altro……e fissando l’uomo, che li osserva immobile, per qualche interminabile istante…
…poi gli si gettano addosso, strappando la carne dal suo corpo, con le mandibole che si chiudono simili a poderose tenaglie, e colpendolo con i grossi pugni, fino a ridurlo in un ammasso di carne senza più forma…
…e mentre quattro Serpentoidi sono impegnati a divorare i resti dell’uomo, gli altri si dirigono verso le porte aperte dell’ascensore……esplorando quello strano, piccolo ambiente…
…fissando i pulsanti messi in rilievo su una delle pareti……e premendone uno, tanto per vedere a che serve…
…le porte metalliche si chiudono……e l’ascensore prende a salire…
37.
<CI ATTACCANO…> urla una voce all’improvviso…… così inaspettata, che molti Operativi, addormentati nei loro sacchi a pelo, mandano un mugugno come risposta, a quella voce fastidiosa…
…E ACCIDENTI……non è ancora il loro turno di guardia…… e hanno diritto di dormire fino all’ultimo minuto…… ma soprattutto, chi è quell’idiota che si mette ad urlare per svegliarli ???…
…poi, all’improvviso, realizzano cosa succede………alcuni sacchi a peli si aprono e ne saettano fuori delle figure, che afferrano le loro armi…
…TROPPO TARDI…
…la boscaglia esplode di colpo, in un turbinio di foglie, rami spezzati e sibili………dai cespugli emergono corpi dalle scaglie verdi e dalle teste di serpente……i loro corpi si confondono così bene con la foresta, che sembra questa averli generati, unendo insieme i colori che possiede…
…i Serpentoidi escono fuori e si lanciano in massa verso gli Operativi più vicini……
…uno di loro, Dannis Rayn, lotta qualche secondo con la sicura del suo mitragliatore……e quando infine riesce a sbloccarla e a puntare l’arma….……… non ha il tempo neppure per sparare il primo colpo…….…una figura dalla pelle verde gli si getta contro trascinandolo a terra, e schiacciandolo con il suo peso, mentre le mascelle si chiudono sul suo volto urlante…
38.
…Hibashi, dalla sua posizione del Loto, apre gli occhi di scatto e osserva la scena con quello sguardo allucinato……e all’improvviso un Serpentoide lo vede e gli si lancia contro con le braccia protese…
…l’uomo allunga la mano e afferra la spada infissa a terra………alzandola di scatto verso l’alto con un rapido e veloce movimento…
…due tonfi a terra……il sibilo furioso di un Serpentoide senza più mani…
…sangue scuro che sgorga dalle ferite……la testa che si contorce sul collo urlando il suo dolore solo con sibili furiosi……un veloce colpo di spada……e il demone cade a terra……… morto prima ancora di toccare il terreno…
…la testa spaccata al centro, fin oltre la sua bocca…
39.
…un colpo…… un Serpentoide cade a terra scalciando……un colpo…… su una testa verde compare un foro e il corpo cade a terra……un colpo……il fianco di un altro Serpentoide si squarcia e la creatura cade a terra sibilando furiosamente…
…la testa di un altro Serpentoide compare nel mirino del fucile di precisione……un colpo……la testa scompare……Jhon Smith accorre al fianco di Zachary Grant e, con il suo fucile a pompa, inizia a sparare contro un folto gruppo di avversari………la mira sua non è precisa come quella del compagno, ma la calca dei Serpentoidi è tale, che comunque, colpisce qualcosa ad ogni colpo…
…i corpi verdi si abbattono di continuo sul terreno……andando a cadere sui loro compagni morti………quando, all’improvviso, il gruppo di Serpentoidi si dilegua, allargandosi ai lati, lasciando un solo loro compagno a fare da bersaglio ai due Operativi…
…un colpo della carabina………il petto centrato in pieno…
…il boato del fucile……la rosa di pallini fa da contorno alla pallottola sparata da Grant…
…ma il Serpentoide non cade a terra………rallenta qualche istante, giusto il tempo di riprendersi dal duro impatto del metallo………poi lancia un sibilo furioso e si lancia alla carica…
…c’è un attimo di sospensione……i due uomini fissano la creatura correre verso di loro…… L’ HANNO CENTRATO IN PIENO……ma non solo, non è morto……ma continua ad avanzare…… è qualcosa difficile da digerire………soprattutto se “quello che doveva essere morto” è un bestione di cento chili che punta dritto verso di voi…
…poi l’attimo passa…
…Jhon Smith continua a sparare come un forsennato contro il Serpentoide, ormai, sempre più vicino……riuscendo soltanto a farlo rallentare ad ogni colpo………accanto a lui, Grant, sparato l’ultimo colpo, toglie il caricatore dal fucile e si fruga disperatamente nelle tasche, per cercarne un altro……abbassando lo sguardo di proposito per non fissare il demone a pochi metri di distanza da loro due……concentrandosi solo sul caricatore da prendere…
…click…
…un rumore orribile da sentire, quando si è impegnati in una sparatoria…………Jhon Smith preme ancora il grilletto, movendo il percussore del fucile……ma senza risultato ……fissa il suo fucile con sguardo folle……poi afferra la canna arroventata, lanciando un grido di rabbia, simile a quello di un’animale inferocito… ed alza la sua arma scarica verso il cielo……e si lancia verso il Serpentoide mulinellando quella sorta di clava…
…ma quando questa si abbatte sulla testa della creatura, il legno del calcio va in pezzi per il forte impatto……la testa del Serpentoide viene sbalzata di lato…
…Jhon Smith fissa incredulo il mozzicone del suo fucile, mentre il collo del Serpentoide, lentamente, fa tornare indietro la testa………le mani ustionate dell’uomo si aprono e ciò che rimane del suo fucile cade a terra………il collo scatta……e le mascelle si chiudono sulla sua gola……il collo scatta di nuovo……e la gola viene squarciata…
…Jhon Smith (alias Thomas Falson) retrocede di qualche passo……una mano portata alla gola per tastarla e capire il motivo per cui gli fa così male………le dita che si bagnano di un liquido caldo e appiccicoso……la gola gli fa male…… qualche pensiero, sul fatto che c’è una sorta di piano ……… uno schema ……… sul fatto di uscire vivo da una missione in una giungla……cambiare nome……far perdere le proprie tracce … e poi morire…in una missione in una giungla…… …… a queste considerazioni vorrebbe ridere ……ma le ginocchia gli vengono meno e cade a terra……la testa sbatte duramente sul terreno ……ma lui non se ne rendo neppure più conto…
…il Serpentoide, con le labbra ancora sporche di sangue, gira il suo lungo collo e fissa un altro di quei strani esseri…
…LO SPARO…
…la mira è precisa……… il bersaglio viene centrato… la pallottola da 7,62 , la prima del nuovo caricatore, del fucile di precisione di Zachary Grant, colpisce in pieno l’occhio destro del Serpentoide………e dopo aver bucato il bulbo oculare…… essere entrata nel cranio… aver trapassato il piccolo cervello…… termina la sua corsa sbattendo contro il cranio rinforzato, scheggiandolo con forza…
…il collo del Serpentoide si piega di colpo……insieme al resto del corpo……e cade a terra morto…
40.
È un’inferno di fuoco e fiamme……lampi improvvisi nel buio……sibili di pallottole ……corpi che si abbattono…
…ma altri che continuano a sbucare dalla boscaglia……poi, all’improvviso, qualcosa di veloce esce fuori di colpo, dal folto degli alberi………è simile ad una folata di vento, tanto è veloce……dietro di sé lascia solo un turbinio di foglie e rami rotti che galleggiano nella sua scia per qualche secondo prima di cadere verso il terreno…
…Sven “Olaf il Vichingo” Peterson, è il primo a vederla chiaramente………accanto a lei, Lien Wu continua a sparare con il suo mitragliatore, abbattendo tre Serpentoidi…
…Peterson vorrebbe chiamare la compagna e avvertirla……ma il suo sguardo è calamitato dalla “cosa” che sta arrivando…
…aguzzando lo sguardo……capisce che si tratta di un Serpentoide, ovviamente……… ma c’è qualcosa di strano…… qualcosa in questo Serpentoide……
…ma prima che possa far luce su cosa c’è di bizzarro……la veloce folata di vento passa accanto a lui……Sven sobbalza all’improvviso, mentre Lien si volta verso di lui, sorpresa da questa insolita raffica d’aria…
…la ragazza vorrebbe dire qualcosa……ma le parole non gli escono di bocca……in piedi, ad un paio di metri da lei, dal collo decapitato di Sven Peterson, un fiotto di sangue zampilla allegramente…
…poi le gambe dell’uomo cedono e il corpo cade a terra……ad una decina di metri di distanza, la bionda testa di Sven, finisce di rimbalzare e si ferma, osservando con gli occhi sbarrati, la battaglia………
…senza, del resto, esserne più interessato…
41.
…quello che sente è solo una folata di vento……non perde neppure tempo a pensare……si abbassa di scatto mentre qualcosa passa velocemente sopra di lei………il risucchio dell’aria è talmente forte, da farla quasi cadere a terra…………alza lo sguardo giusto in tempo per vedere la “cosa”, sparire nelle folte foglie di un albero…
…e finisce lì…
…ma non ha più tempo di pensare……un gruppo di Serpentoidi sta caricando nella sua direzione… … le braccia protese in avanti e le dita che si aprono e chiudono di continuo……pronte ad afferrare……e stringere con forza……e stritolare…
…… non sanno fare altro…… ma lo fanno dannatamente bene…
…estrae dalla fondina la sua pistola…(…NON È LA SUA ARMA……è un pensiero strano……lo ha ogni volta che stringe in mano un’arma da fuoco o un pugnale…… sente che quelle non sono le sue armi……ma non sa spiegarsi cosa voglia dire quel groviglio di sentimenti che la portano a tali pensieri…)…e poi spara…
…spara e continua a sparare fino all’ultimo colpo…
…accanto a lei, si unisce qualcuno che raddoppia il suo volume di fuoco contro il gruppo di Serpentoidi…
…Click ……fa la sua arma all’improvviso…<Ricarica…> ordina la voce fredda e, incredibilmente, calma di Marten (la possibilità che sia davvero un robot con aspetto umano, non è stato ancora confermata……ma neppure scartata del tutto…) ………dalla giberna ripesca un caricatore e si affretta a ricaricare……click………fa anche la pistola di Marten…
…preme l’espulsore e il caricatore cade a terra……con movimenti precisi ne afferra un altro e lo mette al posto del vecchio, riprendendo a sparare………i movimenti sono impersonali…… ripetitivi e precisi, come un computer che esegue un’operazione di calcolo…
…le pallottole sparate da Marten riprendono ad abbattersi sul gruppo di Serpentoidi …mentre ancora lei sta inserendo il suo caricatore nella pistola…
…qualcosa le brucia nel petto……… non lo vuole ammettere nemmeno con lei stessa, ma è quasi invidiosa della gelida professionalità di “iceman”………che riesce ad abbattere due Serpentoidi nel tempo in cui lei impiega a riprendere a sparare…
42.
Sono arrivati di corsa, appena sentiti i primi spari………e d’improvviso, uscendo dal fogliame, Nina Gutierrez e Oliver Tersch, si sono ritrovati in piena battaglia…
…sono corsi avanti per dar man forte ai loro compagni…e il boato del “Le Matte” di Tersch si è fatto subito sentire, sovrastando tutto il combattimento……… due Serpentoidi sono stati sbalzati indietro e sono caduti a terra senza più rialzarsi…
…uno di loro ci ha anche provato………ancora vivo, nonostante i pallettoni abbiano scavato solchi sanguinanti nel petto………ma Nina ha messo mano alla sua pistola e ha continuato a bersagliare la testa del Serpentoide, finché questa non si è più mossa…
…e d’improvviso, la cima di un albero è esploso in foglie e rami, portate via da una feroce raffica di vento…
…Nina Gutierrez (25 anni…originaria di Puerto Rico…sposata con due bambini di 2 e 3 anni, Operativo di sesto livello…nome in codice “Rosa”…il marito, la prende in giro, chiamandola con questo nome ……… “questa è la mia ultima missione”……lo dice sempre…… ma, ormai, è drogata di adrenalina……non riesce a fare a meno di rischiare la vita……DI RISCHIARE OGNI VOLTA… la reale possibilità di farsi, davvero, assegnare a qualche unità investigativa, non è mai stata presa in seria considerazione…)… si gira di scatto…
…ma non abbastanza in tempo…
…il corpo ha una contrazione improvvisa, quando la “cosa” passa accanto a lei, ad una velocità folle, strappando da terra, addirittura le foglie delle piante più piccole…
…la sua mimetica viene lacerata all’altezza dello stomaco…… e un fiume di sangue le inonda il resto dei vestiti……la ferita al petto è talmente estesa da andare da un fianco all’altro……e talmente profondo, da non aver toccato la spina dorsale per soli due centimetri…
…Nina barcolla indietro per qualche istante……il corpo, a metà del petto, si piega in avanti così tanto da dare l’impressione che lei sia diventata una bambola snodabile…
…poi si affloscia e cade a terra con gli occhi sbarrati……non ha neppure visto come è stata uccisa…
…la “cosa” cabra di colpo e si innalza nel cielo……poi si rituffa nel fogliame di un albero… …sicura e nascosta……… ricaricando le energie per il prossimo balzo………e ci potrebbe anche riuscire……se sotto l’albero non fosse arrivato un imbestialito Oliver “Le Matte” Tersch……che ha visto sia la morte di una compagna…… sia il rifugio del suo assassino…
…i denti serrati da far male……lo sguardo spiritato e il volto paonazzo dalla rabbia……il fucile carico viene alzato………gli occhi che fissano qualcosa di grosso che si muove pigramente tra i rami in alto… …qualcosa che passa lentamente da un ramo all’altro…… senza fretta…… movimenti calmi…
…il fucile alzato in alto il più possibile……e il grilletto premuto con rabbia…
…un boato assordante……un fiume di pallettoni sale verso l’alto e arriva a bucare le foglie in cima all’alberlo……a tranciarne i rami……a perforare da parte a parte un essere vivente…
…passa qualche secondo………l’eco dello sparo ancora risuona nell’aria…….e, come un frutto troppo maturo, qualcosa cade a terra……sibila di dolore, con il corpo ricoperto di pallettoni…… cerca di muovere le grosse ali triangolari………ma senza risultato……una di queste è completamente sbrindellata…
…la testa del Serpentoide si agita sul collo emettendo sibili distorti……Tersch gli si avvicina, imprecando di continuo e lottando con il fucile per poterlo ricaricare………i suoi movimenti sono sconnessi e confusi……la rabbia che lo anima è troppo grande per svanire, dopo aver ferito gravemente l’assassino di Nina…
…troppo grande, TROPPO, per limitarsi soltanto a vederlo morire dissanguato…
…infine Tersch riesce a ricaricare il fucile e lo punta direttamente in testa al Serpentoide………la bocca di questi si apre e ne esce un sibilo misto a sangue…i suoi occhi neri fissano quelli dell’uomo …… quegli occhi, poco oltre le canne della sua arma…
…il boato…
…la testa del Serpentoide e gran parte del collo, scompaiono di colpo, in un’esplosione di fuoco e carne…
…qualcosa di caldo bagna il volto di Tersch……ma lui nemmeno si ripulisce la faccia dal sangue del Serpentoide…
43.
Il corpo del Serpentoide si abbatte a terra e giace immobile……dietro di lui una scia di cadaveri di suoi simili………un gruppetto di sopravissuti si ferma di colpo lanciando sibili di sfida……a cui, però, rispondono le canne delle armi……due demoni cadono morti nello stesso momento…
…gli altri, arrivati al limitare della boscaglia, vi si infilano di corsa, e scompaiono in essa…… lasciando dietro di sé, soltanto l’ondeggiare stanco delle foglie verdi……lasciando dietro di loro, i corpi di una trentina di compagni…
…è stato un massacro !!!……senza mezzi termini…… ed, il tutto, non è durato più di venti minuti…
44.
…figure solitarie si muovono nel campo……ogni tanto viene esploso un colpo che elimina un Serpentoide ferito…… o ne sottrae un altro alla lenta agonia per dissanguamento…
…tutto è avvolto nella penombra…
…i fuochi che davano un po’ di luce e calore, sono svaniti……seppelliti dai cadaveri che vi si sono ammassati sopra……… l’odore di carne bruciata è rivoltante…
…ci sono delle ombre che si muovono……sono figure in tute mimetiche……si aggirano per il campo di battaglia, cercando i volti dei compagni…
…ci sono dei nomi che vengono chiamati……ad alcuni viene data una risposta…… un grido per dire “SONO VIVO”…… …… ad altri, la sola risposta è un mortale, lungo, silenzio…
…poi il gruppo si riunisce……e il conteggio viene fatto……altri quattro Operativi morti sul campo…
<Janning !!!…> esclama di colpo Navarro…<…non lo vedo……dov’è ???…> domanda a nessuno in particolare…<…JANNING…> inizia ad urlare… <JANNING…> urla ad alta voce…ma nessuno risponde…
…<È morto…> esclama Millicent, facendosi avanti………le braccia incrociate sul petto……strette fin che è possibile……<…. è morto……insieme a Thompson…> … il corpo trema leggermente…
…silenzio…
…<Questa non è una missione……è un massacro…> esclama con voce stridula Lien Wu………… nessuno fa commenti…… <Dobbiamo tornare indietro…> grida, in maniera quasi isterica, fissando uno ad uno i presenti… <… non siamo più in grado di proseguire la missione……… un altro attacco dei Serpentoidi e siamo morti………TUTTI QUANTI… > ……diverse occhiate vengono scambiate tra i presenti…… ma quegli sguardi, non si fermano, mai su un paio di occhi azzurri…
… quelli di Marten…
…<Niente è cambiato……la missione va avanti…… questo è tutto…> esclama lui con, il solito, tono di voce fermo …<Ma……GUARDA …> inizia Lien facendo un cenno con il braccio, per indicare il campo di battaglia… <…arrivano ad ondate di venti o trenta alla volta……… e la prossima non riusciremo a respingerla…………siamo spacciati se proseguiamo…>
…Marten, con un gesto veloce, estrae la pistola dalla fondina……non la punta contro nessuno e si limita a tenerla stretta in mano, lungo il fianco…
…<Donovan…> chiama lui……e Millicent sembra riscuotersi da un sogno…… la testa si volge un paio di volte……poi capisce che hanno, davvero, chiamato il suo nome e fissa Marten……negli occhi neri della ragazza c’è una sorta di incredulità…
…<Come fai a sapere che Janning e Thomlison, sono morti ?…> domanda Marten con voce gelia……… PAUSA ……qualche secondo per assimilare la domanda…<…io… li ho visti…> risponde infine… la voce è poco più di un sussurro…<…ho visto……che li divoravano…> <E non ti è passato per la testa di sparare contro i Serpentoidi ?…> la voce fredda, contiene una nota di rabbia <…ma invece di fare questo, ti sei data alla fuga……non è vero ???…> <…ma…… ma che po…… potevo fare ???…> balbetta lei, mentre indietreggia di un passo…… il suo sguardo è come quello di un’animale in trappola…… e i suoi occhi cercano di fissare un volto che sia solidale con lei… <Erano morti ……MORTI !!!… che avrei potuto fare ???…> grida…… prendendo ad ansimare subito dopo…… per qualche strano motivo, non riesce più a respirare in modo normale ……<Non certo fuggire via…> risponde Marten… <…e ben di peggio, scappare proprio nella direzione del campo… ……praticamente, ce li hai tirati addosso…> <MA……ma io…> un passo all’indietro… < Articolo 10…> esclama Marten, citando a memoria il regolamento interno <… è punibile una condotta errata che porti alla more di uno o più compagni…… Articolo 26 …viltà di fronte al nemico ……questi due reati, sono punibili solo con la morte…>……la pistola si alza… Millicent fissa incredula e spaventata il foro oscuro della canna……poi da questa erompe una fiammata di luce……… poi una seconda…………ma la ragazza ha il tempo di vedere solo la prima…… le pallottole le centrano il torace e la buttano a terra…
… due colpi risuonano nell’aria, facendo sussultare alcuni degli altri Operativi…
…Millicent Donovan, colpita in pieno petto, cade e inizia ad ansimare con forza…… come se potesse trattenere dentro di se l’ultimo respiro che le resta…
…non può essere vero……pensa stupita…
45.
La porta si spalanca all’improvviso……il dottor Alan Hillman sobbalza di colpo sulla poltrona girevole e si gira, fissando lo sguardo sconvolto del suo collega, il dottor Alex Graun…
<Che succede ???…> chiede Alan ……poi gli occhi gli cadono sull’oggetto in mano al suo collega …… un’ascia antincendio…… dalla lama goccia a terra un liquido rosso e denso…… parte del camicie è sporco di macchie rosse……… d’improvviso l’arma viene alzata verso l’alto…… gli occhi sbarrati e quello sguardo folle……… e il dottor Graun si scaglia contro il suo collega…
…ma non riesce a fare nemmeno tre passi all’interno dell’ufficio…… una pioggia di pallettoni lo centra in pieno petto ributtandolo indietro e facendolo stramazzare a terra……morto ancor prima di toccare la moquette celeste…
…la mano del dottor Hillman, stringe in maniera spasmodica, il fucile a canne mozze, fissato sotto la scrivania …
… “suppellettile” indispensabile quando si lavora in un centro di ricerche come quello……… ma tutte le volte che ha pensato a quando sarebbe stato il caso di servirsene, mai avrebbe creduto di doverlo usare su un suo collega e amico…
…passa qualche momento in cui si limita a fissare il corpo a terra…… poi sconvolto, lascia la presa del fucile, sprofondando nella poltrona e non facendo nient’altro che respirare grosse boccate d’aria per diverso tempo…
…ma il corpo di Alex Graun non si rialza per dire che è stato tutto uno scherzo…… l’ ha ucciso !!! ……ha ucciso il suo amico !!!…questa ammissione lo atterrisce completamente…
…e d’improvviso, un rumore, oltre la porta aperta, lo avverte della presenza di qualcun altro…
46.
Tutto si è svolto così in fretta che lei non è riuscita neppure a muoversi ……non poteva succedere davvero…………la pistola che si alza e spara…
…il corpo di Millicent a terra…… il suo petto che si alza e abbassa in maniera irregolare…… sempre più lento…… sempre più difficile ricavare ossigeno dai polmoni pieni di sangue……si getta a terra, vicino al suo corpo…… Millicent apre la bocca per dire qualcosa…… si avvicina per ascoltarla…… che altro potrebbe fare ???……< … non…… vo…… voglio…… morire…> esclama in un sussurro incerto…… lei sente le lacrime salirgli agli occhi e non ne comprende il motivo…… e fa l’unica cosa possibile…… le afferra una mano e la stringe con forza……cerca di darle coraggio in questo ultimo istante…
…la mano di Millicent ha una contrazione improvvisa, che si ripercuote su tutto il corpo………… poi ricade inerte……è tutto finito………una vita stroncata all’improvviso………… fissa il corpo a terra… la testa voltata di lato…… gli occhi aperti……poi si volta a guardare Marten, proiettando su di lui, tutto l’odio che sente…
…Nicholas le risponde fissandola freddamente…… la pistola fumante è ancora in mano…… e solo dopo qualche secondo, viene rinfoderata con un movimento lento e calcolato…
…<Preparatevi…… ci mettiamo subito in marcia…… equipaggiamento leggero……tenete solo lo stretto indispensabile…… e distruggete tutto quello che non portate via…> …poi si volta verso Murcheson che sussulta all’improvviso……anche lui stava dividendo il suo sguardo tra il corpo di Millicent e la figura di Marten…… finché questi non lo ha guardato dritto negli occhi…
…<Organizza la squadra…… avete dieci minuti…… vi precedo per un centinaio di metri…… Navarro, tu con me…> ordina Nicholas facendo un cenno all’Operativo in questione……questi annuisce e sguaina il suo machete, tenendolo ben saldo in mano…………e già che c’è infila la pistola nella cintura, da dove può estrarla più velocemente…
…il gruppo attorno a lei si divide con una velocità sorprendente, tutti quanti diretti ai loro zaini, per eliminare tutto il peso superfluo………i due, Marten e Navarro, partono nello stesso momento e si incamminano nella stessa direzione dei Serpentoidi che sono riusciti a fuggire……si immergono nella boscaglia e scompaiono tra di essa…
…e per tutto il tempo, lei non fa altro che stringere con forza il calcio della sua pistola (“non è questa la tua arma”……sussurra una voce nella testa…) ……e nell’istante stesso in cui sta per alzare l’arma e sparare, una mano gli si posa sulla spalla…
…sobbalza di colpo, voltandosi e trovandosi a fissare il viso severo di Hibashi………questi scuote la testa per dissentire …… sembra quasi che gli abbia scoperchiato il cranio e abbia letto nei suoi pensieri…
…<Gli ha sparato………… l’ ha ammazzata senza pietà……… come un cane…> esclama lei ……si sente di nuovo sul punto di mettersi a piangere e, ancora, non ne comprende il motivo…… in fondo Millicent Donovan neppure la conosceva………MA …… ma non si può uccidere così una persona ……NON È GIUSTO !!!…
…poi Hibashi Yomita, apre la bocca, e per la prima volta da quanto lei ricordi, fa sentire la sua voce … …<Millicent non era fatta per le missioni attive…> esclama lui………la voce è profonda, cavernosa……… parla abbastanza bene l’inglese…ma ha ancora un pesante accento…… …e il tono della voce……… sembra ……stanco ???… triste ???…… < …e per questo motivo…è stata scelta, proprio, per una missione attiva…> conclude lui…
…INTUIZIONE !!!…… il germe di un’idea le balza in mente……ma le conclusioni a cui porta, anche se sono ancora vaghe, sente che sono orribili…
…<…che………che vuol dire ???…> balbetta lei, (Era viva……… appena venti minuti fa era viva…si è presentata, dandole la mano !!! ……forse voleva essere sua amica ???………non lo potrà mai sapere…) … <Le Operazioni che mettono in campo un alto numero di Operativi, sono sempre le più pericolose……quelle per cui, anche se vengono portate perfettamente a termine, non tutti sopravvivono…… e negli effettivi di queste missioni, ci sono sempre uno o più “Millcent” ………persone che stanno per cedere …… che non possono reggere lo stress continuo………… ci vengono messe apposta…>
…il piccole germe sta cercando di diventare qualcosa di definito <Questa è una Missione Profonda …> riprende Yomita…<…significa, che non abbiamo e non avremo, alcun tipo di appoggio dal resto del gruppo…… e per uscirne, vivi, possiamo contare solo sulle nostre forze ……solo sul sostegno, dell’uno sull’altro………e in una catena con un anello debole…> la frase viene lasciata in sospeso ……e solo dopo che lei ha assorbito tutto questo, Hibashi riprende a parlare… <In situazione, pericolosa, come questa…solo un caposquadra freddo e insensibile … l’applicazione rigida del regolamento… e la paura di un’orribile morte… …possono tenere unita tutta la squadra…… fargli affrontare ogni pericolo senza esitazione……fare in modo che qualcuno, anche se non tutti, possa tornare a casa vivo………per questo motivo, Millicent Donovan, del tutto inadatta alla missione attiva, era stata scelta proprio per una missione attiva……>…… il piccolo germe è diventato una frase ben definita……ma lei si rifiuta di accettarlo…
…perché non può essere vero !!!… non può essere !!!…ci deve essere un limite alla crudeltà… …deve esistere quel limite……DEVE !!!…
…<SI…> conferma il giapponese, fissando il volto contratto di lei, come se le avesse letto nella mente…<…Millicent Donovan…era un agnello sacrificale……… la sua valutazione personale, probabilmente, diceva che avrebbe ceduto in caso di forte stress……se si fosse trovata faccia a faccia con il pericolo……e così è successo……… Marten ha applicato il regolamento alla lettera, eliminando un Operativo che aveva infranto il regolamento e aveva messo in pericolo la vita degli altri……in questo modo ha riconfermato il suo ruolo di capo squadra, duro e inflessibile ……ha fatto vedere, a tutti gli altri, che non avrà alcuna esitazione ad uccidere i suoi stessi compagni, se disubbidiranno agli ordini …… per la salvezza dell’intera catena, ha rimosso l’anello debole…… considerando tutto questo, d’ora in poi, il resto della squadra, lo seguirà docilmente……anche se la metà finale, fosse il cuore stesso dell’inferno…>
…detto questo Hibashi le passa avanti, non degnandola più di uno sguardo……raggiungendo, con passo calmo, il suo zaino…
…mentre lei, rimane ferma a fissare il corpo scomposto di Millicent Donovan…
…agnello sacrificale…
47.
La porta si spalanca all’improvviso……e le due, ormai familiari, figure dei guardiani in pesanti tute bianche, entrano nella stanza dalle pareti imbottite…
…appoggiata al muro, una figura con addosso una robusta camicia di forza, le fissa con disprezzo…
…i suoi capelli corvini sono ancora ben lontani, da raggiungere la folta chioma di un tempo…ma, se non altro, sono cresciuti quel tanto che basta, per coprire le cicatrici sul cranio…… …e forse li terrà in questo modo…… una sorta di taglio a spazzola………qualcosa che assomiglia ad un taglio militare……… non troppo lunghi ma nemmeno troppo corti…
…e poi…… perché no ???…… nuova vita, nuovo Look…
…<La Signora ti vuol vedere…> annuncia uno dei guardiani, mentre le si avvicina……e le piega il busto quel tanto che basta per potergli far sciogliere le cinture di sicurezza ………potrebbe anche reagire, una volta libera…… stenderli tutti e due, e fuggire fuori della cella…
…ma non arriverebbe, mai, neppure all’uscita del complesso…… ormai lo sa con certezza … (… dopo la prima volta, ha subito, quel dannato pulsante rosso, altre due volte……e altre due volte, è stata sul punto di strapparsi la gola a mani nude, pur di smettere di soffrire………ma prima che questo pensiero si potesse consolidare in una precisa volontà……… il dolore cessava……e lei restava a terra ad ansimare, senza più la forza neppure per muovere un muscolo……poi la rinchiudevano in una stanza dalle pareti imbottite e la lasciavano lì dentro, finché non si era calmata…)… …l’ultima cinghia viene slacciata e il guardiano la aiuta a togliersi la camicia di forza…… Faith si rialza in piedi e stira in aria le bracci doloranti… questa volta per quanto l’ hanno tenuta dentro ??? … dieci ore ???……di più ???……… quindici ???…
…dei due guardiani anche se non si vede la faccia, dietro quelle pesanti maschere da schermitore, si capisce che hanno un’aria impaziente…
…<Conosco la strada…> esclama la ragazza incamminandosi a passo tranquillo verso la porta aperta…
48.
I gomiti appoggiati sul tavolo di legno pregiato…le dita delle mani intrecciate e la testa appoggiata sui palmi…………nel complesso sembra una maestra che deve ascoltare la giustificazione di un’allieva indisciplinata…
…<Il dottor Keller…> inizia la Signora fissando Faith <…dopo la tua…… “visita di controllo” …… si è trattenuto in infermeria…… per farsi curare la mascella che gli hai fracassato……… e dato che la sua spiegazione, sullo svolgimento dei fatti, è solo farfugliamento confuso……sono curiosa di sentire qualcosa di più preciso da te…>
…Faith non risponde e si limita a fissare la donna dall’altro capo del lungo tavolo…… quello è il posto dove si riunisce l’Operativo Centrale…… la stanza dei bottoni…
…l’atmosfera di quella stanza è pesante……sa di stantio… …… di fossilizzato…
…<Perché non mettete un condizionatore d’aria ?…> domanda la Cacciatrice buttandosi a sedere su una delle poltrone di pelle e affondandoci dentro con tutto il corpo………una rapida mossa e i piedi, vestiti di pesanti scarponi, si appoggiano di peso sopra il tavolo…
…<Si graffia…> esclama la donna fissando severamente la ragazza………e questa, all’improvviso, sente una fitta alla testa……per ora niente di più che la puntura di uno spillo……ma lei SA che sta per peggiorare…
…senza perdere tempo, toglie i piedi dal tavolo e si alza in piedi………ormai riesce a riconoscere all’istante i primi segnali di quando quel (DANNATO, MALEDETTO) pulsante rosso sta per essere premuto del tutto………e infatti, il dito che stava iniziando a fare pressione, viene sollevato lentamente ……e non senza una certa riluttanza…
…c’è una smorfia sulla faccia di Faith……ma dura poco……la Signora si limita ad osservarla con un sorriso di scherno……se potesse, sa bene che la ragazza le salterebbe alla gola………ma anche la Cacciatrice, sa altrettanto bene, che non farebbe in tempo a fare due metri, prima di cadere a terra urlando dal dolore…
<Bhe…> inizia Faith con tono vago, osservando i quadri appesi nella stanza, e ignorando volutamente la donna <… quando mi ha fatto arrivare in infermeria…… per prima cosa, mi ha detto che detto che dovevo spogliarmi…… e l’ ho fatto…… poi mi ha ordinato di stendermi sul lettino ……e ho fatto anche questo…… ma quando lui ha preso in mano un “non-so-cosa-sia” pieno di punte taglienti e aghi…… ed era intenzionato ad infilarmelo “non-ho-capito-dove” … … io non ho gradito…… e dato che al primo “no, grazie… dottor Keller”, lui ha continuato lo stesso a tenere quel “non-so-cosa-sia” in mano……e aveva tutta l’intenzione di usarlo…… … ho pensato che dovevo spiegarmi più chiaramente…>
…detto questo si volge e fissa la donna con il miglior sorriso che riesce a sfoderare…… non vuol far vedere che ha paura…… ma le mani, dietro alla schiena, sono strette con tale forza da farle male… …… fra poco …… sentirà una fitta alla testa…… inizierà ad gridare ……… sembrerà che la pelle le venga strappata di dosso………… …… le sue orecchie si riempiranno delle sue urla…… ……
…<Adesso ho capito…> esclama la Signora, rilassandosi sulla poltrona……… limitando a fissare la ragazza… (…<Faith è instabile…> ha tuonato il dottor Derr <…questi scatti di violenza improvvisa, la rendono inadatta…> lo schermo che mostrava il faccia dell’uomo doveva, di sicuro, avere qualche guasto…… era impossibile che un volto umano, raggiungesse un tale tonalità di rosso…… <Ha aggredito Samuel Keller, con un violenza inaudita………… il nostro consiglio è che vada soppressa…… credo che anche l’Operativo Centrale, riterrà giusta questa decisione…> …… lei non ha risposto subito…… “l’Operativo Centrale” …… il dottor Derr gli ha sventolato in faccia, la vaga, l’ipotesi di scavalcarla, nell’ordine del comando……… deve trovare il modo di sistemarlo…… un giorno o l’altro… <Faith è viva…> ha commentano lei fissando tranquillamente quell’uomo……e dopo qualche secondo che l’uomo rimuginava su quelle parole, ha aggiunto altro <… se avesse accettato tutto quanto, passivamente…… prima o poi, avrei dato io stesso l’ordine di sopprimerla……… sarebbe stato inutile avere tra le mani un individuo…… una Cacciatrice, in questo caso…… a cui non importa più nulla di vivere… e che passa le giornate a vegetare in attesa della sua morte………… ma Faith, si sta svegliando……si sta adattando alla sua nuova “vita”…… risponde a stimoli esterni……e se qualcosa la minaccia, lei reagisce…… ed è quello che voglio da lei…> il dottor Derr voleva controbattere, ma lei ha salutato e chiuso la comunicazione …)
<Bene…> esclama Faith…<… adesso, pensavo di andare ad abbronzarmi……e magari fare un bagno………se mammina è d’accordo……> la faccia della ragazza si contrae in una, falsa, smorfia supplichevole ……sa di giocare con il fuoco, ma non resiste alla tentazione di vedere se riesce a scottarsi oppure no…
…<Rimettiti seduta…> ordina la donna……e il tono è diventato duro…… autoritario………la ragazza capisce che, stavolta, gli conviene obbedire alla lettera……e si rimette seduta… ributtando i piedi sul tavolo e limitandosi a fissare la donna con aria di sfida…
…la donna scocca un’occhiata, ma non dice nulla……poi preme un pulsante della tastiera incassata sul tavolo e dopo una parte della parete si apre con un leggero ronzio…………dietro di essa uno schermo televisivo, grande quanto la parete…
…<Ne posso avere uno uguale, nella mia stanza ?…> domanda Faith……la donna non presta neppure attenzione e preme un’altra serie di pulsanti……lo schermo, da nero, si illumina di colori e infine mostra l’immagine di una fattoria con tanto di fienile dalle pareti rosse…
<Questa che vedi, è una fattoria nello stato dell’Ohio…… esternamente, non è niente di più di questo……… ma sotto il terreno, c’è uno dei nostri centri di ricerca più importanti, per studiare le creature delle tenebre…>
…viene premuto un nuovo tasto e l’immagine cambia……e si anima…… adesso, vicino al fienile, si trovano alcuni furgoni e camioncini tutti uguali, ma senza insegne………attorno a questi, diverse figure in tute nere e armate, si muovono pigramente, formando campanelli e disciogliendo i gruppetti quasi di continuo…
…<Ci sono delle regole ferree per questi posti…> esclama la donna, riportando su di sé l’attenzione di Faith… <…ogni dodici ore, uno dei due capi ricerca, in questo caso il dottor Alex Graun o il dottor Alan Hillman, devono fare un rapporto sulla situazione…… in caso contrario, una squadra speciale interviene……… adesso…> la Signora si volta verso Faith, premendo un altro pulsante ……un ronzio riempie l’ambiente…
…l’immagine dello schermo, mostra un uomo, sulla cinquantina, in camicie bianco…… radi capelli biondi e occhiali dalla montatura d’oro…… <La situazione odierna…> esclama l’uomo … < ……non presenta nessuna novità……… a parte il fatto che stiamo, ancora, aspettando il materiale di ricerca che dovevate mandarci due giorni fa……a parte questo……e spero che il materiale arrivi entro la fine del prossimo millennio…… è tutto tranquillo………qui Alex Graun… Condirettore, centro di ricerca sette……… matricola due zero nove cinque cinque……… chiudo…> … l’immagine dell’uomo scompare e, al suo posto, riappare quella del fienile…
<Questo…> riprende la donna <…è il penultimo rapporto…e risale a dieci ore fa…… dopodiché, tre ore fa, ne abbiamo ricevuto un altro……dal dottor Hillman……… o almeno supponiamo sia lui…>…… nuovo tasto…… l’immagine sullo schermo non cambia, ma una voce, ne esce fuori…
< …lui……è ……… qui… > esclama la voce senza corpo……… tra una parola e l’altra ci sono delle lunghe pause….. e ogni volta, chi parla, sembra soffrire per aggiungere la parola successiva… < …è qui…… dentro…… lui…è……… …… ……dentro … ……noi……………… non……………… siamo … >……poi silenzio……… solo il fruscio del microfono………… poi, neppure più questo…
<Qualcuno ha disattivato il sistema di controllo interno…………… quindi non abbiamo idea di cosa stia succedendo…> la donna indica l’immagine in cui compaiono i due furgoni <… comunque sia, appena ricevuto questo “messaggio”, abbiamo inviato una squadra speciale per verificare la situazione…>
…nuovo tasto…
…nessun video, ma solo l’audio………e d’improvviso, l’ambiente dove si trovano loro due, si riempie di urla, ringhi bestiali e spari, che si abbassano di tono, all’improvviso, ma solo perché la donna ne regola il volume…
…<Squadra due… [SPARI] …squadra due… [URLA]… rispondete ……> <QUI DUE…> <White…[SPARI]…dove…… [URLA] attenti a sinistra !!!…… sparate [RINGHI] [URLA] ……Oswald …copri a desta del corridoio………… Squadra Due……White, dove siete ???…> <White è caduto, Signore… [RINGHI …URLA…SPARI]… sono Granger…> <Situazione Granger…> <Siamo bloccati sulle scale…[SPARI]…tra il quarto e il quinto……[URLA]… notevole resistenza … [URLA]… non possiamo avanzare…… [RINGHI] [SPARI] ci stanno respingendo…[SPARI]… [URLA] dobbiamo ripiegare……non siamo in grado……… ATTENZIONE!!!…… HILLERMAN …… TOGLITI DI MEZZO… [SPARI]…VIA DA …… [ESPLOSIONE]……> <GRANGER !!! …… rispondi GRANGER !!!… [SPARI]… Falson !!! …[SPARI]… Hillerman !!!… Vaquez !!!…… [SPARI] …… qualcuno risponda…> <SIAMO…> <RISPONDETE …[URLA] …SQUADRA DUE……[RINGHI] [SPARI] … DANNAZIONE !!!…> <…… [SPARI] …… NON E VERO…… [SPARI] ……MIO DIO !!!…NON…… > <SQUADRA DUE …… SQUADRA DUE…… GRANGER……> [RINGHI] [SPARI] [URLA] [SPARI] <Ripiegare…. .[URLA]… …ripiegare …[SPARI]… Walters !!!… [SPARI]… SOPRA DI TE !!! [URLA] [SPARI] [RINGHI] …ATTENTI ………… SONO…………… ATTENTI !!!…… ……… ……………………………>
… SILENZIO…
…<Questa è la situazione attuale…> esclama la Signora con il solito tono tranquillo……<… la squadra speciale era composta da dieci Operativi…………… una volta entrati nel complesso, hanno affrontato “qualcosa”……… e nessuno di loro è più uscito…>
…una morsa gelida stringe lo stomaco di Faith……… e si rende conto, che sta per succedere qualcosa…
…<Tutti i centri di ricerca…> riprende la donna <…sono dotati di un sistema di autodistruzione, in caso di pericolo…… questo dispositivo è autonomo……… svincolato dal sistema interno…… progettato proprio per il caso che la costruzione cada in mani nemiche……… e può essere attivato a distanza, anche da qui… ma…… prima di far saltare in aria……o meglio dire…… far scomparire nel terreno… un complesso da trenta milioni di dollari, dozzine di cavie e costosissimo materiale di ricerca…… vogliamo che qualcuno verifichi la situazione attuale…>
…<Qualcuno …> non c’è domanda nella parola che esce con difficoltà dalle labbra di Faith……… e la morsa allo stomaco si aggrava <In questo momento…> riprende la donna <… tutta l’area è circondata da nostre unità…… e potrei mandare un’altra squadra……ma dato che, tra personale del centro di ricerca e Operativi, abbiamo perso, qualcosa, come sessanta persone………… per verificare la situazione, voglio rischiare di perdere…… solo una vita……… un’altra soltanto…>
…la porta alla spalle di Faith si apre e ne entra in giovane orientale, che si ferma accanto a lei… <Faith…> riprende la donna <…il tuo compito …… è di entrare nel centro di ricerche…… scoprire quello che è successo…… e se ci sono dei sopravvissuti………… in quel caso, faremo tutto quanto è possibile per tirarli fuori…… ma se, invece, il posto è in mano ai demoni, lo faremo saltare…… per prendere questa decisione, però, dobbiamo assolutamente, sapere cosa succede………… questa è la tua missione…… la tua PRIMA missione…>
…detto questo la donna si rilassa sulla poltrona……mentre il suo segretario personale appoggia una mano sulla spalla della Cacciatrice…… la pressione è leggera, ma l’invito è chiaro……… ed è altrettanto chiaro che lei non può rifiutare…
49.
…SE NON È MIRACOLO, CI SI AVVICINA……… davanti a lei, scorre veloce un piccolo fiume di acqua………l’acqua è torbida e marrone, ma la sola idea di poter fare un bagno, fa passare in secondo piano tutto il resto…
…UN BAGNO……………… FARE UN BAGNO…… è qualcosa di normale, in una situazione che non ha niente di normale…
… sono stati dei giorni d’inferno…………… sono arrivati in venti……… si sono ridotti a quindici …… poi a otto soltanto……… e forse, prima che sia finita, può darsi che ne restino anche meno…
…o forse nessuno…
…negli ultimi due giorni, la marcia è stata quasi forzata…… poche ore di riposo ogni tanto…
…RIPOSO ???… AH !!!…… seduti a terra a sonnecchiare… per quanto fosse possibile visto tutta la tensione accumulata …… seduti talmente vicini l’uno vicino all’altro, da sembrare che fossero incollati……lo zaino sempre sulle spalle…… ma, per quanto il contenuto sia stato ridotto al minimo, il peso portato costantemente, non svaniva affatto come per magia……… a Lien, per esempio, quando alla fine non è riuscita più a portarlo e se lo è tolto…… si è notata una macchia scura sulla mimetica, nel punto che veniva coperto dalle cinghie…… si è infilata un braccio nella camicia… e la faccia ha fatto una smorfia di dolore…… quando ha ritratto la mano, le dita erano sporche di sangue…
…le cinghie le avevano piagato tutta la pelle, fino a farla sanguinare……… non se ne era neppure accorta…… il peso costante dello zaino aveva reso la pelle insensibile…
…e ora…dopo otto ore di marcia, stavolta davvero, forzata……si sono fermati…………<Un’ora di riposo…> ha ordinato Marten………… lui e Hibashi solo gli unici su cui la fatica non ha lasciato segni visibili……… (sono tutti e due, dei robot ???…… li producono in serie ???…)
…a Murcheson è andata peggio…… oltre e sfotterla, quasi continuamente (non che ci faccia più caso, del resto………e quel brusio continuo, ormai è familiare………è quasi una ninna nanna…), passa il resto del tempo a parlottare tra sé…… alle volte sembra arrabbiato, altre volte, allegro e sul punto di scoppiare a ridere…
… ogni volta che lei lo guarda, non può fare a meno che gli tornino in mente le parole di Yomita …… “…ci sono sempre uno o più “Millcent”…” … forse anche lui, è un agnello sacrificale ??… sotto quell’aria da duro, c’è qualcuno che sta per cedere ???… e Marten, per portare a termine la missione, non esiterà a eliminarlo, come ennesimo esempio per i sopravvissuti ???…
… pensieri strani…… tristi…… nonostante Murcheson, non abbia la sua simpatia (…la sera prima …mentre tutti erano distratti o dormivano, come Murcheson…………se lo è solo sognato, di avergli puntato la pistola alla testa ??? …) non se la sente di ripetere la stessa esperienza fatta con Millicent……… BANG, BANG… …… ammazzata, come un cane…
… chiude gli occhi per scacciare l’immagine di quel corpo che cade a terra per non più rialzarsi ……e quando li riapre, il fiume scorre ancora davanti a lei…… il color marrone chiaro, di certo, non si può certo definire “cristallina acqua di fonte”… ma sempre meglio che niente…
…getta un’occhiata al suo orologio……… appena un quarto d’ora, prima di ripartire……… velocemente si spoglia e butta i vestiti in un mucchio a terra, appoggiandosi sopra lo zaino e il fucile……… la ferita al fianco è solo una macchia violacea, molto più piccola di quanto ricordasse…… meglio così…
…una breve rincorsa…… ed un tuffo tra le acque…
50.
…SILENZIO………freddo attorno al suo corpo………… nelle sue orecchie solo la pressione dell’acqua…… nessun altro rumore che questo……… e il battito del suo cuore…… TUMB… TUMB… nient’altro…
… come desidera perdersi in questa assenza, quasi totale, di suoni…
…SILENZIO……… aver tempo per pensare…… per poter ricordare la sua vita…… avere tempo ……… attorno a lei solo buio ………avere tempo per riordinare i suoi pensieri…… per cercare nell’oscurità della sua memoria, di fare ancora più luce sui quei brevi Flash che le fanno riaffiorare in mente pochi frammenti di ricordi lontani……… avere tempo ………… non le sembra di chiedere l’impossibile…
…lei come si chiama, veramente ?…… forse, per uno scherzo del destino, quel “Jane” che le hanno affibbiato, è davvero il suo nome ???… o forse si chiama Brittany…… o Marge ?…… o Jenny ??? …o forse, un nome talmente strano che mai si è sentito prima d’ora ???……… ha una famiglia da qualche parte ?… degli amici ?……la stanno cercando ?……sono vivi ? morti ?…
…alcune evoluzioni dentro l’acqua, poi quando sente di non resistere più a trattenere il respiro, con una spinta dei piedi, si ributta verso l’alto…
51.
La superficie dell’acqua esplode attorno a lei, mentre riemerge…… poche vigorose bracciate per poter ritornare nel punto in cui l’acqua è meno profonda…… e poi puntare i piedi sul terreno molle …… il corpo che esce dal fiume e lentamente si avvia verso la sponda…… il fresco dell’aria sulla pelle……… l’acqua le cola sul viso e sul resto del corpo… i capelli che le cadono sul viso………e … c’è un’ombra davanti a lei … …scansa i capelli biondi dal viso e si ritrova a fissare Marten, in piedi, sulla sponda del fiume che la fissa…
…si ributta subito in acqua e riemerge pochi secondi dopo, facendo spuntare soltanto la testa…… e limitandosi a fissare con odio, Nicholas……… tra tutti i momenti in cui poteva incontrarlo, proprio adesso, che è senza vestiti…
…<Partiamo fra cinque minuti…> esclama lui <… se hai finito le tue evoluzioni acquatiche… s’intende…> aggiunge qualche istante dopo…… se vuole fare una battuta di spirito, non ci riesce affatto…… a questo punto, infatti, dovrebbe sfoderare un sorriso sarcastico…… ma la faccia rimane impassibile……… come sempre del resto …
…lei si limita a fissarlo, senza muoversi da dove si trova…… l’unico movimento è il braccio che riemerge e ributta indietro i capelli che le cadono, di nuovo, sul viso……Marten si volta di scatto, incrociando le braccia e mostrandole le spalle…… rimanendo fermo in quella posizione…
…le labbra di lei si stringono in una smorfia…… quell’uomo riesce ad irritarla fino all’inverosimile …… due giorni prima ha ammazzato una dei suoi compagni…… e non c’è traccia di rimorso… o qualsiasi sentimento……… freddo e impassibile…… come sempre del resto…
…lei riemerge dall’acqua coprendosi con le braccia, nel caso Marten si voltasse…… e si incammina verso la sponda………quando all’improvviso, cade a faccia in giù ……… la bocca le si riempie d’acqua fangosa e lei si ritrova a lottare con qualcosa che la sta trascinando sul fondo, facendo forza perché non possa più riemergere…
52.
La pelle nera dell’uomo è solcata da una cicatrice biancastra che, diagonalmente, taglia in due il volto…… e la sua espressione truce, peggiora di minuto in minuto…
…<Ho già perso due squadre…> esclama lui, fissando la donna di mezz’età che compare sul video all’interno della stazione mobile…… il tono è adirato…… sembra quasi voler dare alla donna la colpa di quanto è successo……< … e ritengo che, se anche ci fosse ancora vivo qualcuno, non varrebbe la pena di rischiare oltre …… … ormai quel posto deve essere in mano ai demoni…… sarebbe meglio farlo saltare……… > suggerisce lui…… non sapendo cosa aspettarsi come risposta…
… trattare con la Signora è sempre un problema…… se lei ordina, bisogna obbedire…… o si viene eliminati e poi sostituiti da altri………… MA ACCIDENTI !!!…… ha potuto sentire solo le urla degli uomini … (…ESSERI VIVENTI……NON NUMERI SU UN TABELLONTE…… PERSONE…) che venivano attaccati da qualcosa dentro al centro di ricerche………… e dopo che è arrivato con il resto delle forze, la prima cosa che è uscita da lì, non erano i suoi uomini feriti, ma ancora vivi…
… quello che è uscito all’aperto era una sorta di ragno gigante, con testa simile a quella umana…… … …e per arrivare all’uscita, quella cavia, deve essere passata per forza davanti ai suoi uomini…
…le conclusioni sono lampanti…… nessuno di loro era più in vita, per poterla ammazzare…
…ha perso dieci uomini…… otto famiglie da avvertire, nello stesso giorno…… …… rischiare ulteriormente è inutile…… ma vallo a dire alla Signora !!!……… “Signora…… lei sarebbe una pazza ad ordinarmi ad anche un solo altro Operativo di entrare nel centro di ricerche”………tutto quello che ha fatto è aver preso posizione e circoscritto l’area…… ed ora, la donna lo chiama per sapere della situazione………… e se ordinasse di mandare un’altra squadra ???…… lui dovrebbe obbedire e mettersi seduto ad ascoltare, anche, le loro urla ???…
… “MI RIFIUTO DI MANDARE AL MASSACRO ALTRI UOMINI……… mi faccia pure sparare se vuole, ma IO non darò quell’ordine…”……… ecco quello che dirà…… “BANG”… è l’ultimo rumore che sentirà…… ma c’è un limite che non deve mai essere superato, se si vuole restare esseri umani…
…<Non c’è bisogno di rischiare altre vite… dei suoi uomini …> esclama la donna fissandolo con forza… è come se le avesse letto nel pensiero… <… sto mandando uno specialista… un esterno …>
<Un esterno ?…> chiede lui stupito…… pensava che sarebbe morto di vecchiaia, prima che nel gruppo lavorasse gente che NON era del gruppo… <Per la precisione… si tratta di UNA…> <MA …… Signora… non capisco…… un Operativo in più, qui….. che cosa cambia ???…… che…> poi l’uomo si interrompe…… un pensiero gli balena in mente…… e si limita a fissare la donna con la faccia che mostra diverse espressioni, prima che le parole gli escano dalle labbra…<MA SIGNORA…> sbotta lui <…… non sarà per caso… > <SI !…> conferma la donna, avendo ben notato le diverse espressioni dell’uomo <……l’esterno … viene dall’Isola…> …le labbra di lui si serrano con forza, pur di impedirgli di dire cosa sta pensando… <Comandante Powell…> riprende la donna <…so bene come lei, e tutti gli altri, consideriate quelli che vengono dal “vivaio”…> esclama tranquillamente <…e non c’è bisogno che dica niente…> <Signora…> riprende l’uomo cercando di mettere tutta la sua autorità in quelle parole… <… con rispetto…… se lei ordina, noi obbediremo… ma temo che i miei, non saranno ben disposti a rischiare la vita per un mostro… o peggio, prendere ordini da lui… … o da un “lei”… o quello che è ………… so che nelle basi europee, sono meglio ben disposti, verso i Freak…… ma temo che, QUI, ci saranno dei problemi…> <Non si preoccupi per questo …… non ho intenzione né di aggregare Faith alla sua squadra, né di affidarle il comando…> <L’essere…… si chiama Faith ?… > domanda l’uomo <SI ! … ha un nome di donna…. e assomiglia quel tanto che basta ad un essere umano, da sembrarlo davvero……… e a parte questo, il suo compito, Comandante Powell, è solo quello di fornire a…… Faith…… un giusto equipaggiamento………… e, una volta che sarà entrata nel complesso… di sparare a tutto quello che esce dal Centro di Ricerche…… e non assomiglia a lei…> il volto della donna si avvicina allo schermo… <… e spero…… per lei …… Comandante Powell… che su quest’ultimo punto …… non ci siano pallottole vaganti o sparate per errore, dai suoi uomini…> <Si, Signora…… ho compreso perfettamente…>…… il video si spegne e lo schermo nero, mostra il riflesso sorridente del Comandante Powell…
… “un freak che viene dal vivaio……”… l’uomo annuisce soddisfatto…… da come stanno le cose, meglio che sia lei a crepare là sotto, che rischiare la vita, del peggiore in assoluto dei suoi uomini…
…il sorriso si allarga ancora di più, mentre comunica alle squadre i nuovi ordini…
53.
Le spalle colpiscono qualcosa di morbido………e strusciano su di esso….. forse è il fondale del fiume ???…
… le mani annaspano con forza in mezzo all’acqua buia…… la bocca ha il sapore del fango…… …qualcosa la sta tirando con forza………si sta movendo…… verso il basso…… giù…… … qualcosa le ha afferrato una caviglia e la sta tenendo sotto…… le impedisce di tornare in alto……… verso la superficie…… verso l’aria……… la sorpresa di cadere a faccia in giù, le ha fatto spalancare la bocca, e inghiottire acqua, anziché una scorta d’aria che ora le serve disperatamente…
…la bocca è serrata ma al suo interno solo quel liquido fangoso…
…la gamba libera scalcia con forza ………ma anche se colpisce qualcosa lei neppure se ne accorge…… le sembra di prendere a calci un muro di gomma…
…gli arti si agitano impazziti…… la schiena si piega in tutti i modi possibili…… le gambe si flettono con forza……per sgusciare via……ma inutilmente………… la mente si sta annebbiando ……i movimenti si fanno più radi…… solo ombre nella sua mente…… i polmoni le bruciano…… niente più ossigeno…… per ……… tenerla …… in …………… vita……… sua sorella e lei ……abbracciate……
…non……è ……… possibile…… andare oltre…
…che modo…
… stupido di…
… morire…
…BUIO…
54.
LUCE IMPROVVISA…… gli occhi si aprono di scatto fissando il sole attraverso l’intrico delle foglie degli alberi…… un’ombra indistinta sopra di lei ………qualcosa preme con forza sullo stomaco……… preme con tanta di quella forza che da l’impressione di volerglielo bucare da parte a parte…………e qualcos’altro le risale lungo la gola……… è una cosa inarrestabile… che le impedisce di respirare…
…la prima cosa che esce dalla bocca è un colpo di tosse…… seguito da un fiotto d’acqua scura ……… il corpo si contrae con forza…… qualcuno dice qualcosa…… ma lei non riesce a fare altro che rigettare tutta l’acqua ingoia a forza……… nuove contrazioni dello stomaco e la bocca vomita un torrente d’acqua…
…il suo corpo si gira su un fianco…… ma non è stata lei a volerlo…… è tutto così confuso…… l’acqua marrone continua ad uscire dalla sua bocca fino a farle rimanere in gola quell’orribile sapore di terra…
…e rimane lì, sulla sponda del fiume, bagnata fradicia, a tremare dal freddo…
…ci sono parole nell’aria……… “butta fuori” ???…………qualcosa è adagiato sul terreno, poco lontano da lei…… ci vuole qualche secondo per mettere a fuoco quell’immagine sfocata…ha un collo lungo e la testa di serpente… …… e due braccia lunghe quanto il collo…… niente gambe …… forse le ha perse …… pensieri confusi…… idee strane………il collo, poi, è ricoperto da decine di tagli verticali…… sembrano branchie……… e il manico nero, di un pugnale, è conficcato in uno degli occhi di quella creatura……… infilato così tanto nella sua testa, che non si vede neppure, un centimetro di lama…
… vorrebbe pensare ad altro……… ma il suo corpo è scosso da un nuovo eccesso di tosse, che si conclude con un altro fiotto di acqua scura………poi più niente…… solo il freddo che la fa tremare e l’immagine del Serpentoide morto…
…chiude gli occhi e cerca di svegliarsi da quel bizzarro incubo…
…caldo…
…qualcosa le copre la pelle nuda……… annaspando con le mani la afferra e stringe con forza i lembi di quella stoffa ruvida…… cercando di coprirsi meglio che può……rannicchiandosi il più possibile…
… ma la testa…… non riesce a pensare…… in maniera corretta…
…poi ritorna il buio…
55.
Il furgoncino oltrepassa un posto di blocco, dissimulato da trattore rotto con gente che fa finta di ripararlo…
…prosegue per una strada polverosa, tra due ali di campi di mais e oltrepassa lo steccato aperto di una fattoria…
…svolta a destra di un furgoncino nero e si ferma davanti alla casa con la veranda di legno…le ruote inchiodano sul terreno e fanno alzare una coltre di polvere che la costringe a coprirsi il viso…
…poi quando il polverone si dirada… si accorge delle persone che la stanno fissando…… sono tutte armate e parecchie di queste, vestono tute nere e cinture con giberne piene di munizioni…
…è arrivata…
…tempo prima è partita dall’Isola a bordo di un jet, con i finestrini oscurati…… erano in dodici …… alcuni sembravano Operativi con le facce dure e impassibili…… altri, programmatori…… altri ancora, dei dottori…
…il dottor Keller, con la testa fasciata, doveva avere il posto accanto al suo…… ma quando si è accorto di chi era la sua compagna di viaggio, è retrocesso di alcuni posti…… e l’occhiata che le ha scoccato, era tutt’altro che amichevole…
…l’aereo ha volato per qualche tempo… (gli orologi erano stati requisiti prima di partire, da una sorta di Hostess, armata di mitraglietta, con un completo nero e un passamontagna dello stesso colore)……e, alla fine, il comandante ha comunicato il permesso di alzare le tendina, se si voleva osservare il panorama…
… non che ci fosse granché da vedere…… davanti a lei, solo l’azzurro cielo limpido……… sotto di lei, solo una distesa di nubi bianche……… il sole era da qualche parte dietro di loro…
…poi, dopo altro tempo, l’aereo ha iniziato la discesa…… ha attraversato le nubi ed è sbucato sopra un’enorme distesa di verdi campi d’erba, e quadrati campi di grano………c’era una pista in terra battuta su cui è atterrato… lì vicino, camioncini Ford e macchine di diversi modelli…… gli autisti, vestiti di camicie a scacchi, cappello con visiera, pantaloni di Jeans e facce con barba di due giorni, sembravano dei contadini…
…sembravano…
…erano le facce da duri, che tradivano quella prima impressione……… era quello… e le armi da fuoco che tenevano in mano……… non doppiette da caccia, ma mitragliette, fucili di grosso calibro e carabine di precisione…
…lei è scesa dalla scaletta e si è fermata sul limitare della pista… tutti gli altri passeggeri si sono diretti senza indugio verso quel camion o quell’altra macchina…… durante il viaggio, il vario chiacchiericcio, le ha fatto capire che quell’improvvisa partenza del Jet, era stata colto, anche, come occasione per assegnare diversi effettivi del gruppo, alle varie sottosezioni Americane…
… <Faith ?…> domanda una voce…… lei si volta e fissa gli occhi azzurri di un uomo…… avrà una sessantina d’anni…… la faccia è un mare di rughe…… il cappello, blu scuro, a visiera con la scritta “N.Y.P.D.” serve, probabilmente, a coprire il cranio calvo o quasi…
… ma la logora camicia a scacchi, non riesce a dissimulare il fisico, ancora, atletico …… e la pistola dall’impugnatura consunta, a forza di tacche incise nel calcio, che tiene infilata nella cintura, è stata messa in modo da essere estratta sia con la sinistra che con la destra………gli stivali che porta, poi, sembrano fatti con pelle di serpente…… ma assomigliano anche alla pelle di un demone simile al serpente, che lei ha avuto modo di incontrare “molto da vicino” in un altro test, nella stanza cubica…
…<Sono io…> risponde lei, buttandosi la sacca verde sulle spalle…… l’uomo annuisce e si volta, camminando verso un furgoncino Ford scoperto, di color rosso acceso…<Andiamo…> esclama lui facendole cenno di montare……non, però, sul posto del passeggero, ma dietro…… all’esterno del furgoncino…
…lei fa un smorfia…… l’avevano anche avvertita…… agli Operativi, del resto del mondo, non piacciono né gli esterni, né quelli che vengono dall’isola…… i cosiddetti Freak…
…e lei è entrambi…
…sospira e si affretta a raggiungere il camioncino…che ha già ingranato la marcia e si è messo lentamente in moto…
56.
BUIO……attorno a lei ombre confuse…… non hanno particolari visibili, ma sono definite……… squadrate con precisione millimetrica…
…è un vicolo……ECCO !!!…… SI!!…… un lungo vicolo che prosegue fino a perdersi del tutto in quel buio che la circonda…
… una porta si apre, all’improvviso, su quello che sembra la faccia di un palazzo………dall’uscio filtra una luce giallo sporco…… escono persone che parlano…… dicono cose, che lei non riesce a capire……… è solo un chiacchiericcio confuso…… mille parole diverse dette nello stesso momento e ripetute all’infinito…
…dalla porta aperta, continuano a uscire figure scure…… si disperdono nel vicolo e scompaiono… ma alcune di queste, si fermano fuori dalla porta…… si fermano e le fanno cenni di saluto…… le dicono di avvicinarsi…
…LI CONOSCE !!!………… li conosce, perché sono i suoi amici…… ma allo stesso tempo non sa nemmeno i loro nomi…
…poi tutto si fa più confuso…… lontano…… le sembra di allontanarsi, anche se è perfettamente immobile……… allora prende a camminare…… poi il passo aumenta l’andatura…… poi è una corsa…… una corsa sempre più velocemente…… ma serve solo per restare nello stesso punto…… e poco alla volta inizia a perdere terreno…
…è come correre su una distesa di melassa…… i suoi passi sono lenti…… faticosi…… non solo non si avvicina, ma ora è ancora più lontana di prima…
…le figure fanno cenni…… le stanno dicendo di raggiungerla…… le loro voci sono familiari…… ma le parole, confuse…… <…vieni…… vieni da noi…> … è l’unica cosa che capisce…
… le figure sono lontane…… più lontane……… …<ASPETTATEMI…> urla con disperazione <…ASPETTATEMI…… NON ANDATE…> vorrebbe mettersi a piangere…… <…NON MI ABBANDONATE…> grida con forza…… le figura continuano a fare cenni nella sua direzione, ma ora, sono poco più alti di soldatini…
… talmente lontani da svanire quasi del tutto…
…<NON ANDATE VIA…> urla con tutte le sue forze…… prende a correre ancora più velocemente…… ma senza risultato…… le sembra di affondare…… dibattersi fino all’impossibile solo per avanzare di un misero centimetro…
…<NON ANDATEVE AMICI…… SONO IO…… SONO IO……… SONO…> ma qui si interrompe…… qualcosa è ancorato in fondo alla sua anima…… apre la bocca finché le è possibile, ma il fiato per formulare quel nome, non esce……… quella misera parola, sembra incatenata e non riesce a salire alla gola per uscire dalle sue labbra…
…le figure, ormai, sono svanite del tutto…… un ultimo barlume di quella porta aperta…… poi più nulla………solo il buio……<AMICI …> urla con tutte le sue forze……… poi vinta dalla stanchezza cade a terra…… immersa in quella melassa nera…
…… <…vi prego…> sussurra disperata…<… non mi lasciate…… sola…… non voglio…… ho paura…>
…poi quel suono…
…quel suono che la riempie di terrore….. è sussurro ripetuto all’infinto……… dice delle parole che lei non capisce…… ma ha paura………… orrore di quel suono nell’oscurità…
… è come un sibilo sussurrato nel suo orecchio…… poi il volume del suono cresce…… non diventa affatto più chiaro, ma continua a crescere fino a diventare il rombo di una cascata…
<…ei ……… scelta…> esclama, all’improvviso, una voce maschile…
57.
Gli occhi si aprono di colpo…… il respiro è veloce…… i residui del sogno si stanno sciogliendo come neve al sole……attorno a lei è buio… tutto quello che ricorda è solo il fiume e il buio gelido nel quale affondava………c’è anche dell’altro … … qualcosa di strano …… di quando era fuori dall’acqua……. qualcosa che ha visto…… ma i ricordi sono più confusi…
…attorno a lei tutto è immobile, scuro e silenzioso……neppure il fuoco è stato acceso e gli unici rumori, sono i versi degli animali…
… poi, lentamente, le forme diventano più chiare………c’è Lien distesa dentro il suo sacco a pelo, che dorme un sonno agitato, movendosi a scatti…… la si riconosce perché mormora parole in cinese…… c’è un figura, vicino a lei, che, coperta da un mantello e nella solita posizione del Loto, dorme o medita (o ricarica le batterie ???…)…
… poco lontano da Hibashi, appoggiato contro un albero, Navarro sta osservando la lama del suo machete, ai deboli riflessi del chiarore delle stelle…
…lei, è tra i suoi compagni…… è ancora viva…
… “tra i suoi compagni”…… questa frase, suona strana…… tutte quelle persone si possono definire in cento modi diversi, tranne che compagni……… mai, finora, le hanno dimostrato amicizia o cameratismo…… ma forse è meglio così…
… la prima che ha provato a farlo…è morta…
… e ogni volta che ripensa a Millicent, sente una fitta al cuore…… non è stato giusto ucciderla in quel modo…
…trae un profondo respiro e cerca di alzarsi……i movimenti sono impacciati da qualcosa……e così si rende conto di essere dentro al suo sacco a pelo……e addosso ha, anche, i suoi vestiti…
…si chiede, chi possa averglieli rimessi, dato che lei non ricorda assolutamente di averlo fatto… ……e la sola possibilità che sia stato “iceman” Marten, le fanno scorrere un brivido per la schiena……… (“tra i suoi compagni”)……… perché non l’ ha abbandonata in riva al fiume ??? …… o gli ha sparato come monito per gli altri, per aver disubbidito ad un ordine ???…
…si mette seduta cercando di non fare rumore…e apre lentamente la zip del sacco a pelo, sgusciandone fuori subito dopo…
…attorno a lei, alcuni la maggior parte dei suoi compagni, dormono profondamente…… ma sono solo in sei….… ne mancano due all’appello………le forme dentro i sacchi a pelo, sono difficili da identificare…alcuni si sono chiusi dentro e sono immobili come cadaveri chiusi nelle sacche della mortuaria…
… chi manca ???………camminando in punta di piedi, oltrepassa Hibashi e arriva alle spalle di Navarro…
…questi sente qualcosa……si gira di scatto con il machete impugnato con forza …………la lama è a meno di dieci centimetri dalla sua faccia…… sembra quasi che abbia l’intenzione di piantargliela in testa………poi la tensione di Paul si allenta…… <… che vuoi ?…> le sussurra …… il tono sembra adirato…… e l’arma non viene ritratta…
…<…chi manca ?…> chiede lei…… senza riuscire a spiegarsi il perché di questa domanda… … in fondo che gli importa di chi manca all’appello ???………<Murcheson e Marten…… sono di guardia…> risponde Navarro…… la lama oscilla nella forte stretta della sua mano…… poi, quasi a malavoglia, viene ritratta…
…<…dove sono ?…> chiede lei…… Navarro fa un cenno del capo, verso sinistra <…Murcheson …> esclama a bassa voce…… poi un cenno dal lato opposto <…Marten…è dalla parte opposta…… credo stia facendo i 2C…>…
…detto questo è come se il discorso fosse chiuso…… si disinteressa completamente a lei, e torna a fissare la lama lucida del suo machete, come ipnotizzato da essa………lei stringe le labbra e si limita a fissare la nuca di Paul…… (“tra i suoi compagni”……AH !!!)…
…sospira e lentamente……e a passo felpato, si dirige in direzione di Marten…… sinceramente non sa spiegarsi il perché voglia incontrarlo… ma vuole farlo……… e allo stesso tempo, è quasi timorosa…
…e un altro pensiero, le domina la mente con tetri pensieri, facendole nascere una smorfia sul viso, mentre si inoltra nella boscaglia, spingendo di lato i rami…
…2C…
…come li chiamano in gergo…
…ovvero “condoglianze ciclostilate”……… ………… quando, la prima volta, né ha sentito parlare, pensava fosse una barzelletta……una sorta di strano senso dell’umorismo che circola nel gruppo… …un storiella divertente, che cerca di esorcizzare la paura della morte, di ogni Operativo…
…ma non è affatto una barzelletta…
…se la missione non è assolutamente coperta da segreto, un caposquadra, può anche fare le condoglianze alle famiglie dei caduti……ma, dato per scontato, l’alto numero di perdite, in missioni del genere…… da diversi decenni, i capisquadra ricorrono a fogli già pronti, dove basta aggiungere i dati dell’Operativo in questione……in questo modo, si risparmia tempo…
…ovviamente, se alla fine della missione i caposquadra tornano vivi, quei appunti buttati giù alla meglio, li riscrivono a mano per dare quel tocco di umanità e non di gelida pratica d’ufficio…
…ma la sostanza non cambia…… poche parole, sempre identiche, dove varia solo il nome del deceduto, la zona e il motivo…………tutto il resto lo si potrebbe citare a memoria………… si potrebbero prendere a caso un centinaio di 2C arrivati alle famiglie dei caduti e confrontarli ……basta togliere i dati personali……eliminare i pochi altri fronzoli, aggiunti lì per lì, tanto per non spedire quelle che sembrano fotocopie di un’unica lettera…………e quello che resterebbe, sarebbe cosa ben misera…
DATA ______________
Cara Famiglia ______________ , Ci duole informarla che, oggi ______________ , suo/a ______________ è deceduto/a durante la missione, (facoltativo à )uccisa da un/o/a ______________, (facoltativo à ) durante un/o/a ______________ . (obbligatorioà ) È morto/a per servire il gruppo. Il nome di ______________ non sarà dimenticato.
Nostre vive condoglianze, per suo/a ______________ .
Firmato ______________ , capo squadra.
(ATTENZIONE !!! Chiedere autorizzazione al capo settore addetto à ) Operazione ______________ .
…una sorta di, perversa, consolazione per lei, le viene dal fatto che non ci sarà mai una buffonata come il “2C”, in caso di sua morte…
… tanto, a chi lo potrebbero mandare ???…
58.
<Sei Faith ?…> domanda l’uomo sfregiato…… per un attimo, lei vorrebbe chiedere se tutti loro vengono costruiti in serie, ma decide di lasciar perdere… <…si …sono io…> risponde lei con voce annoiata…
…<Sembri quasi umana…> replica l’uomo pensieroso……… e se vuol essere un qualche complimento, lei non lo comprende……
…lo sfregiato pare riflettere per qualche secondo…<Bene…… seguimi …> ordina con voce dura…e si avvia a passo svelto, verso un furgone nero, più grosso degli altri………un lato è aperto e una guardia armata ciondola lì vicino…
…lei si accoda all’uomo e passa davanti a diversi gruppetti di Operativi che fumano e discutono sottovoce…… un paio di questi, sputano in terra, mentre lei gli passa accanto…
…qualcosa le brucia nel petto…… ma sa che non ci sarebbe niente da guadagnare in una rissa…… solo di soffrire all’inverosimile e rimanere rinchiusa in una stanza dalle pareti imbottite… (ultimamente ha considerato l’idea di chiedere alla Signora di farne arredare una…… tanto, passa più tempo lì dentro, che all’aria aperta……)…
…arrivati di fronte al camion, l’uomo di guardia imbraccia con forza il fucile e si sposta impettito, per far passare il suo comandante, che entra immediatamente, seguito da Faith…
59.
…l’interno è buio…… piccole lucette brillano sugli schermi…… il monotono click-click dei tasti battuti … tre Operativi che siedono davanti a schermi bui…… e uno di questi che impreca a voce alta contro lo schermo spento…
…<Allora ?…> chiede il Comandante Powell…… uno dei presenti si gira verso di lui <…niente Signore…> risponde mestamente…<… non riusciamo a riattivare i controlli interni…>
…il Comandante annuisce con una smorfia…
…una grossa luce rossa brilla all’improvviso <Comunicazione per lei, Comandante Powell……… è il Quartier Generale…> esclama una voce femminile …<Passatemela sullo schermo…> ordina lui
…uno degli Operativi si toglie si alza dalla seggiola, cedendogli il posto…… e pochi istanti dopo, sullo schermo compare il volto della Signora…
…<Ci sono novità ?…> domanda lei <Nessuna Signora…> risponde il comandante <… non siamo ancora riusciti a riattivare i comandi interni…… rimango della mia idea di far saltare il complesso …> <Prendo nota…> replica la donna <…ma ora, mi dica …… Faith è arrivata ?…> <Si, Signora…… in questo momento…> <Me la passi…>
…l’uomo fissa quell’immagine della Signora per qualche istante……poi, a malavoglia, si alza…… facendo un cenno con il capo alla ragazza che lo fissa…
…le labbra di lui serrate con forza…… la Signora ha chiesto di parlare di persona con il Freak…… NON di dare a LUI, gli ordini che poi avrebbe dovuto comunicargli…… MA DI PARLARE DI PERSONA…… di dover cedere il posto al mostro…
…incrocia le braccia sul petto e prende a respirare grosse boccate d’aria per calmarsi…
60.
<Ben trovata Faith…> esclama la donna… <… come trovi lo stato dell’Ohio ?…> <Movimentato …> risponde la ragazza mettendosi seduta…
…la donna sorride…… e la morsa che la Cacciatrice sente allo stomaco, riprende peggio che mai…
…<Mi fa piacere, Faith, che finora hai trovato la cosa divertente…… perché, d’ora in poi, non avrai più tanto da ridere……… dovrai entrare nella base e arrivare al centro di controllo…… e, tramite i codici che ti forniremo, riattivare il sistema di rilevamento interno…… grazie al quale, si riattiveranno oltre che le telecamere, anche tutti i sensori di movimento e di calore………… questo è il tuo compito…>
<Facile…> ribatte la ragazza…… e fa per alzarsi… <Un’ultima cosa, Faith…> riprende la donna …… e lascia in sospeso la frase, finché la Cacciatrice non si è rimessa seduta <…anzi…… alcune altre cose……> PAUSA <Prima cosa, Faith………… nel centro di ricerche, c’è un unico ingresso …… che vale anche per uscita…… quindi, non metterti in testa che puoi scappare da qualche porta laterale…… dovresti scavartela da sola, in muri di cemento armato e metallo… seconda cosa…… se il sistema di rilevamento interno, non rientra in funzione, fai pure a meno di uscire……… darò ordine che ti sparino …… …… terza cosa……… tramite l’antenna che invia la mia immagine, posso mandare anche il segnale che attiva quel chip “che-tu-sai”……e colpirti anche se mi trovo a parecchie centinaia di miglia di distanza…… quindi cancella subito l’idea di uscire da quel furgone, e metterti a correre fin quando ti reggono le gambe…… la fattoria è provvista di telecamere che posso manovrare anche da qui…… e con cui posso seguire i tuoi spostamenti…… e se questi ultimi, non sono una linea retta che va dal furgone all’ingresso del centro ricerche…… preparati pure a soffrire…………… e …ultima cosa…… se dopo due ore che sei entrata, il sistema non viene riattivato, farò saltare la struttura……… anche se sei, ancora, al suo interno… > PAUSA … mentre il sorriso della donna si allarga…< … in definitiva, Faith…… fai il tuo lavoro …… fallo in maniera perfetta………e forse non morirai…>
<Comandante Powell…> chiama la donna disinteressandosi completamente di Faith…… e ignorando volutamente lo sguardo di odio con cui lei la fissa…
… l’uomo si avvicina allo schermo <Si Signora ?…> <Fornisca a Faith la mappa digitale della struttura con i percorsi per la sala di controllo…… e……all’equipaggiamento che deve fornirgli…… tolga pure le armi da fuoco…… ma lasci il pugnale…> <Si, Signora…> risponde l’uomo, lievemente sorpreso…
…come arma, un pugnale soltanto ???………un pugnale, contro un’eventuale orda di demoni, che ha eliminato dieci Operativi, armati fino ai denti ???…… BHO !!!…poco male…… tanto chi ci lascia la pelle, è solo un Freak dell’Isola…
…lo schermo si oscura di colpo, quando la comunicazione viene tolta…… ma Faith, come in un sesto senso, sa bene che la donna la sta ancora osservando……… e si cerca di proiettare verso lo schermo buio, tutto l’odio che ha in corpo…
61.
Famiglia Donovan, mi spiace darvi la triste notizia che vostra figlia è stata ammazzata. Si è trattata di una…………
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Famiglia Donovan, devo darti la triste notizia della morte di vostra figlia. Millicent, purtroppo deceduta a causa…………
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Famiglia Donovan, devo darti la triste notizia della morte di vostra figlia. Millicent, purtroppo deceduta a causa di due pallottole che le ho sparato in pieno petto.
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Famiglia Donovan, mi duole comunicarvi una triste notizia. Vostra figlia Millicent è purtroppo deceduta. Nel mezzo di un duro scontro, è stata colpita alle spalle, mentre cercava di portare assistenza ad uno dei suoi compagni. La ferita si è rivelata subito molto grave. A nulla sono serviti i nostri sforzi per cercare di salvarla.Ha perso quasi subito conoscenza e gli ho sparato due colpi in pieno petto, perché fosse di esempio agli altri e li spronasse a proseguire la missione………….
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Famiglia Donovan, mi duole comunicarvi una triste notizia. Vostra figlia Millicent è purtroppo deceduta. Durante uno scontro a fuoco è stata colpita alle spalle, mentre cercava di portare soccorso ad uno dei suoi compagni. La ferita si è rivelata subito molto grave e a nulla sono serviti i nostri sforzi per cercare di salvarla. Se può esservi di conforto, Millicent non ha sofferto, giacché ha perso quasi subito conoscenza.
Elemento determinate della nostra unità, mancherà a tutti noi la sua presenza, come compagna d’armi, come persona e come amica.
Nicholas Marten
Caposquadra
Operazione Mariposa.
62.
Marten guarda l’ultima versione delle condoglianze per la famiglia di Millecent Donovan, e stringe le labbra fissando quel cumulo di menzogne…
…sarebbe stato meglio scrivere la verità ???…“gli ho sparato io, perché era una vigliacca, e la sua morte mi serviva per tenere in riga i sopravvissuti”…
… stacca il foglio e lo piega con cura, inserendolo in un piccolo cilindro di metallo nero…… insieme a tutte le altre condoglianze degli altri Operativi caduti…
…tutti morti nel compiere atti di eroico coraggio…… BLA, BLA, BLA……… per compiere la missione…… BLA, BLA, BLA……… tutte stupidaggini che in poche parole dovrebbero compensare la perdita di una persona cara…
…Nina Gutierrez è (OVVIAMENTE) morta per aver affrontato da sola un gruppo di Serpentoidi …… Milligan e Thomlison, non è stati divorati vivi…… MA sono deceduti, perché presi vigliaccamente alle spalle, mentre erano in ricognizione avanzata…………per quando riguarda Thompson le condoglianze le ha anche scritte…… ma a chi può spedirle ???…… sa bene che non aveva nessun parente, né amico di sorta………… ha scritto quelle poche righe (colpito vigliaccamente alle spalle), per pura forza d’abitudine…
…Sven Peterson, per esempio, non è stato decapitato brutalmente……ma, quando ha finito le munizioni, per difendere un gruppo di compagni in difficoltà, si è lanciato con due bombe in mano innescate, a mò di Kamikaze, contro un gruppo di Serpentoidi …
…in fondo sono morti… a che sarebbe servito descrivere esattamente la loro fine ???… a chi ???… … a Frank Derringer, il marito di Nina, e a Rosa e Patrick, i suoi bambini, sarebbe servito sapere che la loro moglie, e madre, è stata sventrata ed è morta, con il corpo quasi spezzato in due ???…… meglio che credano che ha combattuto eroicamente…… magari con i suoi ultimi pensieri dedicati a loro……… o forse, se avesse mandato la versione vera della sua fine, avrebbero potuto pensare che i suoi ultimi pensieri siano stati : “…ho le budella di fuori…”…
…scuote la testa e chiude il cilindro, infilando nella serratura innestata nel tappo, la piccola chiave che porta appesa al collo…
…un solo giro…
…e da quel momento, nessuno che non possieda la chiave…… o che non abbia una fiamma ossidrica, che non possa incenerire i fogli di carta al suo interno… potrebbe aprirlo…
…toglie la chiave dalla serratura e tiene il mano il cilindro per qualche minuto…… soppesandolo come se stesse tenendo tra le dita la vita di dodici persone……poi lo ripone nello zaino, assicurandolo bene sul fondo della roba……
…a questo punto, anche se troveranno i loro scheletri solo fra dieci o venti anni…… Bhe !!! in fondo al suo zaino, troverebbero quel piccolo forziere, che racchiude le gesta “eroiche” dei caduti…… e i resoconti di quei atti di coraggio, arriverebbero alle famiglie…
…Marten riprende il taccuino e scorre per diverse volte, i fogli fitti di scrittura, che però contengono le versioni “moralmente sbagliate” delle condoglianze…… le strappa con decisione una ad una……le appallottola e dopo aver estratto il pugnale dallo stivale, si aiuta con quello per scavare nel terreno umido, una piccola buca…
…c’è una sorta di ironia in tutto questo……… scava una fossa, per delle condoglianze…
…butta dentro i fogli e ricopre di terra, premendo per bene…
…in pace requiescat…
…ed è nel momento in cui si rimette sulle spalle lo zaino, che sente un sibilo di fronte a lui……
…ma quando rialza lo sguardo, non vede niente…………solo le foglie verdi, i rami marroni, il terreno scuro e un grosso fiore rosso…… tutti questi elementi, che si protendono verso di lui e gli balzano addosso per divorarlo…
63.
Sembra una macelleria…… o un campo di battaglia, su cui sono rimasti solo i cadaveri……… nessuno di essi è umano, ma appartengono alle più bizzarre creature che lei abbia mai visto……il loro sangue multicolore sporca il terreno, dentro al fienile…
…una paio di Operativi, attorno al corpo senza vita di un demone, a colpi di coltello gli recidono le orecchie e se le mettono in tasca………un curioso souvenir da mostrare agli amici e vantarsi con loro di chissà quali prodezze…
… Faith prende un profondo respiro e fissa, per qualche secondo, il buco nel terreno…(…… il pesante giubbetto di Kevlar nero, dovrebbe proteggerla dalle pallottole…… ma si chiede se serva anche contro gli artigli…… e in più, la stringe serrandola in una morsa che le rende difficile anche respirare…)…si tratta di un rialzo di cemento, di sedici metri quadrati, che si eleva sul terreno di una decina di centimetri, dal terreno…… sembra il silos si un missile pronto al lancio………la porta metallica, spessa e lucida, è adagiata di lato…
…si avvicina di qualche passo e getta un’occhiata all’interno…
…una scala di cemento che scende per diversi gradini e si ferma all’imbocco di un corridoio……… poi, oltre di questo, non è possibile vedere altro…………si può solo scendere per farlo…
…<Tocca a te…> esclama la voce del Comandante Powell…… “passerei volentieri la mano”… vorrebbe rispondere Faith……ma quando si gira verso di lui, non può fare a meno di vedere i due Operativi ai lati della porta…… stringono con forza i loro mitragliatori, come se li dovessero usare subito…
…<Questa è la mappa digitale…> esclama l’uomo porgendogli una spessa tavoletta di plastica con uno schermo colorato…… in verde e nero, c’è la figura, bidimensionale di un grosso quadrato con un buco nero al centro….…… vicino a quest’immagine c’è una luce rossa lampeggiante… <…premi questi tasti per scorrerla…> esclama lui indicando una serie di pulsanti con i simboli di frecce e rivolte verso tutte le direzioni… <…la luce rossa sei tu……la luce blu…> aggiunge premendo uno dei tasti…… e l’immagine sullo schermo cambia, mostrando un corridoio con, su entrambi i lati, diverse stanze, di varie forme e dimensioni …e una luce blu che brilla dentro una di essa <…è la stanza di controllo… > detto questo lascia che lei prenda in mano la mappa digitale…
…<Non possiamo vedere niente di quello che accade…> esclama l’uomo <…quindi non possiamo informarti di eventuali ostacoli nel tuo percorso…… ma sappi, che tutti questi centri, sono costruiti in modo da avere due o più vie, per passare al livello successivo…… quindi se uno è bloccato, può essercene un altro libero…>
<Capito…> risponde Faith, distogliendo lo sguardo dall’uomo e preparandosi a scendere <… un’ultima cosa…> aggiunge questi, riportando l’attenzione su di lui <…ho ordini precisi……… se fra due ore esatte, il sistema di controllo non è stato riattivato, devo far saltare la base…… con te dentro…> <Che gentile, la Signora…… ringraziala…> l’uomo non commenta le parole della ragazza, ma le porge quello che assomiglia alla cuffia di un walkman…<…in ogni caso, anche se non possiamo vederti, possiamo restare in contatto audio……fino al quinto livello interrato……da quel punto in poi, il metallo e il cemento, renderanno il contatto quasi impossibile…… quindi, comunica tutto ciò che vedi…… è importante…> <Così… se, anche, non dovessi sopravvivere ……> esclama Faith con un tono vago…<Appunto…> conferma il Comandante Powell…… <…se verrai attaccata prima del quarto livello, forse, sapremo chi è riuscito a conquistare uno delle nostri basi…… e ci organizzeremmo meglio per il futuro…>
…Fiath preferisce non ribattere e prende il comunicatore……ne mette il ricevente nell’orecchio e si aggiusta il microfono sotto la gola…
…pronta alla missione, Faith alza lo sguardo verso l’alto, per vedere la luce che filtra in lame luminose, attraverso gli interstizi del legno del soffitto…… forse è l’ultima volta che vede il sole…
…un grosso respiro…
…poi, senza perdere altro tempo, scavalca il rialzo di cemento e scende velocemente i gradini…… con la mappa digitale in una mano…… e le dita dell’altra mano, strette con forza sul manico del pugnale…
64.
La sua mente non ha nemmeno il tempo di capire di cosa si tratti…… che già il suo addestramento prende il sopravvento sugli impulsi razionali del suo cervello…… agisce senza bisogno di dover pensare per farlo…
…si getta di lato e rotola sul terreno umido un paio di volte, prima di fermarsi e rimettersi in ginocchio………e poi in piedi…… il pugnale stretto in mano…
…ma per quanto i duri anni di addestramento lo abbiano fatto diventare un “cane sciolto”…… gli abbiano dato il nome in codice di “iceman”…… per quanto sia alla sua trentesima missione…e abbia già visto dozzine di strane e bizzarre creature…
…Nicholas “iceman” Marten, rimane lo stesso scioccato e senza fiato alla vista di cosa si trova a pochi metri da lui…
…un grosso fiore rosso che si allarga e si restringe, emettendo sibili rabbioso…… e ondeggiando come la testa di un serpente, su un corpo di color nero, marrone e verde…
…il corpo del Serpentoide, si confonde talmente, nell’ambiente circostante, che senza il suo sibilo costante e gli scatti di quel fiore rosso, che in realtà è la sua bocca aperta, non si noterebbe la sua presenza, neppure passandoci vicino…
…la mano sul pugnale si stringe con forza, e Marten si prepara allo scontro imminente……… i suoi occhi saettano sullo zaino poco distante…… e sul fucile posato sopra di esso…
…un solo colpo di quello e lo scontro sarebbe finito…… mentre, con un pugnale, deve cercare di colpire al petto, una creatura troppo veloce e scattante, per restare ferma ad aspettare il suo assalto…
… oppure infilarglielo in uno degli occhi……che si trovano nelle orbite di una testa dal collo flessibile e in continuo movimento…
…il Serpentoide dal canto suo, rimane immobile dove si trova…….. solo la sua testa ondeggia, e la sua bocca non smette di sibilare suoni sempre più modulati…
…UN RICHIAMO………le labbra di Nichela si serrano con forza…… gli occhi fissano il corpo mimetico del Serpentoide………… chiaro, perché non lo ha più attaccato…… non vuole rischiare…… e sta richiamando i suoi fratelli per aiutarlo a sopraffarlo…
…poi, di colpo, il Serpentoide smette di sibilare…… si gira di scatto……… lo sparo………poi un altro…… e un altro ancora…
… la pelle mimetica del demone viene attraversata dai proiettili e due grossi fori si aprono nel cranio e un altro nel collo…………il corpo cade a terra di peso……il sangue esce dalle ferite mortali e ne imbeve il terreno…
…Marten rialza lo sguardo e davanti a lui, ancora con la pistola in mano…
65.
…gli ha sparato…… lo ha ucciso…… e allora, perché, le sembra di aver fatto la più grossa sciocchezza di tutta la sua (breve) vita ???……<DANNAZIONE…> urla Marten con rabbia…… per la prima volta, sembra dare prova di avere dei sentimenti…
…in fretta si getta sullo zaino e il fucile e li afferra, tirandoli via di peso…… ed è in quel momento che, in risposta agli spari, qualcosa oltre la boscaglia, inizia a sibilare con forza…… un lungo sibilo che si rinnova continuamente…… come se fossero cento creature diverse ad emetterlo di continuo…
…Marten si butta lo zaino in spalla……e con il fucile ben stretto nelle mani, lo inizia ad usare subito, sparando diritto verso di lui…
…le pallottole spezzano rami e fanno volteggiare in aria pezzi di foglie ed erba……… il boato dei colpo risuona alto nella foresta e gli animali si zittiscono…
…ma qualcosa, continua a sibilare con rabbia………e quel suono sembra avvicinarsi…
…qualcosa sembra spostarsi ad una decina di metri da Marten…… lui vede solo il verde della foresta e il nero dell’oscurità…… ma punta il fucile lo stesso e spara. alla cieca. un paio di colpi ………qualcosa viene colpito e l’impatto lo manda a sbattere contro la corteccia di un albero, con tale forza, da fargli spezzare i rami più bassi e teneri…
…i sibili si fanno più vicini…
…un grosso fiore rosso emerge dalla boscaglia, dritto davanti a Marten…… e poi, dopo che è stato colpito in pieno, il fiore rosso si disintegra in carne e sangue…
…il Serpentoide viene ributtato all’indietro e il corpo svanisce nel fitto della boscaglia…
…Nicholas si gira fissandola giusto il tempo per urlarle in faccia <VIA…> poi si volta di nuovo e continua a sparare all’impazzata su ogni cosa che sembra muoversi…… su ogni ramo che ondeggia, su ogni foglia che si piega…… su ogni fiore rosso che emerge, sibilando, dalla foresta………… continua a sparare, finché, dal suo fucile, non si sente distintamente un “click”… che pone fine alla sparatoria…
…davanti a lui, forme dai confusi colori verdi neri e marroni, gli si avvicinano minacciosi…… lascia cadere il fucile scarico e mette mano alla pistola……la alza e sta per riprendere a sparare…
…quando al suo fianco arriva Tersch…
…<Avete fatto male a svegliarmi…> urla quest’ultimo, con gli occhi che brillano follemente …………alza il suo “Le Matte” e preme contemporaneamente i due grilletti………il lampo dello sparo, simile ad un potente faro, illumina per un istante, tutto quello che gli si trova davanti…
…un brulicare di corpi dai colori mimetici e rosse bocche aperte e sibilanti……… poi torna di nuovo buio…… nell’istante in cui, un Serpentoide, colpito in pieno, viene scaraventato all’indietro verso due suoi compagni…… il potente impatto li manda tutti e tre a terra……… e alcuni dei loro compagni si gettano sul cadavere, per divorarlo…
…ma altri ignorando quell’occasionale pasto, continuano ad avanzare……mentre dalla boscaglia, altri sibili continuano ad arrivare…
66.
…accanto a Marten, si è riunita tutta la squadra…… le loro armi continuano a sparare ed abbattere gli avversari…
…pallottole che bucano corpi…… raffiche di mitra che risuonano nell’aria, come minacciosi ronzii di api ……… i boati dei fucili che illuminano la scena…
…ma i Serpentoidi continuano ad avanzare, passando sui cadaveri dei loro stessi fratelli……… continuano ad emergere dalla boscaglia e dirigersi verso di loro, quasi che il loro numero fosse senza fine e non avesse alcuna importanza di quanti di loro vengano uccisi…
…<INDIETRO…> urla Marten <…INDIETRO…> urla di nuovo, retrocedendo di pari passo a tutti gli altri compagni, mentre le armi smettono di sparare quel tanto che basta per ricaricarle di nuovo…
…corpi dalla multicolore si abbattono a terra… alcuni vanno giù di peso senza rialzarsi…… altri scalciano per diversi secondi, annaspando sul terreno, prima di morire per le ferite…
…ma nonostante questo, i Serpentoidi continuano ad avanzare inesorabilmente…
…<NON SI FERMANO…> urla Lien con gli occhi quasi fuori dalle orbite, tanta è la paura che prova……… indietreggia di un passo scotendo con forza la testa…… <…ci ammazzeranno tutti…> urla con voce stridula, retrocedendo ancora…
… il suo sguardo sembra quello di un’animale preso in trappola…… i suoi occhi fissano sconvolti i Serpentoidi che continuano ad avanzare…… per uno che cade a terra morto, sembra che altri due ne prendano il posto…
…Marten si volta verso di lei fissandola con occhi che mandano lampi di odio… <…RIPRENDI A SPARARE…> …… Lien sembra nemmeno capire le sue parole…… scuote la testa diverse volte…
…poi getta il fucile e corre via…… e la sua figura scompare poco dopo, tra l’intrico delle piante…
67.
PRIMO PIANO…(o ultimo piano, dipende da che punto si parte)……una ventina di scalini scesi in fretta che l’ hanno condotta a tre metri sotto il livello del suolo…
…davanti a lei un lungo corridoio di pareti intonacate di bianco e illuminato da lampade al neon fissate sul soffitto…
… tutto sgombro……… VUOTO…… fino alle doppie porte, chiuse, di tre ascensori, una ventina di metri più avanti, dove il corridoio gli finisce davanti…
…Faith sospira e prende a camminare di buon passo…
…arrivata davanti agli ascensori, alla sua destra, vede una porta metallica aperta……e bloccata da un ferma-porta…… dietro di essa un pianerottolo vuoto………riflette qualche secondo e si dirige verso quella che è sicuramente la tromba delle scale…
68.
SECONDO PIANO……la porta metallica si apre e permette alla ragazza di affacciarsi sul nuovo corridoio……è tutto vuoto…… ci sono diverse porte di legno laccato di bianco, che fanno bella mostra sulle pareti…
…Bagno per uomini…Bagno per donne……Sala ricreazione…… Sala tv…… Sala lettura…… Ufficio revisione progetti……Ufficio incarichi personale…
…e altri ancora, che non riesce a leggere……… il corridoio, da entrambi i lati, fa una curva a gomito e scompare…
… non sembra esserci anima viva…
…richiude la porta gettando un’occhiata all’orologio…… manca un’ora e cinquanta minuti a che facciano saltare tutto…
69.
QUASI TERZO PIANO…… è a questo punto che trova tracce di vita…
…ma soltanto tracce……i muri portano i segni di bruciature e sono scheggiati da scalfitture……… macchie di sangue sui muri e sui gradini…… bossoli di proiettili giacciono sui gradini…… deve esserci stata una battaglia accanita…… ma la cosa sconcertante è che non ci sono corpi………… solo a terra, davanti alla porta di accesso al terzo piano, giace scomposto “qualcosa”…
…migliore definizione non esiste…
…il corpo sembra umanoide…… due braccia e due gambe…… ma è difficile dire se fosse un uomo… … il torace è affondato all’interno del corpo, in un pozzo nero…… la pelle è bruciata fino a farlo sembrare un grosso pezzo di carbone…… la testa è del tutto assente…… solo una chiazza di sangue rappreso sul muro e materia celebrale attaccata, lì in mezzo………stretta in una mano, ha ancora, un’ascia antincendio…
…<Novità ?…> la voce arriva così di sorpresa da farla sobbalzare e costringerla ad afferrare la balaustra di metallo, per non cadere di sotto……<Novità ?…> ripete la voce nel microfono…… <Ho trovato un cadavere…> <Ripetere…> intima la voce…… Faith preme il microfono contro la gola <Ho trovato un cadavere…> esclama di nuovo…<A chi appartiene ?…> <Non lo so…… è bruciato…> <Umano o demone ?…> <ACCIDENTI !!!…> sbotta lei con rabbia…… ma pentendosi subito di aver alzato la voce…… qualcuno avrebbe potuto sentirla…< …non lo so…> esclama a bassa voce … <…è carbonizzato……… e senza testa…>
…PAUSA……nessuna voce le parla più……… getta un’occhiata giù per la tromba delle scale…… e vede i gradini scendere, talmente, verso il basso, da perdersi da qualche parte in un pozzo nero…
…<Procedi…> ordina la voce…… poi di nuovo silenzio…
70.
La porta del terzo piano si apre…… il corridoio è vuoto…… davanti a lei, le porte, chiuse, di molte stanze…
…RUMORE…
…sembra che qualcuno parli…… o faccia tintinnare qualcosa……… ma il rumore è indistinto…… alla sua destra, oltre la curva a gomito del corridoio…
…Faith chiude lentamente la porta e dopo qualche istante di indecisione, afferra con forza l’ascia del cadavere…… e nel tirarla via, gli strappa anche la mano, che era serrata con forza sul manico…
…VORREBBE URLARE……GRIDARE CON QUANTO FIATO HA IN GOLA…
…non per un cadavere carbonizzato a cui manca una mano…… ma per il fatto, che le sembra di scendere sempre di più nelle viscere della terra…… e la possibilità che ne esca sembrano contro di lei…………agita l’ascia finché la mano cade a terra e rimane lì…… né afferra il manico con forza e riapre la porta…
…poi entra nel corridoio……… il rumore……… quelle parole sussurrate, sono ancora indistinte …… ma costanti…… sono lì…… più avanti… … oltre la curva del corridoio…(se tornasse indietro, senza aver completato la missione, MA trasportando a spalla un sopravvissuto, le sparerebbero ugualmente contro ???….. è un’incognita………… ma una parte del suo cervello, quella ottimista, le dice che potrebbe anche cavarsela…) ……passo dopo passo, sfila davanti ad una decina di porte chiuse…… nessuna indicazione di cosa possa esserci dietro, solo numeri di metallo fissati sul legno degli usci…
…le parole aumentano di tono…… il rumore di metallo contro metallo, anche…… ma ancora il senso delle frasi le sfugge…… è solo un farfugliamento che non supera il sussurro………con la spalla contro il muro, gettando sempre un’occhiata alle spalle, arriva alla fine del corridoio…
… Faith si ferma e fissa con forza la parete bianca davanti a lei…… il cuore batte con forza…… le parole sono più distinte, adesso, ma ancora senza un senso preciso…… getta una rapida occhiata oltre l’angolo…
…VUOTO…
…è tutto quello che le serviva di sapere…… e le sembra anche di aver visto una porta aperta…
…da un’occhiata all’orologio…… rimane un’ora e quarantadue minuti…
… svolta il corridoio con l’ascia ben stretta in mano…… trovandosi davanti ad una fila di porte, numerate, simile a quella a cui è appena passata davanti…
…ad una decina di metri di distanza, una porta aperta…… da dentro la stanza, continua a uscire quel chiacchiericcio ininterrotto……… sembra una poesia ??…… una musica ???……dà proprio quest’idea…
…velocemente percorre i metri che la separano dalla porta aperta…
…e nemmeno deve arrivare davanti ad essa per capire da dove arriva la voce…… si tratta del testo di una delle sue canzoni rock preferite…
…si ferma davanti alla porta aperta, solo per guardare dentro ad una piccola stanza con un letto, una scrivania, una seggiola e un armadietto di metallo……… e sopra la scrivania, vicino al mazzo di fogli messi in bell’ordine, e dietro alla piccola sveglia fosforescente, si trova uno stereo da cui esce la musica…
… OH BAMBINA…… OGGI SOFFRI……… IO SENTO IL TUO DOLORE……YEAH… PRESTO SCAPPERAI…… DA QUESTO MONDO INFAME…… BAMBINA……… AVRAI UN’ALTRA VITA BAMBINA……IO TI DICO QUESTO………OH………YEAH…
…le parole del testo, sembrano una grossa presa in giro…… per quanto la riguarda, dubita che ci sarà mai una via di fuga………………afferra con rabbia la porta e la sbatte…
…e nel momento in cui l’uscio si chiude, vede la creatura che era nascosta dietro di essa…… ha solo pochi istanti per coglierne i particolari (alto… ma dalla figura sottile…… la pelle verde e a scaglie…) …prima che gli si lanci addosso agitando i grossi pugni chiusi…
71.
Apre gli occhi fissando la tuta mimetica di Navarro…… gli ci vuole qualche secondo per ricordare tutto… ……TUTTO QUELLO CHE È SUCCESSO…
…tutto il gruppo che correva verso il campo, per recuperare gli zaini e tutte le altre armi e munizioni……… incalzati da quella massa sibilante………… sono arrivati al campo e hanno arraffato i loro zaini…… se li sono buttati in spalla e proprio in quel momento sono sbucati i primi Serpentoidi dai colori camaleontici…
…subito abbattuti dal fuoco incrociato, altri ne sono sopraggiunti…… e altri…… e altri…… sembrava che non ce ne fosse fine…
…Hibashi si tolto lo zaino di spalla e ha vuotato il contenuto a terra…… c’era un grosso pacco color rosso brillante, dotato di due lunghi lacci……… personalmente, lei non ha mai visto in dotazione all’equipaggiamento standard, un oggetto del genere……e si è voltata verso Marten…
…ma lui fissava Hibashi senza dire una parola……si limitava a fissarlo e basta…
…Yomita si è rialzato legandosi il pacco alla vita…… ha sfoderato la sua Katana e gettato via il fodero…… con la lama ha tracciato una linea sul terreno…… e vi si è posto davanti……… non ci sono stati addio di commiato o tempo per dire niente…… altri Serpentoidi stavano arrivano…
…<VIA TUTTI…> ha urlato Nicholas…… lo ha dovuto gridare una seconda volta a causa del rumore della sparatoria……… poi hanno preso a correre via…………e mentre tutti scappavano, Hibashi è rimasto fermo…… in piedi…… con la sua arma in mano…… ad affrontare l’assalto di quello che, da lontano, sembravano grossi fiori rossi e rami marroni, agitati da un forte vento…
…poi, dopo un centinaio di metri di corsa sfrenata, l’esplosione…
…un lampo di luce che ha rischiarato a giorno tutti i dintorni…… l’onda d’urto che li ha fatti cadere a terra, tanto è stato violento l’impatto………il calore che li ha investiti…
…poi più niente…
…quando si è ripresa, nella sua testa c’era un ronzio continuo che solo dopo pochi minuti è sparito……si sentiva solo l’odore di bruciato…… attorno a lei, simile a pioggia grigia, scendeva una fine cenere, che l’aveva ricoperta con uno strato leggero……… tutt’attorno, gli alberi erano piegati verso il basso…… erano quasi sul punto di cadere a terra…… le cortecce spellate e i rami spezzati…
…e il primo che ha visto, rialzandosi in piedi, è stato Zachary Grant…… ma non che ci fosse da essere molto felici…
…l’onda d’urto l’aveva mandato a sbattere contro un basso ramo di un’albero…… con tale forza, che gli aveva perforato il petto da parte a parte…… e ora il suo corpo senza vita, pendeva simile a quello di una marionetta appesa a qualche sostegno…
…il resto del gruppo, poco a poco si è riunito…… armi alla mano sono tornati indietro, al campo, solo per trovare, passo dopo passo, una distesa di cenere grigia e alberi inceneriti…… ogni tanto, un corpo nerastro e fumante, dalla testa serpentina, emergeva dalla cenere…
…nient’altro, per un raggio di un centinaio di metri………solo cenere grigia e corpi carbonizzati…
…poi hanno trovato Lien…… era rannicchiata dentro una fossa, tremante e piagnucolante……… coperta di grigio dalla testa ai piedi, sembrava un fantasma…… ha alzato la testa e le lacrime hanno scavato solchi grigi lungo le guance…
… Marten ha estratto la pistola e gliela puntata alla testa…… ma stavolta, a differenza che con Millicent, lei non se ne è rimasta ferma e buona…… e ha fatto la stessa cosa con lui…… gli ha premuto la canna della sua pistola, con tale forza, che sembrava che invece di ucciderlo semplicemente premendo il grilletto, volesse bucargli il cranio da parte a parte, usandoli metallo dell’arma…
…è passato qualche istante di incredulità generale…… poi Marten si è voltato lentamente e l’ ha fissata……… l’ ha guardata con quei occhi azzurri…
…E LEI HA CAPITO !!!…
…ha capito che per Nicholas Marten…… vivere o morire, è la stessa cosa…………a che sarebbe servito sparargli ???…… sparare a qualcuno, che si ritiene già morto ???…… così lei ha abbassato l’arma…… <Non credi che ci sia stato abbastanza sangue per oggi ?…> ha chiesto…
… e a quanto pare questo è bastato……Marten ha rinfoderato la pistola e ha dato ordine di proseguire…
…nove ore di marcia forzata, mentre lei sorreggeva Lien…… e Murcheson, davanti a loro, che discuteva animatamente con se stesso…
(Fine Seconda Parte)